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Ian
Dopo essere ripartiti e arrivati a casa, Nina andò a farsi un bagno e poi si mise al computer.
Dopo un ora che continuava a digitare sulla tastiera mi chiamò
-Ian!-
-si cosa c'è?- chiesi sorridendo
-ho trovato il numero di telefono della mia madre naturale e quello del mio vero fratello- disse ma nei suoi occhi non c'era allegria ma un mix di preoccupazione e paura.

-dovresti esserne felice, conoscerai la tua famiglia- dissi abbracciandola da dietro
-e lo sono ma...ho paura della reazione dei miei "genitori"e Steven- disse imitando le virgolette
-amore mio, io ti starò sempre accanto e ti amo da morire, tu sei la persona più coraggiosa che io conosca e quindi da fidanzato ti dico: prendi quel telefono e chiama i tuoi genitori- dissi sorridendo e stringendola più forte

-grazie, ti amo- disse e si girò dandomi un bel bacio alla francese e poi scese sul collo
-tesoro, ti consiglio di non provocarmi...i miei ormoni sono ancora alle stelle per ieri sera- dissi baciandola
-si lo vedo- disse e mise una mano sulla mia pancia e poi inizio' a scendere
-per ora mi fermo qui- disse e si girò di scatto facendo sbattere i suoi capelli profumati sul mio viso facendomi il solletico
-sta sera, dopo la festa non mi scapperai- dissi prendendola per il polso e portandomela al petto.

Nina
Presi il telefono e digitai il numero che avevo trovato e dopo 1,2,3 squilli qualcuno con voce femminile rispose
-pronto chi parla?- chiese
-buongiorno sto parlando con Michaela Henderson?-
-si sono io e lei chi è?-
-sono Nina, tua figlia- dissi

-Nina?no non può essere come hai...come sai...?- non riusciva a formulare una frase completa
-ho letto tutto quello che è successo nel diario di Edna- dissi
-e allora se sai come fai ha parlarmi ancora?- chiese e si sentiva che stava singhiozzando
-vorrei sapere perché mi hai abbandonato- dissi

-questi discorsi non sono da fare al telefono, vieni a casa mia e ne parliamo- disse
-ok, ma Steven lo sa di me?- chiesi
-sa che ho abbandonato una bambina per ovvie motivazioni che ti spiegherò, vieni a casa mia tra un paio d'ore e risponderò a qualunque domanda ti mi faccia- disse e chiuse la chiamata.

Corsi di sotto e saltai nelle braccia di Ian
-amore cosa ti ha detto?- chiese
-mi vuole vedere e mi dirà tutto- dissi euforica
-sono contento per te- disse Ian baciandomi
-ti amo- dissi baciandolo ancora
-ti amo anch'io- disse.

Arrivai a casa di mia "madre" con un' ora e mezza di anticipo e quando suonai il campanello un ragazzo mi venne ad aprire
-si, posso aiutarti?-
-stavo cercando Michaela, mi aveva invitata- dissi
-lei non c'è al momento, se vuoi posso dire che sei passata, puoi dirmi il tuo nome?- chiese

-si mi chiamo Nina- dissi
-Nina? La figlia di mia madre?- chiese
-si, quindi tu sei Steven, molto piacere di conoscerti- dissi
-anche per me, e' da quando ero piccolo che sognavo di rivederti- disse e mi abbracciò
-grazie, io allora passo tra un' oretta-dissi
-no aspetta parliamo- disse
-ti prego- disse e io annuì.

Parlammo del più e del meno, dei miei e dei suoi sogni, i nostri momenti più imbarazzanti, gli raccontai di Ian e lui mi disse che aveva una ragazza che si chiamava casualmente come Kat.
-quindi Steven tu hai solo 2 anni in meno di me?- chiesi
-si è la mia ragazza a la tua stessa età, che casualità-
-si hai ragione- dissi.
Continuammo a ridere e scherzare finché non arrivarono due signori

-mamma, papà già di ritorno- disse Steven abbracciandoli
-ciao, lei chi è? Una nuova conquista?- chiese l' uomo
-no e' Nina mia sorella- disse Steven euforico
-Nina? Ma come...?- iniziò l' uomo
-scusa caro di non avertelo detto, Nina sa di essere nostra figlia e vuole sapere tutta la verità- disse Michaela
-scuse accettate e ora entra- disse l' uomo.

Brothers Lovers •N.D & I.S.• Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora