Una guerra persa

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I Latini anche da morti e sepolti hanno lo straordinario potere di annientarmi i neuroni. Vabbè, d'altronde è credibile, loro erano avvezzi alle battaglie. Dopo aver tentato di tradurre versioni e versioni prive di senso la mia mente ormai è come il promontorio di Azio: le parole della versione sono personificate da Ottaviano e dal suo esercito, Cleopatra è la voglia di vivere e Antonio è l'ultimo neurone rimasto, perché i restanti, ovvero i suoi soldati, sono stati già annientati da Augusto.
Siamo agli istanti finali del conflitto, alias esaurimento nervoso: Antonio-neurone ormai ha perso tutte le copias ed è costretto alla resa da Ottaviano -versione.
Nel frattempo Cleopatra-vogliadivivere scappa via dalla mia mente spacciandosi per morta e il neurone, di conseguenza , si suicida , causandomi lo sclero più assoluto.

Ho reso l'idea della guerra (persa) che ho in testa mentre cerco i nominativi? Benissimo, spero che non io non sia l'unica che quando non riesce a tradurre ha il primordiale istinto di scagliare IL contro il muro. Se non fosse per il costo leggermente alto di questi mattoni ( cioè capito? Non solo ci soffri sopra, ma devi pure pagarli un botto ) lo farei ogni giorno.
È che sono un tipo abbastanza irascibile , scusate .

In sostanza, tutto questo discorso è dovuto come sempre all'ansia pre- compito. Specialmente se per esercitarti hai fatto delle versioni in cui il soggetto praticamente vola e fluttua nascosto da un rigo ad un altro. Oppure se il primo punto che incontri è anche l'ultimo.
Be' e poi ...

Virgole, maledette virgole.

Per dare una parvenza di frase breve i Romani le inserivano a casaccio, spesso tra soggetto e predicato. È incredibile pensare con quanto poco criterio abbiano buttato virgole al vento e con che grande criterio noi dobbiamo riuscire a tradurre .

In conclusione , la versione standard è l'unione di:
•Una dozzina di participi.
•Qualche cum che fa sempre eleganza.
•Gerundi e gerundivi che fioccano, solo perché il suono -nd- pare abbellire tutto l'obbrobrioso resto.
•Le infinitive. Chiamate così anche perché impieghi un tempo incalcolabile per capire come renderle.
•La perifrastiche . Un minuto di silenzio per tutti i caduti della perifrastichite.
Ma dico io, cari Latini , avete scritto opere celeberrime , con un linguaggio così artificioso, e mi cadete in basso con la perifrastica?

Comunque, avrete capito di che mente contorta erano provvisti i nostri Romani eh?
Immedesimiamoci in questi bizzarri figuri. Prendiamo una frase standard, elementare : «il libro è sul tavolo» . *Ogni riferimento al corso di inglese speak now è puramente casuale *

I latini avrebbero espresso lo stesso concetto con queste parole :

(tenetevi forte)

« La qual cosa , che tale sarebbe ella stessa allo strumento con cui il maestro , affinché crei delle menti assennate, istruisce soavemente gli allievi , è non propriamente, essendo stata deposta un tempo dal legato della regione in quel luogo, sulla superficie lignea provvista senza dubbio di un numero di gambe pari a quattro dalle quali, piuttosto stabilmente , è sorretta affinché non cada nell'accampamento. ( fidatevi, l'accampamento c'entra sempre)»

Ma fossero almeno frasi sensate.
Dico questo perché magari impieghi secoli per decifrare una frase e poi scopri che la traduzione era
« i porcellini rimangono attaccati alle porte».
E a quel punto ti senti un po' preso in giro , e immagini Cesare che intanto ride con un suo compare , da lontano, nel Foro, indicandoti, e dice all'altro: " Guarda un po' quel tizio: davvero credeva che quella frase avesse un senso?"
Triste verità , da morti e sepolti i Latini hanno pure la facoltà di prenderti per i fondelli.

Βίος έν Κλάσσαδη (con lo iota sottoscritto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora