Capitolo 43

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{ Rieccoci. Una pioggia di grazie per voi!! ❤️❤️❤️ Non so se scusarmi per il prossimo papiro da fascia protetta, ma io seguo l'ispirazione senza compromessi... (E niente è così casuale) Buona lettura! Sono curiosa di sapere da che parte starete, alla fine :P }

Gioia e le sue coinquiline avevano ideato la Piramide degli Stronzi, un cartellone suddiviso in gradini contenenti le diverse categorie di uomini in cui erano incappati. Piero era entrato a pieno titolo nel gruppo dei pericolosissimi 'Creatori di Illusioni', e quella sera a cena non aveva fatto che rinforzare quell'idea. Tanti sguardi dolci e false scuse, ma chi credeva di prendere in giro? Era a Bologna per un giorno intero e l'aveva invitata soltanto per la serata? Si permetteva pure di toccarla come se niente fosse accaduto?

Insomma, voleva la scopata? L'avrebbe avuta.

Dopo un quarto d'ora passato a strofinarsi con finta casualità e qualche sguardo inequivocabile, la cena si era conclusa di tutta fretta per cambiare location: la sua camera. Senza dire niente, Piero si era addirittura buttato a capofitto sul suo collo mentre usavano un ascensore con tanto di telecamere a circuito chiuso. Gioia era impressionata. Ma lucida.

Entrarono in quella che si rivelò una suite e non una semplice camera doppia. Bravo, aveva fatto le cose per bene per conquistarla. Gioia si guardò intorno con fare distratto, mentre lui richiudeva la porta e vi si appoggiava di schiena, esitante.
Piero stentava a credere alla piega che aveva assunto la serata. Certo, era scioccamente convinto di non lasciarla affatto indifferente. Ma non gli sembrava di aver fatto una grande figura a cena, o meglio non quella che aveva sperato. Aveva compiuto sforzi sovrumani per aprirsi e scusarsi, facendolo pure male. E non si era neppure permesso di pensarlo, di andare oltre una prima base, soprattutto non in così poco tempo. Invece erano addirittura finiti in camera da letto e tutto si sarebbe sistemato nel migliore dei modi: facendo l'amore dopo tanto tempo, ma soprattutto passando le ore successive a coccolarsi e confidarsi su tutto, provando finalmente a dare voce all'unica spiegazione esistente per quel non riuscire a stare lontani.

Gioia, però, aveva perso da tempo ogni speranza e fiducia in lui. Ed era lontana anni luce dall'indovinare ciò che gli passava per la testa.
« Che c'è? » gli chiese quindi, seccata. Vederlo così sdolcinato ma anche sicuro di come stavano procedendo le cose, la stava nauseando. Anche perché già sembrava credesse di aver vinto senza il minimo sforzo, in base a quel sorrisetto storto e strafottente.

Che, in realtà, era solo un sorriso imbarazzato e ben camuffato dall'allure più virile della barba.

« Niente, wow » disse lui in un sospiro, staccandosi dalla porta e riavvicinandosi. Gioia chiuse gli occhi prima di trovarselo faccia a faccia e farsi prendere da un capogiro, in attesa che la baciasse.

« Devo essere sincero... – disse lui invece, destandola – In questo periodo non me ne sono stato sempre con le mani in mano... »

Gioia non ne aveva mai avuto il dubbio.

« Immagino. » replicò asciutta, sperando di sembrare meno infastidita di quanto fosse in realtà.

« Davvero? Avevo paura a dirtelo. Ma non hanno contato niente, ovvio. Tu... tu hai avuto altri? » domandò guardandola negli occhi. E con quale diritto, poi?

« Io? » chiese flebilmente, nonostante salisse un'isteria che non poteva sfogare, al pensiero di quanti se ne era ripassata in quel periodo. E cioè... Nemmeno uno immaginario.

« Se non vuoi dirlo non devi... anzi, non lo voglio sapere. Meglio non pensarci. Anche se posso capire... chissà quanti ci hanno provato, sei così bella... » si fece lusinghiero, accarezzandole il viso e guardandola sempre più in profondità. Gli occhi di Piero erano come sempre ipnotici e dolci, di una tonalità tra il ciliegio e il marrone scuro, e la loro forma così tonda e ingenua era tuttora un debole per lei. Ma la voglia di sputarci dentro, quella sera, si faceva sempre più grande.

Quel Leggero Brusio (#PieroBarone)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora