Capitolo 14

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Scesi le scale ed andai ad aprire la porta.
Lei era lì, con un sorriso bellissimo.
Indossava un vestito blu scuro opaco con dei tacchi dello stesso colore. I suoi occhi blu erano contornati da della matita e le sue ciglia allungate dal mascara. Era veramente bellissima.
"Pronta?" -disse entusiasta e carica di energia.
"Prontissima!" -risposi incamminandomi.
Salimmo in macchina e dopo aver messo la via della villa sul navigatore del mio telefono partimmo. Durante il tragitto ascoltammo la musica e parlammo del più e del meno.
"Comunque sei bellissima" -disse lei sorridendomi dolcemente.
"G-grazie.. Anche tu" -risposi arrossendo.
Dopo circa mezz'ora di macchina arrivammo in questa villa. Era un po' fuori dalla città, a metà monte. La vista era veramente bellissima. Si vedeva tutta la città dall'alto. Il mare, il piccolo porto, il pontile, la spiaggia, le case, le auto.. Tutto sembrava piccolo e insignificante da quassù.
Davanti all'entrata c'era un grande parcheggio e Shay parcheggiò la macchina accanto ad una 500 bianca.
La villa era enorme. Tutta bianca, elegantissima. Davanti alla scalinata che portava dentro c'era una fontana rotonda con cinque delfini che spruzzavano acqua verso l'alto. Tutto illuminato con luci colorate. Tanti ragazzi e ragazze erano sedute sul bordo a parlare, fumare e bere. Altri aspettavano gli amici, altri si baciavano. Erano tutti molto eleganti.
Salimmo le scale e davanti a noi si aprì una sala immensa piena di gente. Sulla destra venne allestito il bar con una marea di alcolici. Sulla sinistra, dalla parte opposta, la console con due dj. Sembrava di essere nella villa del grande Gatsby. Dall'altra parte della stanza c'era una porta gigante che dava sul giardino. Attraversammo la sala per andare a vedere. C'era un grande giardino con sedie sparse e tavolini con bibite. Al centro, una piscina piena di gente ubriaca che si schizzava, rideva e ballava. Sembrava tutto molto divertente.
Decidemmo di andare al bar per prendere da bere e nel tragitto mi prese la mano per evitare che mi perdessi. Arrivati al bancone un ragazzo bruno ci servì immediatamente. Shay riusciva ad incantare anche i baristi. Bevemmo un cocktail alla frutta e poi iniziammo a ballare. Eravamo molto vicine. Ci scappò qualche bacio. Le sue mani si posarono sui miei fianchi e poi sul sedere e le nostre labbra non avevano intenzione di staccarsi. Ridemmo, scherzammo e ballammo come due idiote. Ero felice. Era bello stare con lei perché riusciva a rendere qualsiasi momento speciale e unico.
Dopo qualche minuto decidemmo di tornare nel giardino per cercare qualcuno di conosciuto. Camminavamo per mano tra la folla. Iniziò addirittura a mancarmi l'aria. Per fortuna uscimmo.
"SHAY!" -un ragazzo sulla sinistra urlò il suo nome. Ci girammo entrambe per capire chi fosse.
Mark Travisan. Lo "spacciatore" della scuola. Bel ragazzo ma non molto intelligente. Era bocciato due volte e in prima fino a metà seconda era stato fidanzato con Shay. Come so queste cose? Susy mi aveva informata su tutti i personaggi "importanti" della scuola. Si salutarono con un bacio sulla guancia e poi si rivolse a me con un sorriso stringendomi la mano. Nell'altra mano teneva una sigaretta.
"Venite, vi porto dagli altri" -disse il ragazzo. Non sembrava molto sobrio.. Aveva anche gli occhi arrossati. Sicuramente aveva fumato.
Facemmo pochi passi per raggiungere un gruppo di cinque persone. Si passavano una canna. Sicuramente non era la prima che fumavano e sicuramente non sarebbe stata l'ultima.
Finito il giro dei saluti e quello delle presentazioni una delle due ragazze porse la canna Shay e lei accettò di fare qualche tiro.
Non ero contraria al fumo e non mi importava di cosa faceva. Shay è grande e vaccinata può fare ciò che vuole ma questa cosa mi fece innervosire. Non volevo che si "sballasse" e che poi magari si sentisse male.. Poi doveva anche guidare. Fece qualche tiro, troppi per i miei gusti, parlando con i suoi amici.
"Isabella?" -una voce femminile chiamò il mio nome alle mie spalle. Mi girai e vidi Meredith. La ragazza che fa inglese con me e Shay e con la quale sono uscita una volta per pranzo.
Iniziammo a parlare e Shay iniziò a guardarla malissimo. Come se fosse gelosa. Forse lo era.
Sinceramente non mi importava molto.. Lei stava con i suoi amici e per fortuna ho incontrato Meredith. Mi sentivo fuori luogo in quel gruppo. Fece altri due o tre tiri prima di chiedermi se volevo ballare e la cosa mi fece innervosire ancora di più. Perché doveva fumare così? Ci si può divertire anche senza quella roba!
Andammo tutti insieme a ballare e si aggiunsero anche Meredith con una sua amica, Giuly. Era più alta di me e aveva i capelli color cioccolato raccolti in una coda. Sembrava simpatica. Andammo nella sala principale e dopo aver preso di nuovo da bere andammo a ballare.
Shay iniziò a comportarsi in modo strano. Era ubriaca.. Come me del resto e come tutti quelli del gruppo ma i suoi atteggiamenti mi stavano facendo innervosire.
Non mi si staccava di dosso, come se volesse far capire a Meredith e a tutti gli altri che io ero di sua proprietà. Okay essere gelosi ma così mi sembra eccessivo. Soprattutto perché non stavo facendo nulla di male e lei non era interessata a me!
Come iniziavo a ballare con Meredith lei mi prendeva e mi portava a se. Si strusciava, mi baciava, toccava. Non che mi dispiacesse, sia chiaro, ma non potevo neanche guardare Meredith che mi prendeva e mi baciava.
Mi girò più o meno dolcemente e mi strinse forte. Mise le mani sui miei fianchi e iniziò a spingere e a muovere il mio bacino contro la sua intimità. Fece scorrere leggermente le mani in avanti facendomi sussultare.
Ma che voleva fare? Mi girai di scatto facendo incontrare le nostre labbra. Mi baciò voracemente, come se volesse di più. Non mi piacque quel bacio.. E poi sapeva di alcool e fumo. Spostò la mano sinistra sul mio seno destro. Ma che le prendeva?
"Shay ma che fai? Ferma!" -dissi interrompendo il contatto fisico.
"Niente! Vieni qua.." -disse lei avventandosi sulle mia labbra.
"Ma dico sei impazzita?" -alzai la voce per sovrastare la musica.
"Ma che ti prende ora? Ti vergogni?" -disse anche lei a voce alta.
Vergognarmi? Ma che stava dicendo?
"Non mi vergogno! Solo che non mi sembra il caso!" -dissi io innervosendomi.
"Ah non ti vergogni? E questo come lo chiami?" -disse acida.
Mi girava la testa e la musica più l'alcool non mi facevano ragionare.
Presi la sua mano e la portai fuori, nel giardino, per parlare meglio.
"Shay per favore! Sei ubriaca (e fatta) e vieni a dire a me queste cose? Che mi vergogno? Non lo so, già che ci siamo scopiamo qui davanti a tutti!" -dissi urlando.
Il suo sguardo cambiò all'istante. I suoi occhi divennero gelidi e distaccati. Ma che stavo facendo?
"Sei una bambina Isa! Cos'è.. Volevi giocare? Volevi fare nuove esperienze? Le hai fatte! Brava!" *iniziò ad applaudire a presa di culo*
Mi innervosii ancora di più.
"Aveva ragione Abbey a dirmi che eri una ragazzina, che in realtà eri etero e che non te ne fregava niente di me" -disse sbraitando e gesticolando istericamente.
Abbey? E cosa c'entrava adesso?!
"Forse non è neanche vero quello che mi hai raccontato di Kevin!" -concluse il suo discorso.
Kevin? Stava tirando fuori argomenti e caso e questo mi mandò di fuori.
"Shay ma che cazzo dici? Perché avrei dovuto mentirti? Eh? Kevin ha violato la mia intimità Shay e tu lo sai! Voleva scopre! Dimmi che stavi scherzando e che non credi veramente a ciò che hai appena detto! Dimmelo! E poi che c'entra Abbey? No su, ora dimmi che c'entra quella!"-dissi arrabbiatissima.
Lessi nei suoi occhi che si era appena resa conto di aver fatto una cazzata ma non mi importava. Volevo arrivare alla fine. Volevo sapere cosa pensava realmente.
"Abbey non è come credi tu! Lei ci teneva e continua a tenere a me veramente!" -affermò.
"Ah si? Allora torna da lei!" -dissi acida.
"Ma che dici? Che c'entra Abbey?" -disse lei cercando di giustificare ciò che aveva appena detto.
Ma mi prendeva per il culo?
"Shay sei tu che hai iniziato a parlare di Abbey, non io!" -dissi sconvolta e incazzata.
"Dai Isa smettila! Se ti vergogni di me non è un mio problema ma tuo! Non ho parole" -disse cercando di rigirare la frittata.
Mio problema? Ma che stava dicendo? Vergognarmi? Ancora? Ma si era fissata!
"Shay io non mi vergogno di te! Non mi vergogno di stare con te in pubblico anche perché fino ad ora che abbiamo fatto? Siamo state insieme senza problemi, no?" -iniziai a ragionare.
"E qual è il problema?" -disse lei interrompendomi.
"Che sei strana! Tocchi, ti strusci, fai cose ambigue che andrebbero fatte quando siamo sole! Stavi esagerando." -dissi fissandola negli occhi.
"Smetti di dire cazzate Isa! Sono cose normali. E non stavo facendo niente di che" -disse dopo una breve pausa.
No vabbè, sembrava di parlare con un muro. Uguale. Non mi ascoltava.
"Abbey non faceva tutti questi problemi" -aggiunse alla fine guardandomi dritta negli occhi.
Abbey non faceva tutti questi problemi..
Abbey non faceva tutti questi problemi..
Abbey non faceva tutti questi problemi..

È ubriaca. Non lo pensa veramente.
Abbey non faceva tutti questi problemi..

Non lo pensa davvero. Lo so. È ubriaca.
Abbey non faceva tutti questi problemi..

"V-voglio andare a c-casa" -dissi con le lacrime agli occhi fissandola.
Aveva appena distrutto ogni mia certezza con quella frase.

Hey! Ho deciso di scrivere questo capitolo per farmi perdonare dato che quell'altro faceva un po' schifo ahah
Spero vi piaccia.. anche se so che adesso mi odierete :(

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