Punteggiatura nel dialogo, 1

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Con alcuni esempi ci spieghiamo meglio sull'uso della punteggiatura nel dialogo. Ciò serve per la narrativa.


1) Nella battuta di dialogo preceduta da punto fermo il punto fermo va all'interno delle virgolette. Esempio: «Non volevo riferirgli la verità che faceva male.»
L'altro lo guardò sospettoso. «La più brutta verità è migliore della più bella bugia.»
«Adesso fai il filosofo?» Lo fissò intensamente.
«No, penso davvero che faresti bene a parlargli con il cuore in mano» aggiunse mentre se ne andava, «e ricordati che io ti sono amico.»

2) Nella battuta di dialogo preceduta dai due punti il punto fermo va all'esterno delle virgolette. Esempio: Disse: «Non volevo riferirgli la verità che faceva male». (Punto all'esterno).

3) Nella battuta di dialogo terminante con punto esclamativo, interrogativo o con i puntini di sospensione i segni di interpunzione vanno sempre all'interno delle virgolette e non vanno mai seguiti da altra punteggiatura all'esterno delle virgolette stesse. Esempio: Esclamò: «Oh, che bella giornata!»
Chiese: «Non sarebbe meglio che nevicasse?»
Rispose: «Sì... se non ti va di fare due passi...»

Nelle parentesi si seguono le norme indicate ai numeri 1), 2), 3) precedenti come a proposito della punteggiatura nel dialogo.
Per il virgolettato, quando una o più parole vengono messe tra virgolette per dar loro maggior rilievo entro la frase, la punteggiatura va sempre fuori dalle virgolette.
Esempio: Questa procedura è "antiquata".

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