14 - NON FA SEMPRE BENE CONOSCERE GENTE NUOVA ...

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La mattina mi svegliai con dei dolori atroci ovunque.

Ero ancora accoccolato sul petto di Kian e non avevo nessuna voglia di andare a scuola, mi sentivo bene, protetto come se tutto il resto non avesse alcuna importanza.

Kian però era di parere opposto e fu molto convincente.

Dopo il mio ennesimo rifiuto ad alzarmi mi ritrovai disteso prono con lui seduto sulla mia schiena, dopo avermi bloccato le braccia mi assicurò che se non fossimo andati a scuola avrebbe passato la mattina a fottermi ... ero certo sarei sicuramente morto!

Dovevo riconoscere che nonostante il mio "exploit" del giorno prima, fra noi due, rimaneva lui il bastardo. Non c'era gara ...

Io mi ero dovuto impegnare molto, a lui veniva naturale!

Mentre mi infilavo la camicia della divisa lo mandai sonoramente a quel paese notando che mi aveva fatto saltare due bottoni.

Anche Kian nonostante facesse lo stoico doveva avere diversi dolori, perché anche la sua camminata non era perfetta, certo sempre meno incerta della mia.

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Era stato il risveglio migliore della mia vita con Keita stretto fra le mie braccia.

Il desiderio di rimanere così continuando ad osservare il suo viso addormentato era stato molto forte, ma non potevo.

Non potevo permettermi di intaccare il mio rendimento scolastico soprattutto in vista del mio scontro con Dion, non potevo dare un altro pretesto a mio padre per opporsi alla nostra relazione. Dovevo dimostrargli di essere sempre e comunque il migliore.

Sapevo che quella era l'unica arma che potevo usare per convincerlo.

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A scuola Yusuke e Hikaru mi chiesero se per caso io e Kian avessimo fatto nuovamente a botte, glielo lasciai credere visto che effettivamente era stata una vera lotta.

Nella pausa le ragazze vennero in classe a cercarmi sotto lo sguardo infuocato di Kian, anche lui però non era da meno, circondato come sempre dalle sue ammiratrici in cerca di un momento da trascorrere da sole con lui.

Dissi loro che non stavo bene e che rimanevo in classe, avrei dovuto trovare il modo per liberarmene.

Era da stronzi lo sapevo, prima le usavo e poi le gettavo, ma non avevo mai promesso niente a nessuna, ero stato chiaro fin dall'inizio che per me era solo sesso, infondo chi con intenzioni diverse si scoperebbe tre ragazze contemporaneamente?

Mentre parlavo con loro, mi venne da sorridere vedendo i polsini che Kian aveva dovuto acquistare quella mattina stessa per poter nascondere i lividi lasciati delle corde.

Anch'io avevo ancora parecchi segni: morsi, succhiotti, lividi, sul petto, sui fianchi, sulla schiena ... fortuna che non avevo il club di nuoto, altrimenti sarei stato costretto ad inventarmi una scusa per non andarci.

Chissà come avrebbero reagito tutti quanti sapendo che i segni che avevamo entrambi sul corpo erano dovuti a del sesso sfrenato?

Tutto sommato la giornata trascorse tranquilla anche perché io non feci altro che sonnecchiare tutto il tempo, con Kian che mi svegliava ogni volta che rischiavo di farmi beccare.

I suoi metodi non erano certo gentili, ma già pararmi il culo era un bel passo avanti.

Terminate le lezioni attesi che Kian si dirigesse al suo dojo per andare all'appuntamento con Dion.

Una libera costrizione ... una scelta obbligataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora