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Non ci posso credere! Senza neanche pensarci inizio a correre, corro più veloce che posso lontano da lì.
A darmi ancora di più la spinta per scappare lontano è l'immagine che passa milioni di volte davanti ai miei occhi, non posso credere che James mi abbia mentito, come può aver detto quelle cose di Ashley e poi baciarla! Non me lo sarei mai aspettato da J.
Continuo a correre senza meta per un tempo che mi sembra pochissimo, ma quando le mie gambe decidono di fermarsi guardo l'orologio, mi accorgo che ho corso per circa quindici minuti, le mie gambe non avevano mai tenuto per così tanto tempo, mi guardo intorno e sono nel nulla: ci sono solamente alberi su entrambi i lati della strada e non si vedono macchine.
Prendo il cellulare dalla tasca: non c'è campo, bene sarò costretta a camminare fino a quando non trovo un segno di vita! Ma okay, voglio stare sola.
Continuo a camminare, percorrendo un altro bel pezzo di strada, inizio a preoccuparmi: non passa nessuno, non c'è campo per poter chiamare e come ciliegina sulla torta sta iniziando a tramontare il sole. Sono sempre stata una tipa ansiosa e mi sorprende il fatto che ancora non abbia avuto una crisi per aver perso il controllo della situazione.
Improvvisamente mi ricordo il motivo della mia non progettata fuga. James: non si fa ne vedere ne sentire per giorni, torna quando la ragazza che credevo fosse la mia migliore amica ,trasferitasi in un altro Stato un anno fa, mi insulta davanti a tutta la scuola, diventa come sempre protettivo nei miei confronti ed infine li vedo baciarsi. Non smetterò mai di pensarlo: da J non me lo sarei mai aspettato.
Stanno iniziando a farmi male i piedi non ne posso più, devo fermarmi. In lontananza vedo una casa, più mi avvicino e più mi accorgo che è trasandata: è una grande villa a due piani, ha le pareti gialle ma un giallo schiarito, le finestre rotte e una parte della casa è interamente coperta d'edera. Nonostante sia in questo stato è affascinante, ha un'aria vissuta.
Entro un pò intimorita dalla porta principale, che scricchiola, e istintivamente mi tiro indietro.
"C'è nessuno?!" Non ricevo risposta.
Mi guardo intorno, dentro non è tanto diverso dall'esterno, ha lo stesso aspetto trasandato ma curato, andrà bene per passare la notte.
Faccio un giro, trovo una coperta, la posiziono di sotto vicino alla porta e mi ci stendo sopra. Sono stanchissima, sento le palpebre pesanti e dopo alcuni secondi il buio.

Evelyn, Evelyn....qualcuno mi sta chiamando, che bella voce è così profonda e sensuale...Evelyn svegliati,ti porto a casa...ma io questa voce l'ho già sentita, non è mai stata così dolce, di chi può essere?! Mi balena nella mente il viso di Erick, già è la sua voce. Apro gli occhi di scatto e la prima cosa che vedo sono i suoi bellissimi occhi azzurri.
"Finalmente ti sei svegliata" sul suo volto compare un mezzo sorrisetto.
"Come mi hai trovata?"chiedo con voce assonnata.
"Sono uscito fuori dal locale subito dopo di te, ti ho vista correre e devo dire che inizialmente non ne capivo il motivo, poi ho visto Ashley e James..." i suoi occhi si sono incupiti, evidentemente ci tiene a quella sottospecie di ragazza.
"Già, non voglio neanche pensarci..."
Abbasso lo sguardo e per qualche minuto c'è solo silenzio.
"Dai Evelyn andiamo ti riporto a casa"
Annuisco e usciamo.
Il viaggio in auto passa in silenzio nessuno dei due sa cosa dire. Quando siamo quasi arrivati dico:" Grazie di tutto veramente..."
Erick posa il suo sguardo su di me, per alcuni minuti fa scorrere i suoi occhi su tutto il mio corpo, sento le guance andarmi a fuoco, fortunatamente è buio e non può vedermi. Stavo per riprenderlo e dirgli di continuare a guidare, ma ferma la macchina.
"Tranquilla Evy, non ti avrei mai lasciato sola...siamo arrivati"
Guardo fuori dal finestrino ed effettivamente siamo davanti casa mia, prendo le mie cose e scendo dall'auto. Sento il rumore di un altro sportello che si chiude, in un secondo Erick è al mio fianco, mi accompagna alla porta e l'aria inizia ad appesantirsi.
"Allora buonanotte"
"Già, buonanotte"
Rimaniamo a fissarci per qualche istante, poi apro la porta per rientrare in casa e lui si avvia verso la sua auto.
"Evelyn..."
"Si?" Mi giro, perdo leggermente l'equilibrio, sto per cadere ma lui mi tiene per i fianchi, impedendo alla mia faccia di avere un incontro ravvicinato con il cemento. È vicinissimo, se mi spostassi anche solo di mezzo centimetro sentirei il sapore delle sue labbra. Le sue mani sono ancora sui miei fianchi, ed entrambi i nostri respiri iniziano a farsi più pesanti, sposta le mani e mi attira ancora più vicino a se, abbracciandomi. Sono sorpresa, davvero credevo che ci saremmo baciati?! Che stupida che sono stata, uno come lui può avere tutte le ragazze che vuole, perché avrebbe dovuto baciarmi!? Nonostante la delusione ricambio l'abbraccio, e dopo qualche secondo ci stacchiamo.
"Ci vediamo domani"
Con un fino di voce dico "Già ci vediamo domani...", ma lui è già andato via ed io sono sola davanti la porta di casa, indecisa se entrare o meno, sto ancora realizzando ciò che è appena successo con Erick.

È già mattina, sono agitatissima, come devo comportarmi?! Devo abbracciarlo??
Questi dilemmi occupano il mio cervello per tutto il viaggio casa-scuola, scendo dall'autobus con le gambe che tremano (eh già questa mattina ho dovuto prendere l'autobus), butto un veloce sguardo per tutto il cortile: non lo vedo, ma in compenso vedo Kate.
La raggiungo:
"Ehy Evy buongiorno, ho saputo di J ieri" nella sua voce c'era un pò di compassione.
"Ehy Kate buongiorno, eh già, non ho nessuna voglio di vederli..."
"Ti capisco, dai andiamo, Liam e Christian ci stanno aspettando"
Silenziosamente ci incamminiamo verso i nostri armadietti, per fortuna sono tutti vicini. Per l'intero tragitto mi guardo intorno, spero vivamente di non vedere quegli occhi azzurri che non sono mai andati via dalla mia mente dopo ieri sera. A quanto pare la fortuna non è dalla mia parte, svolto l'angolo e lo vedo venire verso di me, inizia a crescere il panico, cosa faccio?! Guardo Kate, lei non sa niente e mi rivolge uno sguardo confuso, non ho il tempo di spiegarle cosa è successo, pochi metri più in là c'è Derek, e senza neanche pensarci mi avvicino a lui:
"Ehy Derek ciao, come va??"gli dico con un falso sorriso, purtroppo non sento ciò che mi risponde, sono troppo occupata ad evitare Erick. Giro lo sguardo e noto che mi sta guardando con la mascella contratta, non gli do tanto peso, so che non riuscirei a reggere il suo sguardo se mi sfidasse. Una mano mi passa davanti agli occhi e mi fa tornare al presente:
"Evelyn, tutto bene?"
"Ehm si scusami Derek dicevi..."
Dal suo sguardo capisco che ha capito ciò che avevo appena fatto, sposta gli occhi tra me ed Erick: ora sarà incazzatissimo. Devo andarmene prima che possa girarsi, non sopporterei una sua ramanzina. Purtroppo non faccio in tempo, ma con mia grande sorpresa non è arrabbiato, e con voce dolce mi dice:
"Che cosa è successo? Sempre se ti va di parlarne"
"Ehm magari dopo, ora ti prego andiamo?? Che lezione hai??"
"Okay tranquilla, quando te la sentirai sarò qui" dice con un sorriso a trentadue denti, "Che scatole, ora ho biologia tu??" Il suo tono di voce è cambiato, si sta quasi lamentando e questo mi fa sorridere.
"Ho matematica, le nostre aule sono vicine, se vuoi possiamo andare insieme?!"
"Certo, andiamo"
Ci incamminiamo verso le rispettive aule e naturalmente la fortuna non poteva non giocarmi un altro subdolo tiro.
Ashley ci blocca la strada ed inizia a guardarmi con odio.



~SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazz, come sempre scusatemi se ci sono errori, quando posso controllo e correggo tutto.
Non è bello lo so, ma fatemi sapere cosa ne pensate❤
Grazie mille per aver letto, vi voglio bene❤

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