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Non vedo James da quasi due ore, non si è più fatto vedere da quando gli ho raccontato di Erick; vorrei tanto che il mio migliore amico mi dicesse cosa gli prende, vorrei aiutarlo....
Sto camminando verso la palestra, l'ora di educazione fisica non è tra le mie preferite, specialmente se la professoressa ci "uccide" con sport maggiormente maschili come il rugby o il calcio, ed è uno strazio sapere che tra poco mi toccherà rivedere Erick. Perché educazione fisica è una materia obbligatoria?!
Sto passando davanti l'aula di musica dalla quale proviene una melodia assolutamente bellissima: è un pezzo che sicuramente ha una storia dietro;  trasmette tristezza, ma una tristezza ormai rimpiazzata dalla rabbia; è un brano dolce e forte allo stesso tempo. Prima di andare guardo, dalla piccola finestrella sulla porta, chi possa aver scritto un pezzo così bello: vedo un ragazzo ma putroppo è girato di spalle e posso notare solo i suoi capelli castano chiaro quasi biondi. Vorrei rimanere qui, per ascoltarlo suonare ancora un pò, ma non posso. Da lontano sento il fischietto della prof, oh merda sono in ritardo! Corro verso gli spoiatoi e mi cambio velocemente. L'unica cosa positiva di questa materia sono i completini: i calzoncini bianchi e la maglietta larga, come quella che portano i giocatori di basket, sono le cose più comode che possano esserci,ovviamente dopo il pigiama!! Arrivo correndo, sono tutti in fila, la prof sta dando le indicazioni per la lezione di oggi, mi vede e mi incenerisce con lo sguardo.
"Signorina Smith, spero che abbia una buona scusa per questo ritardo!" E ora che faccio?! Non posso dirle 'Eh no scusi prof ma mi sono incantata sentendo un ragazzo suonare'!!!
"Emh veramente no...le chiedo scusa" è tutto quello che riesco a dire. Ora sono sicura di avere le guance rossissime e come ciliegina sulla torta ho lo sguardo di tutti puntato addosso. Che vergonga, odio essere osservata!!
"Okay Smith in tal caso tu e Jhonson, che è arrivato due minuti prima di te, farete cinque giri della scuola. Ovviamente di corsa. Ah e quando avrete finito riordinerete l'intera palestra"
"Che cosa, ma..."
"No, non voglio sentire ragioni, e ora filate!"
Ma...no, non può essere, io con Erick, da soli, non è giusto non lo sopporto! Sarà la lezione di educazione fisica più brutta della mia vita!
Guardo il ragazzo che ha la mia stessa punizione: ha sul volto il suo solito sorriso beffardo e divertito, mi guarda e dopo un pò ride di gusto. Ma che cazzo si ride, c'è bho, che montato. Mi avvicino e lo uccido con gli occhi, cerca di trattenersi ma non ci riesce così alzo gli occhi al cielo con un'aria esasperata, e nello stesso momento lui alza le mani come per discolparsi delle risa. Non mi resta che sbuffare e andare fuori.
Dopo due giri e mezzo non ce la faccio più. Ma perché tutte a me! Non appena io ed Erick passiamo sull'erba, le mie gambe decidono che è ora di fermarsi, e cado a terra. Non ho neanche il tempo di alzare la testa che quell'esemplare di ragazzo di fianco a me ride come un matto.
"Che ti ridi cretino! Io sono stancaaa" dico mettendo il broncio ma mantenendo allo stesso tempo un tono "arrabbiato". Okay forse non ci sono proprio riuscita dato che lui mi guarda e sempre ridendo dice: "Scusa hahaha è che sei così buffa! Hahaha guardati sei praticamente morta dopo due giri! Hahaha dai su alzati" mi prende una mano e di scatto alzo lo sguardo, i suoi occhi incontrano i miei e un brivido attraversa il mio corpo. Cavolo che occhi! Sono azzurri e bellissimi e intensi e...ma che cavolo Evy lui è Erick! Ma i suoi occhi...no lui è lo stronzo che mi ha dato della stupida, lo odio ancora!
Scuoto la testa e velocemente mi alzo; oddio che imbarazzo, lo supero e mi fermo pochi passi più avanti. Sento i suoi occhi puntati su di me, mi giro, il suo sguardo è freddo, non come quando stavamo correndo prima che io cadessi, ora è quasi inquietante. Passano pochi minuti di silenzio, dopodiché con voce fredda quasi quanto gli occhi dice: "Muoviti andiamo", non dico niente e continuo a correre.
I giri restanti passano in silenzio con lui pochi passi più avanti di me, non posso smettere di pensare a quello che è successo prima, quando i suoi occhi hanno incontrato i miei, chissà se ha provato quello che ho provato io.... Una mano passa davanti al mio volto "Evelyn abbiamo finito, ora dobbiamo riordinare dentro. Dai andiamo", sembra che per lui non sia cambiato nulla, forse non ha sentito ciò che ho sentito io... "Oh si andiamo" finalmente mi decido a rispondere e lui mi guarda perplesso. Non può aver capito a cosa sto pensando, è impossibile.
Dentro non c'è nessuno, solo un grandissimo disordine, ci toccherà lavorare parecchio. Prendo il cellulare e avviso mia madre che oggi tornerò più tardi.
Passiamo un ora a riordinare in silenzio, poi Erick, con il secchio pieno d'acqua che sarebbe servita per pulire il pavimento, mi bagna dalla testa ai piedi, facendomi saltare.
"Brutto stronzo! Come hai osato, giuro che me la paghi!" prendo un secchio e inizio a rincorrerlo. Tra noi comincia una battaglia all'ultimo schizzo d'acqua.
Dopo quelli che mi sono sembrati solo minuti guardo l'orologio, oddio è tardissimo, tra poco chiuderanno la scuola. Avverto il ragazzo accanto a me "Ehy è tardi, dobbiamo darci una mossa", lui guarda l'orologio e dice: "Hai ragione. Dai dobbiamo solo mettere i palloni dentro il cesto visto che il pavimento lo abbiamo già lavato!" Fa un sorriso a trentadue denti ed io scoppio in una rumorosa rista, dopo qualche secondo si unisce anche lui alla risata. Dopo aver messo in ordine tutto ci salutiamo.
Beh, forse non è stata l'ora di educazione fisica più brutta di sempre!
Mentre sto andando via, passando davanti all'aula di musica, sento qualcuno che sta suonando il piano, a quest'ora beh che strano...mi avvicino.
Ancora quella canzone!



~SPAZIO AUTRICE
Chiedo scusa per gli errori quando posso correggo.
Grazie mille per aver letto, e fatemi sapere cosa ne pensate ❤      

My Best Friend's BrotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora