17. Ready to run.

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Hello everyone, non aggiorno da poco più di una settimana ma ho avuto dei problemi, in realtà li ho ancora. Ho la linea internet davvero molto lenta e ci mette una vita anche a caricarmi la pagina di google, problemi con il mio ragazzo e poi con l'inizio della scuola, dio mio, non ho mai fatto tanti esami tutti insieme,inoltre ho la febbre e non ho trovato un attimo di tempo nonostante sapessi benissimo che con tutto questo stress e nervosismo l'unico sfogo per calmarmi era proprio scrivere.

Alla fine eccomi qui. Mi dispiace tantissimo se l'ultimo capitolo, il 16, non è stato di vostro gradimento visto che ha avuto meno voti dei precedenti e nulla, spero che questo sia meglio. Sto scrivendo con Made in the A.M. a palla che mi da carica quindi... Buona lettura.

-A

Harry e Louis non si vedevano da circa una settimana. Harry era davvero deciso dall'allontanarsi e finire per sempre qualcosa che in realtà non è mai iniziato cercando di rimanere in modo pacifico, sopratutto con se stesso, sicuro che stesse facendo la cosa giusta. Eppure aveva un grande peso allo stomaco che gli faceva venire voglia di vomitare e tirare tutto fuori, mentre il cellulare continuava a squillare per le telefonate e messaggi di Louis.
Avrebbe voluto rispondere, ma non poteva. Per il bene di tutti.

Louis non era dello stesso parere di Harry, per lui allontanarsi non era la cosa giusta da fare, lui voleva stare con il riccio e alle conseguenze ci avrebbe pensato dopo ma sembrava che Harry fosse sparito dalla faccia della Terra, quando lo chiamava sentiva la voce della segreteria e quando gli inviava messaggi per chiedergli cosa succedesse non riceveva nessuna risposta. Aveva chiesto a Briana che poco curante, mentre osserva un abito da sera rosso fuoco, gli disse che da pochi giorni era da Niall e dormiva lì. Cosi si era presentato fuori casa di Niall, che rosso in viso e nervoso gli aveva comunicato che in quel momento Harry non era con lui e aveva perso il caricabatterie del cellulare.

Il giorno dopo Harry trovò nella cassetta del posta un nuovo caricabatterie per il cellulare, peccato che il suo non lo avesse davvero perso. Pensò comunque che fosse stato carino da parte di Louis quel gesto.

Il problema ora di Harry era affrontare Louis al compleanno di Briana, sicuro che questa volta non sarebbe stato facile sfuggirgli, ma ci avrebbe provato lo stesso. Harry aveva già pianificato tutto: se Louis si trovava all'entrata principale lui sarebbe entrato dalla porta sul retro, se era accanto al piano bar lui sarebbe stato al banchetto del buffet e viceversa, se Louis era in pista a ballare lui sarebbe andato fuori a prendere un pò d'aria, sicuro che la vista di un Louis che balla sudato lo avrebbe fatto accaldare e non poco. E a quel punto non sarebbe stato facile resistergli.

Era davanti all'enorme specchio insieme a Niall. Il biondo sicuro di se si abbottonava la camicia bianca e si faceva l'occhiolino da solo, mentre Harry lo guardava davvero stupito. La sicurezza di Niall a volte lo meravigliava, avrebbe voluto possederne almeno un po'.

''Precisamente, mi ricordi perchè sono tuo amico?''-gli chiese giocoso.

''Perchè mi ami, ovvio''-gli rispose Niall prima di alzarsi in punta di piedi e dargli un forte bacio scherzoso sulla fronte. Harry scosse la testa ridacchiando mentre ne approfittava per sistemarsi i suoi folti e annodati capelli ricci. Rimise la camicia leopardata aperta fino alla metà, mentre osservava i suoi meravigliosi stivaletti oro appena comprati, per lui era davvero un ottimo acquisto. Niall seduto sul suo letto mentre si spruzzava del profumo maschile lo guardava sconcertato.

''Tu, precisamente, mi ricordi perchè ho un amico con il gusto orribile nel vestirsi?''- Harry si girò e gli lanciò uno sguardo omicida mentre si affrettò a rispondere.

''Oh, pensavo avessi solo me come amico!''-scherzò mentre Niall gli lanci un cuscino diritto sulla sua bellissima faccia.

Louis si aggiustava la T-shirt  nera con una stampa bianca mentre si guardava allo specchio, forse avrebbe dovuto indossare una camicia e accontentare la sua fidanzata ma ehi, avrebbe indossato una giacca, era già abbastanza. Il pensiero di incontrare Harry dopo una settimana lo fece sorridere e allo stesso tempo agitare mentre sperimentava mille modi per avvicinarlo e parlargli lontano da occhi indiscreti, ma infondo sapeva che non sarebbe stato facile e tanto meno che Harry gli e lo avrebbe permesso così facilmente. Harry lo stava evitando, questo era certo.

Her Brother || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora