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  -Nina? Svegliati,mamma e papà se ne stanno andando, vieni?- disse mio fratello Ian
  -arrivo- dissi tirandomi giù dal letto e vestendomi con un vestito che mi arrivava sopra al ginocchio e senza spalline.
Io e Ian abbiamo 11 anni di differenza, io ne compirò 15 domani e Ian ha 26 anni e se non fosse mio fratello gli salterei addosso.
  -signorina, tu credi di andare a scuola in quel modo?- chiese mia madre
  -si, ma sopra mi metto un copri spalle-
  -vatti a cambiare subito- ordino'
  -mamma non rompere, ora va a New York e non rompere le palle- dissi e Ian mi guardò malissimo e io feci le spallucce.
  -non parlare così a tua madre- disse papà
  -ok- dissi abbracciandolo e salutando la mamma con un cenno della mano
  -ciao ragazzi fate i bravi- disse mamma e se ne andarono.
  -Nina perché hai risposto così alla mamma?- chiese in tono calmo
  -non le sta mai bene niente e ti ricordi l' altro giorno, mi ha detto che non mi vuole come figlia- dissi
  -lo so tesoro, hey facciamo una cosa ma è solo per oggi-disse abbracciandomi
  -cosa?- chiesi curiosa
  -oggi non vai a scuola, prendilo come il tuo regalo di compleanno in anticipo-
  -grazie sei il migliore Ian- dissi saltandogli addosso e facendolo cadere sul divano.
È mezzanotte ed è il mio compleanno,mamma e papà non ci hanno ancora telefonato e iniziavamo a preoccuparci, poi il telefono squillò:
  -pronto?- disse Ian
  -cosa? Come è successo- continuò
  -ok, la ringrazio- disse infine con voce strozzata
  -Ian che è successo a mamma e papà?- chiesi
  -l' aereo che li portava a New York è precipitato e loro...- si interruppe vedendo il mio viso rigato dalle lacrime
  -sono morti- continuò
  -no- gridai poi presi un vaso di cristallo e lo buttai a terra e si infranse in mille pezzi e mentre mi diressi verso il comodino buttai a terra anche la nostra foto di famiglia e Ian mi abbracciò tenendomi ferme le braccia.
  -Nina calmati, ci sono io con te, sono io il tuo tutore legale e starò con te per sempre- disse Ian
  -Ian ti ringrazio, ma in questo momento vorrei solo gridare e piangere, è il mio compleanno e da ora non sarà più il giorno più bello della mia vita- dissi in tono troppo tranquillo.

3 anni dopo

  -Hey Nina come pensi di festeggiare i tuoi 18 anni?- mi chiese al telefono Kat
  -non farò niente-
  -come niente? Tesoro da domani sarai maggiorenne, lo so che stai con tuo fratello al tuo compleanno, ma stavolta devi fare una festa-
  -no, lo sai è l' anniversario della morte dei miei e non c'è la faccio a festeggiare scusa-
  -fa come ti pare, ma ti convincerò- disse Kat, poi vidi Ian e probabilmente aveva sentito tutto
  -scusa Kat devo andare ciao-
  -ciao- disse e poi chiusi la chiamata.
  -so quello che mi stai per dire-dissi dirigendomi di sotto
  -Devi uscire domani, non puoi stare con me anche quest'anno- disse mentre scendevamo le scale per andare in cucina
  -Ian sai già come la penso-
  -ho capito ma...- iniziò lui ma lo interroppi
-niente ma, cambiando discorso...che bei boxer- dissi ridacchiando, guardando i suoi boxer neri con cuori blu
  -ahahah molto spiritosa,Marta non mi ha fatto fare la lavatrice-
  -quindi voi state insieme?- chiesi
  -no, lei vorrebbe ma io no, mi piace un' altra ragazza, ma non posso stare con lei- disse lavando i piatti
  -e perché?- chiesi
  -troppo complicato da spiegare e tu?-
  -beh io mi sono fidanzata con Paul Wesley, il ragazzo della mia classe di biologia-
In quel momento a Ian gli cadde un piatto e quando cercò di raccogliere i pezzi gridò:
  -cazzo!- probabilmente si era tagliato
  -Ian!- gridai e andai verso di lui e quando vidi il taglio, il mio primo istinto fu metterlo in bocca e lo feci.
  -Nina ma che fai?- chiese tutto rosso
  -ti poteva venire un infezione- dissi togliendolo dalla bocca
  -esagerata- disse lui prendo un cerotto
  -chi è che va al università di medicina?- chiesi ironica
  -tu-
  -allora non dirmi "esaggerata"- dissi.
Poi andai in salotto e Ian mi raggiunse
  -forse hai ragione, si, domani esco-
  -brava così mi piaci-
  -Paul mi aveva invitata a casa sua e quasi quasi festeggerò il mio compleanno con lui oppure andrò a una festa-la faccia di Ian era un mix tra preoccupazione e rabbia
  -non è il ragazzo giusto per te, Nina, ti farà soffrire- disse in tono calmo
-mi hai stancata dici sempre così è secondo te chi è il ragazzo giusto per me?- ogni volta che ho avuto un ragazzo, mi diceva che i ragazzi volevano solo fare sesso e che non mi amavano e io gli davo retta lasciandoli, ma ora io amo Paul e non lo lascio solo perché mio fratello deve rompere
  -su rispondimi!-gridai
  -io sono il ragazzo giusto per te!- gridò e mi lasciò senza parole per la prima volta.

Brothers Lovers •N.D & I.S.• Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora