In the night

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HARRY

"Harry, qui!" i miei occhi sbatterono velocemente, incontrando la luce del flash.

"Scusa, Nì" sussurrai "di nuovo" annuì.

Io non volevo nemmeno essere lì, io non avevo più voglia di fare molto, se non cercare un modo per parlare con Louis. Abbassai lo sguardo. Mi sentivo in colpa, per tutto e lui mi mancava tantissimo.

Avevo indosso una camicia di seta rosa cipria, avevo un fiocco di cotone mollemente legato come un fiocco. I miei pantaloni neri erano in pelle e avevo i miei soliti stivali neri borchiati, soltanto più lucidi. Ero su un balcone che dava su un giardino rigoglioso: alcune rose rosa erano riuscite ad arrampicarsi sul balcone, colorando quel bianco smorto del marmo.

Dovevo lavorare eppure, non riuscivo a non pensare al liscio. Io lo volevo qui a scaldare la mia giornata con un solo sorriso o a cullarmi la notte, con il suo respiro regolare e delicato. Volevo il suo ciuffo, rivolevo le sue labbra rosa e le sue ciglia lunghe e delicate. Mi mancava sentire il suo profumo al mattino, e la sua barba che pungeva la mia pelle.

Sospirai, guardandomi attorno.

Accanto a me, di quasi due metri, c'era una statua bianca, con parecchie crepe nere. I suoi occhi erano vuoti, mentre si portava entrambi le mani all'altezza del cuore; il suo viso era elegantemente inclinato verso il basso, esattamente verso la mia direzione.

Arte accanto ad arte aveva detto Nick, lasciandomi poi da solo con Niall.

In quei giorni ero tornato nel mio vecchio appartamento con Nick, ma nulla sapeva più come prima. Non avevo più voglia di stare lì, avrei preferito rimanere fra le braccia di Louis per sempre.

"pausa" disse il biondo, venendo verso di me. I truccatori sospirarono leggermente, capendo che era meglio rientrare e lasciarci soli.

Io mi sedetti sul bordo del balcone, stando attento a non soffocare alcun bocciolo di rosa che ci aveva messo tanto impegno a salire fin lì.

"Cosa c'è che non va, Haz?" domandò il biondo senza guardarmi, mentre passava delicatamente le dita sui petali di un fiore.

"Sono solo stanco, credo" scrollai le spalle, giocherellando con i miei anelli.

"sai, avevo due cocorite una volta" sorrise "hai presente? Avevano le piume della testa gialle e del corpo verdi. Dove andava una, andava anche l'altra" corrucciai la fronte.

"un giorno, una delle due morì. L'altra era disperata, non fu mai più felice, sai?" mi guardò.

"Mi dispiace" sussurrai "non sapevo avessi avuto delle cocorite" sussurrai.

"Infatti non le ho mai avute" ridacchiò.

"Ma che cazzo?" sbottai "e la storia allora?"

"Tu sei triste senza la tua cocorita"

"Io non ho una cocorita" sbattei gli occhi. Lui sbuffò.

"Tu sei una cocorita, Louis è la tua cocorita" mi spiegò.

"mi hai dato dell'uccello per caso?" sdrammatizzai, tornando a fissare la statua.

"idiota!" s'innervosì "tu sei triste senza Louis e lui anche. I tuoi sentimenti, non miglioreranno finchè non ritornerete insieme" precisò "non so perchè l'hai lasciato andare..."Io scesi stizzito dal muretto.

"Non si può lasciare andare qualcuno che non è mai stato nostro" lui scosse la testa.

"Sbagli, Harry" strappò la rosa e me la porse "voi vi siete sempre appartenuti" presi il fiore, mentre lui si allontanava piano.

I just can't take my eyes off youWhere stories live. Discover now