I just can't take my eyes off you

Pretty Woman

HARRY

Ero felice che avesse accettato la mia proposta anche se rimaneva ancora sulla difensiva. Entrammo in una caffetteria lì vicino e ordinati un caffè per me e un tè per lui, venni incoraggiato a parlare.

"Di che si tratta?"chiese girando lentamente il cucchiaino.

"Beh io lavoro per la Saint Laurent, come modello" sbattè più volte le palpebre per la sorpresa e le sue ciglia sfarfallarono. Cominciò a sorseggiare il tè e presi questi gesti come un invito a continuare.

"Ti ho visto e in te ho visto del grande potenziale, come fotomodello. Ovviamente dovrò prima parlarne con il mio capo, ma in te vedo qualcosa" giocherellai con i miei anelli. Lui quasi si strozzò con il tè e decise che posarlo sarebbe stata la mossa più giusta.

"Harry, giusto?" mi chiese Louis.  Annuii, un po' infastidito.

"Si"

"E' uno scherzo?" mi sorrise "non me la prendo davvero, però dimmelo, avrei cose più importanti da fare che essere preso per il culo" dichiarò.

"Oh ma non ti sto prendendo in giro" sottolineai.

"Tu, Harry Styles, mi stai offrendo un lavoro come fotomodello?" sbattè gli occhi nuovamente "per la YSL? Il negozio da cui sono appena stato cacciato?"

"Si, a grandi linee è così" sorrisi.

"Ma mi hai visto?" disse con naturalezza "mi sa che ti sei confuso"

"Ti ho guardato molto bene, a dir la verità" mi aggiustai le maniche della camicia e lui roteò gli occhi.

"Sono basso, per nulla elegante e poi-" lo bloccai.

"Per questo, io mi occuperò di te. Ti insegnerò tutto ciò di cui hai bisogno, devi solo dirmi di si" tentennò ancora, pensando a qualche altro motivo per dirmi di no. Non so neanche perchè stavo insistendo così tanto con lui, in fondo è un ragazzo come un altro. Sospirai guardandolo, no, lui era incredibilmente unico.

"E se tu fossi un maniaco che vuole portarmi nel suo capannone per scuoiarmi?" risi di gusto, in tutto quel tempo aveva partorito una simile pagliacciata?

"Sei davvero fantastico" esalai fra le risate. Aprii la mia borsa e tirai fuori la mia preziosa copia di Vogue. Feci scorrere le pagine fin quando trovai la mia foto. Mi sentii un po' in imbarazzo, ma comunque gliela mostrai, come prova tangente.

Lui afferrò piano la rivista, come se avesse paura di sporcarla. Mi guardò attentamente e poi studiò la foto. Rimase qualche minuto lì a fissarmi.

"Sei sul serio tu" sussurrò, non staccando gli occhi dalla pagina.

"Puoi tenerlo, se vuoi" gli dissi. Lui arrossì richiudendolo, ma non me lo restituì. Rimase ancora un minuto a riflettere e io mossi nervosamente i piedi nei miei stivaletti di pelle.

"Allora" cominciò"perchè no"

"E' un si?" gli chiesi conferma.

"Lo è" disse annuendo.

"Fantastico!!" trillai e lui mi guardò divertito.

"Lasciami il tuo numero,ne parlerò al mio capo e ti farò sapere al più presto" gli porsi il mio telefono. Aggiunse il suo numero e me lo restituì.

"Mi spiace io devo andare,il mio coinquilino sarà preoccupato" sentenziò. Non abitava da solo, quindi.

"Certo" mi alzai, tirai fuori il portafoglio.