Capitolo 35: THE END

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Prima che quel discorso potesse continuare, nello stadio rimbombarono le urla di qualsiasi persona li presente, intenti ad acclamare quella che doveva essere la squadra avversaria.
Kitamura portava la fascia di capitano. Guardò nella mia direzione e, sorridendomi come se fossimo compagni d'infanzia, mi salutò con un cenno della mano.
Subito il mio sguardo si spostò su Yahiko: i suoi occhi non erano gli stessi. Quell'azzurro calmo, caratteristico dell'oceano dall'acqua più pura, aveva fatto spazio a due chiarissimi occhi di ghiaccio.
Lui non era più lui. Ma lo avrei riportato a casa.
Con un fischio, l'arbitro ci fece allineare ed entrambi i ragazzi a guida delle rispettive squadre si strinsero le mani augurandosi una buona partita.
"A quanto pare, la squadra dei nostri avversari è conosciuta con il nome di Reunion Team." disse Arion, confermando quanto era stato constatato nelle ricerche di Sky.
Il trio della Raimon era rimasto a fissare un componente della squadra avversaria che sembrava molto diverso dal resto dei presenti in tutto lo stadio, fatta eccezione per altri due componenti della squadra che assomigliavano alla sua specie.
"Lo conoscete?"
Annuirono e Riccardo prese la parola: "È Aruberga Gordon, capitano della Magmavia Eleven con cui ci siamo scontrati lo scorso anno."
"Sembra che Lalaya abbia sfruttato un po' troppo il suo potere da regina." aggiunse Keenan che si era avvicinato poco prima.
"E ci sono anche i ragazzi della Falam Orbius, li hai visti anche tu Victor?" gli aveva fatto notare Arion.
Il blu aveva annuito, sembrando leggermente teso per quella cosa.
Diedi un ultimo sguardo agli avversari, squadrando da capo a piedi una ragazza da un aspetto perlomeno familiare.
Un ghigno comparve sul suo viso quando i nostri sguardi si incontrarono, non feci in tempo a correre verso di lei a causa del fischio iniziale dell'arbitro.

La coordinazione era ciò che mancava loro, il che rispecchiava uno scarso allenamento collettivo, il quale era stato probabilmente incentrato sulle migliori capacità dei singoli giocatori.
Nonostante ciò, anche se mi ero già allenata, la leggera differenza di gravità stava giocandomi brutti scherzi.
Per di più non riuscivo a sviluppare l'ultima fase della nuova tecnica.
E questo stava facendo innervosire Kuro.
Eravamo entrati in possesso palla per l'ennesima volta, anche se questa volta ci trovammo davanti Kitamura e Yahiko. Il vederlo da così vicino, vederlo assomigliare così tanto ad un ragazzo a cui avevano sottratto la vita, comportò una mia svista.
A quel punto ne approfittarono e ripartirono in contropiede.
La ragazza affiancò mio cugino e li capii di chi si trattava.
"Armata del clan!"
Il nome di quella tecnica mi riportò alla mente il giorno in cui ci eravamo incontrati dopo anni e avevamo giocato a calcio, scontrandoci con la squadra della Shinsengumi.
Yuri Kimizu.
Ragazzina, questo è troppo. Ora lascia il resto a me, così capirai cosa vuol dire schicciare degli insetti.
Kuro stava scalpitando per prendere il sopravvento.

Victor's pov
Avevo subito notato un cambiamento in Eileen. Stava per effettuare la rimessa quando vidi che i suoi occhi erano di due colori diversi e le punte dei suoi capelli erano già diventate nere.
Secondo quanto mi era stato spiegato da Yahiko, quello non era niente di buono.
Passò la palla a Trina, nonostante nelle vicinanze ci fosse uno dei giocatori della Magmavia e nonostante io fossi completamente smarcato.
Poi con uno sguardo, le fece capire che avrebbe dovuto passarle la palla in quell'istante.
Anche se il ragazzo dai capelli bianchi e suo cugino si lasciarono scartare, fu molto rapida nell'evitare gli altri.
Ad un tratto, un cerchio di fiamme si formò attorno a lei e disse: "Dai Enkai!"
In seguito la palla venne immersa da fiamme roventi, fino a diventare una palla di fuoco con un diametro incredibile.
Saltò e nel raggio di pochi secondi la palla era in rete.
Eravamo tutti sbalorditi, ma subito andammo verso di lei per complimentarci.
Era tornato tutto normale, il che mi fece tirare un sospiro di sollievo.

Nella pausa tra i due tempi, Lalaya a quanto pare avrebbe tenuto un discorso.

Eileen's pov
"Miei cari abitanti, è la vostra regina che vi parla. Volevo innanzitutto congratularmi con i giocatori di entrambe le squadre, che ci stanno rendendo partecipi di questa fantastica partita. E dal risultato di tale partita, si deciderà se sia finalmente giunto il momento per questo paese di aver un sovrano." si fermò a causa delle urla d'approvazione del popolo, poi proseguì "Sono sicura che ognuno dei presenti sarà pronto a dare il meglio di se, portando a scopo la missione che si è prefissato." quando pronunciò l'ultima frase, ero convinta che i suoi occhi fossero puntati su di me "Io voglio portare a termine la mia: quindi invito i giocatori che rappresentano tutti noi di iniziare a giocare sul serio."
Con quella frase concluse quanto aveva da dire.
Se loro ora scopriranno tutte le loro carte, lascia che ci pensi io qui. Yahiko non è più in se ed Hikari non può fare niente per aiutarlo. Non so quante speranze avresti al tuo livello attuale per riportarli indietro entrambi.
Ma non stavo più ascoltando né Lalaya, né il mio totem, nemmeno la strategia di gioco che avremmo adottato il tempo successivo.
Tutto quello che avevo nella mente era quanto era stato difficile placare Kuro e quanta potenza portasse dentro di sé.
Lascia che-
"Facciamolo e basta..." sussurrai per non farmi sentire.
Un'orribile risata risuonò nella mia testa, prima di venire sommersa dall'oscurità più assoluta che si celava nel cuore del mio totem e venire isolata da tutto il resto.

InazumaEleven: Complicated choice.Where stories live. Discover now