Capitolo 4

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Eileen's pov
Tezcat era sul divano intento a guardare la televisione, e il resto della casa era silenzioso, segno che nè mia madre nè mio padre erano a casa.

"Ehi fratellone? Mà e pà dove sono?" chiesi, anche se poco interessata.
"Papà ha accompagnato mamma alla riunione, poi mi hanno avvertito che sarebbero andati in un ristorante per pranzo. Ma, piuttosto, che ci fai a casa?" chiese infine lui, dopo avermi spiegato.
"Ah, capisco. Beh mi sono già fatta un'idea di quella scuola: è un sogno, sappilo. E sono a casa perché non volevo partecipare alla lezione di matematica." ridacchiai.
Tez annuì, segno che era d'accordo con me.
"Dovresti andare a vederla anche tu." aggiunsi.
"Andrò nella scuola che deciderai tu, sorellina, per me va bene tutto." rispose, continuando a guardare la televisione.
Gli lasciai un bacio tra i capelli, dirigendomi in cucina.
Era mezzogiorno inoltrato, e per pranzo, avrei mangiato delle semplici polpette di riso.
"Ehi, tu mangi qualcosa?" chiesi, rivolgendomi a mio fratello.
"No, grazie, ho mangiato prima da solo, pensando che saresti tornata più tardi." disse, grattandosi la testa.
"Fa niente, dopo aver mangiato torno alla Raimon. Vado a sbirciare l'allenamento della prima squadra." dissi, facendogli l'occhiolino.
Lui ridacchiò: "Dagli del filo da torcere."

Avevo finito di mangiare, e me ne stavo in camera mia, appoggiata alla scrivania, annoiata.
All'improvviso però, Tezcat, bussò alla mia porta.
"Dimmi fratellone."
"Un ragazzo, alla porta, ha chiesto di te. Ha detto di chiamarsi Arion Sherwind."
Alzai gli occhi al cielo: "Digli di aspettare un attimo."
Mi cambiai mettendomi degli shorts neri sportivi, e una maglietta bianca a maniche corte.
Presi uno dei lecca lecca che tenevo in camera, quello alla ciliegia, il mio preferito.
Scesi, con un espressione interrogativa in viso: "Che ci fai qui, Arion Sherwind?" dissi, sottolineando il suo nome.
"Vieni agli allenamenti con me?" chiese sorridente.
Alzai gli occhi al cielo. Però alla fine annuii.
"Tez-"
"Sì certo, ci vediamo dopo. Non fare troppo tardi."
Uscimmo di casa, incamminandoci verso la scuola.
Nonostante il castano continuasse a farmi domande, lo ignoravo.
Alla fine si stancò, e si zittì.

Yume's pov
Stavo uscendo da un Cafe insieme alle mie due nuove amiche, parlando del più e del meno.
Poco più avanti, appoggiato al palo del semaforo pedonale, c'era il ragazzo delle fotocopie. Claude, se ricordavo bene.
Rimasi a guardarlo fino a quando la bionda mi risvegliò dai miei pensieri. "Oh-oh. La nostra Yume è presa da un ragazzo."
Io mi coprii il volto con le mani, imbarazzata.
"Ehm, Joanne, Cerise, io ora dovrei andare. È stato bello passare del tempo con voi." dissi, sorridendo.
"Te ne vai di già?" disse dispiaciuta la bionda.
Annuii, mostrandomi triste.
Andai verso il semaforo, per attraversare la strada, ma senza alzare lo sguardo verso Claude.
Ad un certo punto vidi tutto nero, poiché qualcuno mi mise le mani davanti agli occhi.
"Indovina chi sono?" disse una voce maschile alle mie spalle, e pericolosamente vicino al mio collo.
"Il ragazzo delle fotocopie." risposi divertita.
"Voglio il nome." chiese autoritario.
"Claude." risposi sicura.
Tolse entrambe le mani, e mi girai, sorridendogli. Lui ricambiò, scompigliandomi i capelli.
"Dove vai?" chiese curioso.
"Torno a casa adesso. Tu invece?" chiesi di rimando.
"Anche io. Da che parte devi andare?" continuò il rosso.
"Da quella parte." dissi indicando la direzione che portava a casa mia.
"Vorrà dire che faremo un po' di strada assieme." disse, prendendo a camminare.

Eileen's pov
Se la cavavano bene. Era da un'ora circa che ero lì a guardare.
Ad un certo punto, un ragazzo dai capelli azzurri sbagliò un tiro, che venne verso di me. Saltai, e lo rimandai al diretto interessato, in rovesciata.
Non avevo controllato bene la potenza, quindi ebbe qualche difficoltà a stopparla.
Erano rimasti tutti a bocca aperta, e il blu aveva gli occhi spalancati.
"Ti unisci a noi?" chiese Arion, non che il capitano.
"No, stavolta passo." risposi impassibile.
Sembrò ferito dalla mia risposta, ma tornò ad allenarsi.
Spostai lo sguardo verso la scuola. Era davvero gigantesca, bellissima, famosa e i professori sembravano gentili e capaci nello svolgere il loro lavoro come si deve. Oltre che disponibili.
Riportai lo sguardo al campo, e poi, accanto a me, notai che il ragazzo dai capelli blu era seduta accanto a me.
Lo ignorai, e lui fece lo stesso con me.
Dopo pochi secondi, però, mi spazientii: "Che vuoi?!"
"Uoh! Acida la ragazza!" disse ridendo, prendendomi in giro.
Imprecai mentalmente contro di lui.
"Te lo ripeto: che vuoi?!" chiesi ancora più irritata.
Sembrò pensarci su un po', poi rispose: "Alle sette, al campo al fiume."
E detto ciò si alzò, e tornò da resto della squadra, lasciandomi lì.

Spazio autrice:
Ecco qui l'altro capitolo. So che sono le undici di sera, ma guardate il lato positivo: ho aggiornato :D
Per chi se lo chiedesse, la ragazza sull'immagine è la nostra Eileen. :D
Eheheh cosa succederà mai al campo al fiume? O meglio, Eileen, sceglierà di andarci?
Domani lo scoprirete. Buonanotte a tutti :3

Gaia (≧∇≦)

InazumaEleven: Complicated choice.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora