Capitolo 15

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Michel si avvicinò alla valigia e all'interno c'era...Amber.
<Ma che cazzo ci fa qui> disse in modo perplesso e appoggio il gatto a terra e avvicinandosi a me.
<Non lo so> e scoppiai a ridere, e come sempre mi ribaltai, però lui mi prese.
<quel tuo gatto ci interrompe nei momenti migliori>
<avrà imparato dalla persona che lo ha comprato> e ci mettemmo a ridere.
<come fai?!>mi disse mentre mi trovavo ancora tra le sue braccia.
<cosa?>li dissi.
<essere così...bella,stronza e cattiva tutto questo nello stesso tempo?!>
<a volte vaghi nel fuoco e nel dolore e ti trasformi in tutto quello che odi di più>
<allora sono fortunato che te ti sei trasformata in quello che tu odi di più...perché è quello che io amo>
<e comunque tu sei una ragazza molto complicata> disse ridendo e sfiorando il suo naso sul mio.
<di me c'è da capire tutto e niente, in realtà sono più banale di ciò che sembra. Quello che ho dentro è talmente complicato che faccio persino fatica a spiegarlo> e voltai il viso verso la porta che si stava aprendo.
Ci guardavamo sperando che non fosse Gabriel, vidi Jenny entrare.
<vi ho interrotto?>disse preoccupata.
<in realtà...> non feci finire la frase a Michel che le dissi <no tranquilla. Cosa mi devi dire?> e mi portò fuori dalla porta.
<sputa il rospo>le dissi
<c'è una gioielleria qui vicino pensavo che volevi...> pensai che questa volta la cosa migliore che potevo fare era non mandare tutto a puttane...ma era più forte di me.
<ok ci incontriamo qui tra un'ora>
Andai da Michel stava giocando con Amber. <tutto bene? cos'è successo?>
<ti va di andare...sai qui vicino...c'è una gioielleria>
<ah...ho capito> e guardò verso il basso.
<se vuoi non ci vado> dissi avvicinandomi.
<se te ci vai vengo pure io> e lì feci un sorriso e lo baciai.
Un'ora dopo...eravamo dentro al negozio. L'allarme era già scattato, avevamo solo qualche minuto, prendemmo qualche cosa è scappammo.
La polizia ci inseguiva, ad un certo punto scivolai e caddi è stata l'unica cosa che ricordavo.
Ero svenuta.
Quando mi svegliai mi trovavo in prigione.
C'era tanta gente, avevo una fascia sulla testa e mi ricordai l'accaduto.
Una ragazza bionda con un piercing sul naso mi disse<io mi chiamo Helena, e te?>
<io mi chiamo Emma come mai sei qui?>
<droga e te?>
<un rapina>
Dopo qualche minuto uno sbirro si avvicinò...

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