1.-Una nuova vita.

Comincia dall'inizio
                                    

"Collins, mio padre. D'Urso mia madre."

Sgranò gli occhi, aprendo la bocca.

"Tu-tu sei Martina Collins?"

"Sì."

"Oh mamma mia!"

"Okay, calma. Continuiamo questo giro." Risi leggermente.

"Questa è la segreteria."

Disse bussando per poi entrare.

La seguii.

"Ciao Carmen! Potresti darmi il foglio di Martina Collins? È il suo primo giorno."

"Collins?!" Anche reagì come Amanda.

"Sì, sono io."

"La figlia di quel Collins?"

Annuii.

"Oh, ti do' subito il tuo foglio."

Presi il foglio uscendo.

"Allora? Che classe sei?"

"Terza E."

"Bene! Sei con me!"

Buttai un sospiro di sollievo.

"Menomale!"

Continuammo a camminare, mentre davo un'occhiata al foglio.

Tutt'un botto sentii il mio corpo contro quello di qualcuno, per poi cadere a terra.
Vidi un ragazzo, nella mia stessa posizione.

"Ei! Guarda dove cammini!" Dissi d'impulso.

"Io?! Guarda tu dove metti i piedi!"

Lo guardai male, per poi alzarmi.

"Ma, sei nuova?" Disse guardandomi bene.

"Sì."

"Mmh, molto carina.."

"Ridicolo!"

"Dallas, già ci provi?"

"Style, per favore. Levati dalle palle!"

"Ma ti sembra il modo di rivolgersi ad una ragazza?"

"Cosa sei il suo avvocato?" Disse con un sorriso beffardo.

Ad essere sinceri, era molto bello.

"Se serve si!"

"Cameron." Disse porgendomi la mano, cambiando completamente discorso.

"Okay."

"Di solito si risponde dicendo il proprio nome."

"Io no. Addio."

"Addio non penso proprio." Schiacciò l'occhio.

E ce ne andammo, lasciandolo lì.

"Ma chi diavolo è quello?" Chiesi una volta lontani.

"Un tuo compagno di classe, non che il migliore amico di tuo fratello.. Un consiglio, lascialo perdere."

"Ma..."

Il suono della campana m'interruppe e ci dirigemmo in classe.

Arrivò il professore subito dopo.

"Buongiorno ragazzi, so che abbiamo una nuova alunna oggi. Chi è?" Disse dando uno sguardo generale alla classe.

Alzai la mano.

"Sono io."

"Bene, si presenti."

Stavo per parlare, quando il bussare della porta m'interruppe.

Entrò quel tipo, in condizioni disagiate: capelli scompigliati, camicia semi-sbottonata, e labbra leggermente gonfie e arrossate.

Aveva fatto a pugni?

"Dallas, ritardo come al solito."

Roteò gli occhi per poi rispondere:

"Sono stato occupato."

"Signorina, può continuare la presentazione."

"Iniziare, casomai." Dissi.

Sentivo tutti gli occhi su di me, specialmente quelli di quel ragazzo, che si era seduto proprio del banco accanto al mio, stronzo.

"Mi chiamo Martina. Martina Collins."

Già si sentirono dei vociolii.

"Silenzio!" Disse il prof.

Tutti si zittirono.

"Ho sedici anni e mi sono trasferita qui da due giorni con mio padre." Continuai.

"Bene signorina, per fortuna la scuola è appena iniziata e non resterà indietro con il programma."

Mi sorrise e annuii.

La lezione cominciò.

"Quindi il tuo nome è Martina.."

Disse quello là.

"Bel nome." Continuò.

"Lo so."

Dopo questa risposta secca si zittì per il resto della giornata, lasciandomi in pace.

-The contrast of Sex.-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora