Capitolo 13

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When you go
Would you even turn to say
"I don't love you
Like I did
Yesterday"?

-I don't love you, My chemical romance


Mi alzo lentamente dal letto, con la testa che sembra sul punto di esplodermi. Mi accorgo di essere ancora vestita come ieri sera.

<<Mamma..>> mugolo, anche se sembra non esserci nessuno in casa.

Mi trascino fino alla porta, per poi andare in bagno a rinfrescarmi la sua faccia.

Ricordo a tratti ciò che è successo ieri sera. So di aver litigato nuovamente con Alex perché era ubriaco fradicio. E mi ricordo anche di aver ingoiato una pasticca. Non mi ero mai drogata prima, e ora non mi sembra più così tanto di aver fatto la scelta giusta, ma non mi importa.

Osservo l'acqua scendere dal lavandino, come se essa mi abbia fatto tornare la memoria.

Vedo a pezzi Genn che entra nel bagno e che mi bacia per togliermi il veleno.

<<Oddio..>> sussurro.

No, non era un semplice bacio. Era molto di più, e per questo non avrebbe mai dovuto farlo. Non me lo merito nemmeno. Nessuno deve salvarmi.

Deduco che sia stato lui a portarmi a casa, e mi sembra anche di avergli detto qualcosa di diverso, nella sua macchina.

Non dev'essere stato nulla di importante.

Non voglio comunque che succeda niente tra me e quel ragazzo. Così prendo il telefono e gli scrivo un messaggio.

'Dobbiamo parlare'

Genn's pov

<<Te l'ho già detto Eveline, ero solo confuso, avevo bevuto troppo. Così sono uscito a vomitare>> ripeto per l'ennesima volta.

Anche se ovviamente niente di tutto ciò è vero.

Dopo il casino che è successo nel bagno di Violet, l'ho portata a fatica a casa. Si era addormentata nel sedile e l'ho portata a casa sua cercando di non far casino. Era una scena un po' ridicola, ma fortunatamente le chiavi erano sotto lo zerbino e ho azzeccato subito la porta della sua camera. 

Ammetto di essere restato un po' a vederla dormire, perché è tanto strano quanto bello vederla con un'aria serena.

<<Solo perché ti amo>> mi risveglia Eveline dai miei pensieri.

Sorrido, mentre si china su di me baciandomi.

Intanto che le nostre lingue si incastrano, la tiro giù nel letto, facendola sdraiare sopra di me.

Si stacca solo un attimo, per togliersi la maglietta. La guardo, è il suo fisico mi fa arrossire come se fosse la prima volta che facciamo l'amore.

La vedo sorridere, e incomincio a slacciarmi i pantaloni, quando sento il telefono vibrare. Lo guardo di sfuggita, sperando che a Eveline non passi la voglia.

'Dobbiamo parlare'

Merda, Violet.

<<Eveline>> mugugno, quando inizia a baciarmi il collo. Dio, sembra farlo apposta. Cerco di ignorare l'erezione che preme sui miei pantaloni.

La sua scia inizia a scendere sempre di più, finché decide di togliermi la maglietta.

<<Eveline, no>> la fermo mentre mi tira su i lembi della maglietta.

Friday // Urban StrangersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora