VII

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Era nervoso e quella stupida cravatta sembrava non volerne sapere di annodarsi e rimanere al proprio posto.

Fu Liam a toglierli le mani dal tessuto e distenderlo al meglio, annodandogliela.

"Come farei se non ci fossi tu" borbottò guardandolo tutto sorridente.

Se avesse potuto dargli un colore, quello sarebbe sicuramente rosa; perché Liam era capace di donare amore e riceverlo, conferiva passione e vitalità nell'amore per altri e per sé stesso.

"Però adesso è mio, troppo tardi Styles" ridacchiò Zayn, afferrandolo per un polso e portandolo al proprio petto. Si scambiarono un bacio che fece roteare gli occhi a tutti, ma sorrisero comunque a quell'atto, a quell'amore che rendeva tutti più felici.

Niall, in un angolo della stanza, stava osservando silenziosamente alcuni dei suoi disegni, abbandonati come se non importasse.

Harry si leccò le labbra e rimase un po' col fiato sospeso. Per puro riflesso, osservò fuori dalla finestra non scorgendo altro che la fastidiosa pioggia che tanto detestava.

La quiete nella casa accanto gli chiudeva un po' il cuore; non aveva avuto più nessun contatto, nessuna notizia e ciò lo aveva ferito irrimediabilmente.

Non aveva fatto pressioni, aveva seguito il consiglio di Zayn e si era fatto da parte. Ma non era tornato, dopo quei giorni infiniti non era ancora tornato. Ed era certo che non l'avrebbe fatto mai più.

L'eco delle sue parole risuonava ancora nella sua testa come la peggiore delle cose. Gli mancava il suo viso, vedere quel blu immerso in mille emozioni; le sue mani piccole e fredde; ogni più piccolo centimetro della sua pelle.

"Torna tra noi" lo riprese Liam, guardandolo storto.

Harry si mordicchiò le labbra e sorrise ai suoi amici. Non riuscì a capire quando o come fosse successo, ma Zayn si era ufficialmente unito al loro piccolo trio e ne era felice; avrebbe avuto l'opportunità di conoscerlo meglio.

"Ok, sono pronto" respirò a lungo e si voltò fugacemente ad osservare Louis sulla tela. Non aveva vergogna nel mostrarlo a tutti i suoi amici, credeva fosse la sua migliore opera. Ed il soggetto rendeva le cose decisamente migliori; guardarlo disteso fra quell'ammasso di colori gli ricordò della sua fragilità, della sua debolezza e del suo dolore.

"Allora andiamo" si beccò una pacca sulla spalla da parte di Niall e si sorrisero.

Lo guardarono tutti e tre come se avesse bisogno di superare qualcosa; ma la realtà era che Harry non avrebbe mai superato Louis.

Il gallerista aveva già spiegato le proprie opere all'afflusso di gente per la terza volta in quelle poche ore.

Harry era rimasto da parte, intervenendo di tanto in tanto e chiacchierando con qualche altro artista accorso solo per la mostra.

Aveva speso il suo tempo a parlare, osservare, spiegare ciò che comprendevano alcune delle opere dell'artista che gli aveva permesso di provare quell'emozione. Ed era affascinato da quel mondo, dalla voce convincente e melliflua del gallerista, da tutte quelle opere messe in luce, così tanto da poterle quasi toccare.

Di tanto in tanto rimaneva a fissare i suoi amici girovagare più volte e soffermarsi sempre sulla stessa opera, probabilmente annoiati; solo per non lasciarlo da solo.

Sorrise in direzione di Liam, che continuava ad infastidire Zayn con qualche carezza di troppo; verso Niall che provava a tutti i costi a non litigare con Laura - la sua fiamma - e verso Zayn, che fingeva di infastidirsi solo per potersi beare dell'espressione divertita del suo ragazzo.

I See Your true colors (And That's why I love you)Where stories live. Discover now