Green

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Quando Louis entra Stanza 15 la volta successiva, c'è silenzio. C'è solo Harry, seduto su quell'orribile sedia, guardando (ma non sul serio) fuori dalla finestra, perso nei suoi pensieri.

Louis posa le sue cose e si siede sulla sua sedia. La sedia, comodomente, era già stata spostata e posizionata difronte Harry.

"Cosa? Nessuna accoglienza? Nessuna domanda?"

Nel sentire la voce di Louis, il viso di Harry si illumina e si volta nella sua direzione. "Ah, Lou Will. Sono felice che tu sia qui."

Louis arrossisce e sorride. "Grazie. Sono felice anche io di essere qui."

"Quindi, per il colore di oggi-" Harry inizia, ma Louis rapidamente lo interrompe.

"A dire il vero, Riccio, stavo pensando di scegliere io il colore oggi. Che ne dici?"

Harry sorride, i suoi occhi verdi penetrano Louis in un modo in cui non dovrebbero fare. "Che colore?"

Louis riflette per un momento, guardandosi intorno nella sconfortante stanza alla ricerca dell'ispirazione. "Verde. Cosa sai del verde?"

Harry sorrise, un dito fino posizionato elegantemente sotto il suo mento. "I miei occhi sono verdi."

"No, non lo sono," Louis afferma.

"Harry è confuso, le sue sopracciglia aggrottate. "Cos- loro sono – loro sono marroni? Oppur-"

"No, no!" Louis ride, tirando giocosamente un pugno sul suo avambraccio. "Loro sono più che verdi. Sono tipo un miscuglio di colori, ma non è nemmeno di colori. E' come se una piccola parte di tutto ciò che è bello e infinito sia stato portato via dall'Universo e messo nei tuoi occhi."

Harry sembra sbalordito per qualche momento, considerando le parole di Louis, e dopo sorride timidamente. "Davvero?"

Harry sorride affettuosamente e toglie una ciocca dei capelli di Harry dai suoi occhi. "Sì."

Harry porta la sua mano su quella di Louis, stringendola come se fosse qualcosa di prezioso e chiudendo gli occhi. "Grazie, Lou Will. Ora, per davvero, parlami del verde."

"Beh," Louis inizia, spostando la sua mano dal viso chiaro di Harry, "verde è la natura. Sono le piante, gli alberi e tutte le piante. Il verde è misterioso, penso. Perchè può essere luminoso e divertente, ma anche scuro e affascinante. Come una foresta. Il verde è fresco, anche, come una mela. E'boschivo, rassicurante e riguarda qualcuno da vicino.Penso che se il verde fosse una persona, sarebbe calma e figa, ma avrebbe anche questo lato selvaggio, sai? Uno che salta fuori solo quando è buio ed è tardi. E, inoltre, il verde è la solitudine. Lui è probabilmente quel ragazzo a cui piace essere solo."

Harry è silenzioso all'inizio ma dopo inizia ad applaudire. "Grazie, Lou Will. Penso che questo sia stato il migliore fino ad ora."

"Prego, Riccio."

"Posso dirti qualcosa, Lou Will?" Harry mormora tranquillamente. Il cuore di Louis inizia a battere velocemente, perchè il sole illumina direttamente dietro Harry e lo evidenzia perfettamente, evidenziando tutte le sue imperfezioni e rendendo i suoi tratti più morbidi, più belli.

"Ovvio."

"Penso che la tua voce sia verde," Harry dice premurosamente. "Perchè è anche misteriosa come hai detto. Ed è davvero bella. Ho sempre pensato al verde con un bel colore."

Louis arrossisce (e non gli importa nemmeno, questa volta) e fa una faccia stupida. "Owhh, grazie, Riccio."

Parlando per ancora qualche minuto (essendo un po' troppo generosi con i complimenti quando Harry velocemente interrompe la loro conversazione sul colore delle ali delle farfalle.

"Sai cos'è strano, Lou Will? Non so davvero molto di te, oltre al fatto che tu sei incredibilmente bello e che la tua voce è verde. E noi andremo ad un appuntamento sabato! Non avremo niente di cui parlare."

Louis sorride con ironia. "Quindi, spara, Riccio – cosa ti piacerebbe sapere?"

"Tutto."

"Ohh, tutto, ora?" Louis lo prende in giro. "Beh, ho 23 anni. Ho appena laureato all'università di New York in psicologia. Tu sei veramente il mio primo paziente -"

Louis è interrotto dal "aww" di Harry, metre si porta una mano al cuore. "Wow, sono il tuo primo paziente? Sono onorato."

Louis sogghigna. "Dovresti esserlo. Comunque, vivo qui ora. A Manchester. In questo vecchio e isolato appartamento con il mio gatto, Beau."

Harry continua a porre domande, e Louis continua a rispondere come meglio può. Per qualche ragione, Harry trova divertente il fatto che il libro preferito di Louis sia, al momento, Colpa Delle Stesse ("Hey! Potrebbe essere considerato un classico, Riccio!" "No, no! Che ne dici della roba buona, come Bronte, Austen e Wilde?"). E ovviamente, la conversazione finisce con:

"Quindi, Lou Will, qual è il tuo colore preferito?"

Alla quale Louis risponde con, "I tuoi occhi."



Color || Italian TranslationWhere stories live. Discover now