Capitolo 1

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Quando abiti in un piccolo paese, non ti devi mai aspettare niente.

Puoi avere una vita mediamente carina, ma non puoi mai aspettarti di diventare famoso, che la gente ti chieda una foto quando passi per strada, o di sentire la tua canzone che passa alla radio. Qui nasci e sarai per sempre nessuno.

Ma a me piace la gente che se ne frega di queste cose. Che continua a coltivare il suo talento anche se non lo farà mai diventare ricco o conosciuto. Come li chiamo io, sono gli 'artisti naturali'. Tutto ciò di cui hanno bisogno è se stessi.

Per questo il venerdì è il mio giorno preferito, è il momento in cui la vita ti dice 'Ehi, scusa se sono una merda, ma puoi avere il tuo piccolo momento felice'. E che importa se è piccolo, è più di quanto chiedo.

Ovvio, una vita felice non mi guasterebbe, ma, come ho già detto, ho imparato a chieder poco e a ricevere di meno.

<<Vieni a casa con me? O stai in mensa a studiare?>> chiede Alex.

<<Domani c'è il test di storia, sai quanto è importante per me..>> mento. Ovvio che non me ne frega niente.

Gli voglio bene, ma certe cose non posso condividerle con nessuno, nemmeno lui. Forse mi vergogno solo di sgattaiolare via ogni volta solo per una ragione così stupida. Ma è l'unica che c'è di vero in me.

<<Ci vediamo allora!>>

Faccio un cenno con la testa, ricambiando il saluto e dirigendomi nella direzione opposta.

Appena entro in mensa arriccio il naso. L'odore di calzini sporchi rotolati nel fango non è ciò di cui ho bisogno. Veramente.

<<Violet!>> sento la voce odiosa di Eleonora chiamarmi. Non che lo faccia perché siamo amiche, anzi. Non so perché dobbiamo fingere.

Deglutisco quando mi giro e la vedo mano nella mano di James.

I suoi occhi verdi appena incontrano il mio sguardo si abbassano subito, non riuscendo a reggerlo. O magari pensando che la troietta possa capire tutto.

Alzo l'angolo della bocca. Eleonora era sicura di essere migliore di me, ora che la sua preda ha il coraggio di girare con lei.

Non ha occhi che per lui, ed è qui che la rende così cieca.

Io l'ho sempre sostenuto ciò, e vedo più l'amore come una condanna che la cosa più bella che ti possa capitare nella vita. Più ami una persona più quella ha la capacità di manipolarti. E neanche quelli che crediamo 'buoni' ci rinunciano. La differenza tra buoni e cattivi è tutta un'invenzione senza senso. Tutti nascondiamo qualcosa di oscuro. Ci sono solo le menti più cattivi e quelle meno, ma nessuno di noi è innocente.

E James faceva parte della categoria degli egoisti ipocriti di cui ti innamori per qualche assurdo motivo masochista. Ma non io, ovviamente.

Esco dalla mensa senza neanche salutarli, ho solo bisogno di calmarmi, e questo è l'unico momento in cui posso farlo.

Salendo le scale, finalmente riesco a sentire in lontananza quel suono melodico.

Controllo che non ci sia nessuno nel corridoio, e mi appoggio alla porta.

Musica era una materia fatta solo nei corsi extra, e quando non viene usata l'aula si può prenotarla e segnare il nome sul foglio fuori dalla port, così da avere crediti.

Così tutti i coglioni si segnano sul foglio ed entrano solo per fare casino, o addirittura non si presentano nemmeno.

Ma chiunque è dentro adesso è diverso. Non gliene frega niente dei crediti, non mette nemmeno il suo nome: si firma come US. Credo siano le iniziali del suo nome.

Appoggio l'orecchio alla porta.

<<The light shines down half my face
You see a smile
but on the other side there is the rage
You said "We are the moon"
But You were wrong
I'm the dark side
Now you know it's not the truth>>

Chiudo gli occhi tentando di assaporare meglio il momento, sperando che me lo possa imprimere nella mente per il resto della settimana. Come può una voce così dolce essere così tagliente?

Non so perché l'idea di un ragazzo con una fantastica voce e una chitarra mi ecciti così tanto da spiarlo.

E non so nemmeno chi sia. Passa sempre dall'altra porta di dove sto io che è una delle uscite da scuola. Ovvio potrei semplicemente aspettarlo fuori e vedere chi esce da quella porta.

La verità? Ho paura. Paura che chi è veramente possa rovinare tutto. Magari è una persona che conosco. Magari è una merda di persona che conosco.

E allora, tutta la magia finirebbe. E questa magia è la sola cosa che mi fa sviare. Ha la capacità di farmi dimenticare tutto.

Anche se il fatto di spiare qualcuno mi fa imbarazzare. Se qualcuno dovesse scoprirmi, probabilmente tutta la mia personalità cadrebbe.

Forse non dovrei più tornare qui.

<<Runaway while you can
Everything is coming to an end>>

Odio già questo ragazzo almeno quanto amo la sua voce. Non è veramente possibile. E poi, come si può correr via quando sei in una trappola?

Una mano da dietro mi sposta i capelli in una spalla per incominciare a lasciarmi una scia di baci lungo il collo.

Eccoli dov'erano i miei problemi.

<<Dov'è la tua bambolina, James?>> dico sarcasticamente, riferendomi ad Eleonora e al fatto che appena ha tempo, torna da me.

Abbiamo sempre avuto un rapporto parecchio complicato. La tipica relazione senza sentimenti. Ora non sono gelosa del "fidanzamento" con Eleonora, la odio a prescindere. E quello che abbiamo non è mai stato niente di serio. Solo giochetti di due persone annoiate.

<<Guarda che sei tu che mi hai sempre usato come un giocattolo.>>

Mi giro guardandolo negli occhi con uno sguardo di sfida. Un ciuffo biondo gli accarezza la fronte. Nonostante tutto, è bello come un Dio. Semplicemente, non potremo mai stare insieme.

<<Forse ti stai un po' confondendo i ruoli. Sei tu che mi stai cercando mentre la tua troietta sta dicendo quanto tu non abbia occhi che per lei. Io non ti cerco più, sai che non possiamo farlo. Siamo mondi troppo lontani.>>

<<Lo sai perché ti cerco!>> ribatte, picchiettando nervosamente un piede.

<<La storia che hai bisogno di me non funziona più>> sbuffo. <<Sappiamo entrambi che la cosa di cui hai bisogno è la cosa di cui avete bisogno voi maschi.>>

<<No! Io...>> incomincia a farfugliare e mordersi il labbro. <<Io ti..>>

<<Devo andare>> lo fermo.

Non che non provi più niente quando lo vedo. Siamo come due calamite, ma non voglio che fraintenda. Io non posso farlo. Io non lo merito, e se farlo soffrire è l'unico modo per far sì che non provi alcun sentimento per me, allora è l'unica cosa che posso fare. Anche se, ovviamente, non capirà.

<<You think it's still the same

I can't live in the past, babe>>

Il ragazzo dentro continua, non curante della conversazione. Ma neanche lui riesce a calmarmi.

Non riesco nemmeno a sentirmi in colpa per James. Per quanto sono stronza con lui.

Gli rivolgo un'ultima occhiata prima di andarmene.

<<È tutta un'illusione>>

Friday // Urban StrangersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora