Capitolo 8 - Resta

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Derek aveva disinfettato le ferite del giovane e dopo aver avvolto con cura delle bende attorno alle mani ferite di Stiles guardò il ragazzo, sorridendo.

"è meglio che tu vada a dormire, domani hai scuola"

"posso anche saltarlo un giorno di scuola" disse Stiles ricambiando il sorriso.

"forza" disse Derek prendendogli le spalle da dietro e conducendolo in camera.

Stiles si sedette sul letto e scrutò attentamene le medicazioni alle mani.

"potrei assumerti come infermiera. Ti vedo già vestito di bianco con ridicole scarpe con i buchi, hai presente, no? Quelle bianche con..." ma venne bruscamente interrotto dal licantropo.

"cosa succederà ora?" disse tutto d'un fiato.

"cosa intendi?" chiese Stiles.

"cosa succederà ora a... a noi, ecco. cosa siamo, ora?" nel tono di voce del ragazzo c'era della rassegnazione, mischiata alla malinconia, pronto a ricevere una risposta poco piacevole da Stiles come: "ora puoi pure andartene, quello che è appena successo è stato tutto un equivoco. Ciao e a mai più"

Ma quella non fu la risposta.

"uhm.. non lo so" Stiles aveva troppa paura di dire qualcosa di troppo azzardato, come "noi siamo una coppia ora"

Distolse lo sguardo dalle sue bende e si concentrò sul licantropo. La luce lunare e dei lampioni  che entrava dalla finestra si era scontrata con la tenda leggera, semi trasparente, di un color blu, che andava a illuminare leggermente la stanza di un bluastro intenso. Stiles pensò che se in quel momento gli occhi di Derek avessero iniziato a brillare di quel suo solito azzurro intenso, sarebbe stata una foto da esporre ad una mostra fotografica.

"ho solo paura di dire la cosa sbagliata" il ragazzo si riprese dal quel suo sogno ad occhi aperti.

"oh ti prego, dilla, perchè anche io credo di non avere una risposta giusta" Derek si avvicinò velocemente al letto e si sedette di fianco a lui.

Stiles non ne aveva il coraggio, così decise di sdraiarsi, sarebbe stato Derek a parlare. Dopo pochi minuti di silenzio Stiles fece segno al ragazzo di sdraiarsi, battendo due colpi sul materasso, proprio di fianco a lui. Derek, inizialmente titubante, decise di sdraiarsi, ma comunque mantenne una certa distanza dal ragazzo.

Passarono diversi minuti prima che la voce di uno dei due interrompesse quel silenzio.

"la situazione è questa: io provo qualcosa per te, c'è un certo tizio che ti ha minacciato di non vedermi più, che mi ha quasi ucciso e beh, poi ci sei tu..." era stato Derek a parlare, non sarebbe riuscito ancora per molto a resistere in quel silenzio imbarazzante.

"io cosa?" chiese il ragazzo.

"andiamo Stiles, hai capito cosa intendo... non so cosa vuoi tu. E' successo tutto così velocemente che non ho capito bene se tu ci staresti, ecco, a essere più di amici, insomma una coppia" il licantropo si interruppe.

"cavolo, non ci credo di averlo detto veramente" il tono di voce si era abbassato e si era passato le mani in faccia, quasi come per coprirsi dalla vergogna, per poi passarsi una mano tra i capelli.

Sul viso di Stiles si formò un sorriso, in parte dovuto all'ultima frase di Derek, e in parte alla sua proposta.

"si, ok" continuava a sorridere.

"si cosa?" Derek si alzo sui gomiti per guardare in faccia il ragazzo.

"si che ci sto, intendo. Si che vorrei iniziare una storia con te. Si che mi piaci pure tu" si voltò verso Derek, con ancora il sorriso stampato in faccia.

Il licantropo quasi non ci credeva.

"sembrava una risposta da proposta di matrimonio, vero?" disse Stiles che scoppiò in una risata che trascinò anche Derek.


La nottata la passarono a raccontarsela, sulle vicende passate insieme, ricordandogli la faccia che aveva fatto quando lo aveva presentato a Danny come "il cugino Miguel" ed era stato costretto a cambiarsi la maglia con quella a righe arancio e blu di Stiles,che gli andava piccola. Ed entrambi ridevano e a Stiles sembrava di essersi levato tutto quel peso che aveva addosso.

"cavolo, è tardissimo, devo andare" fece Derek mentre si metteva seduto per scendere dal letto.

Ma Stiles fu veloce e gli prese il polso, bloccandolo.

"ti prego, resta" e anche se non avesse detto nulla, i suoi occhi avrebbero detto tutto, senza l'aiuto di nessun suono proveniente dalla sua bocca.

"...ok" Derek si rassegnò all'idea di lasciare là da solo Stiles e si risdraiò.

"grazie" fece Stiles.

"si si ok, ma non farci l'abitudine, non potrò stare qui tutte le ser..." il licantropo fu interrotto dal ragazzo.

"no, intendo, grazie per tutto. Grazie per esserci sempre" e si avvicinò a Derek, poggiando la testa al suo petto.

Derek sorrise e dopo pochi minuti si addormentarono entrambi.


//spazio autrice

e si, non sono morta, dopo tre lunghi mesi eccomi

mi spiace di avervi fatto aspettare tanto ma non avevo ispirazione e tempo, soprattutto ultimamente che sono sommersa da verifiche e interrogazioni

spero che il capitolo sia di vostro gradimento  e che non sia troppo sdolcinato da farvi venire le carie.

comunque ancora grazie perchè stiamo aumentando sempre di più

besos :3






I was lostWhere stories live. Discover now