"Lo rifaremo, vero?" chiese, mettendo in moto l'ascensore.

Io sorrisi, mordendomi leggermente il labbro.

Questo era poco ma sicuro.

Non seppi precisamente come ritornai a casa: a metà fra un sogno e metà a cavallo della mia moto nera lucente. Salii i gradini senza lamentarmi di quanto le cosce mi bruciavano, presi le bollette non lamentandomi di quanto fossero care e salutai la signora Flyfor, forse con una calorosità eccessiva.

Entrai in casa, salutando Ed e andando rilassato verso la cucina. Il dolore al sedere ora era qualcosa di estremamente piacevole.

"Lou scusa" arrivò trafelato Ed "non ho fatto la spesa e non-"

"Va bene" scrollai le spalle "ordino una pizza" il rosso mi studiò.

"Tu hai fatto sesso" il telefono quasi mi cadde dalle mani.

"Che-"

"Lo vedo, da come sei di buon umore, rilassato come se avessi rilasciato qualcosa" ridacchiò.

"Oh mio Dio" esclamai.

"Hai fatto sesso con Harry non ci posso credere io non, oh cavolo" trillò "cazzo devi sapere tutto, ah, stasera esco con Tay" buttò fuori.

"Come prego?" urlai "con chi esci?"

"Taylor... Una ragazza che lavora con me" sussurrò.

"Una pizza non basterà" ridacchiai "preparati mentre io chiamo" presi il telefono e notai con mio grande piacere che c'era un messaggio da parte di Harry.

Ordinai di fretta le pizze, volendo immediatamente sentire la voce del riccio.

"Le pizze arrivano fra mezz'ora, vado in balcone a fumare i soldi sono sul tavolo!" gridai a Ed, sperando che mi sentisse.

Aprii la porta del balcone e rabbrividii leggermente, sentendo il venticello fresco della sera accarezzarmi la pelle del viso. Mi accesi una sigaretta e lessi il messaggio.

Da Haz:

Arrivato sano e salvo? H.

Perché si firmava se tanto il suo nome l'avevo ormai salvato? Ridacchiai, decidendo di chiamarlo direttamente.

"Pronto?"

"Sai che sono io haha" ridacchiai.

"Io chi?" mi seguì, ridendo lievemente.

"Idiota" roteai gli occhi "sono sano e salvo comunque"

"Ne sono felice, che avrei fatto altrimenti io?"

"Smettila" sbuffai.

"Ehi, ma è vero!" si indignò "mi sai accusando per caso di mentire?"

"Assolutamente si" sorrisi.

"Non potrei mai" ridacchiò.

"Tu come stai?"

"Divinamente" sospirò "ti voglio ancora" deglutii a fatica.

"domani" sussurrai.

"Solo?"

"Haz" buttai fuori una boccata di fumo "fai il bravo"

"Ma io sono sempre bravo, per questo merito un premio" scoppiai a ridere.

"Stai fumando per caso?" guardai la mia sigaretta, prima di scuotere via la cenere in eccesso.

"No" mentii sorridendo.

I just can't take my eyes off youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora