Riconquistare (quasi) tutto

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Draco rientrò al Manor in tarda serata, completamente fradicio. Alcune gocce scivolavano lentamente sulla sua pallida schiena, facendolo rabbrividire.Aveva vagato per ore, prima di ritornare in sé e nel proprio ruolo di gelido e sarcastico damerino. 

Rimase stupito quando si rese conto che tutte le luci erano accese ed in casa regnava un brusio indistinto ed un movimento insolito. Fermò uno degli elfi domestici, intento a trasportare degli asciugamani puliti. L'elfo, alla sua vista, si prostrò ai suoi piedi. Malfoy gli intimò in malo modo di rialzarsi e di dirgli che cosa stesse succedendo. Gli occhi che brillavano, la creatura squittì entusiasta: "Mio signore. L'erede sta per nascere!"

Senza degnarsi di asciugarsi, lasciando impronte qua e là, corse verso la camera padronale, il luogo da dove provenivano quei rumori e quelle voci. Non si sorprese quando vide la famiglia Greengrass al completo, compuntamente seduta davanti alla stanza. Gli stavano lanciando sguardi omicida. Daphne si alzò di scatto lo colpì con veemenza al volto, facendolo indietreggiare. "TU! RAZZA DI DEFICIENTE! DOVE SEI STATO?!"

Draco provò ad abbozzare una scusa, confuso ma sua cognata non gli diede il tempo: 

"TI GIURO CHE SE NON ENTRI IMMEDIATAMENTE IN QUELLA CAMERA TI UCCIDO CON LE MIE STESSE MANI!

Accompagnato dagli sguardi di riprovazione dei suoceri, fece ingresso nella stanza in penombra, rischiarata solo da qualche candela. Dove troneggiava il letto matrimoniale si stavano assiepando almeno una decina di elfi domestici, oltre a due ostetriche e ad medimago. Astoria, i capelli sparsi sul guanciale intriso di sudore, gemeva e si lamentava mentre intorno a lei voci incoraggianti la invitavano a spingere. Tra una contrazione e l'altra, Astoria piagnucolò quasi, reclamando ancora una volta il marito. Quella doveva essere la centesima volta che lo chiamava, almeno a giudicare dagli sguardi esasperati che si lanciarono le ostetriche.

"Dov'è Draco? Chiamate Draco... Draco !!!"

"Sono qui, amore. Sono qui con te" La sua voce rotta dall'emozione risuonò nella stanza. Il sollievo tra i presenti era evidente. Astoria sorrise tra le lacrime. Lui si sedette accanto a lei, incatenando i suoi occhi a quelli della donna ed incominciando ad accarezzarle il volto. "Ora Astoria, voglio che tu spinga. Sono qui con te, non devi avere paura"

Qualche minuto dopo, un vagito potente sferzò l'aria viziata della camera. Scorpius Hyperion Malfoy aveva fatto il proprio ingresso nel mondo.  

Nell'arco di poche ore Draco aveva perso e riconquistato tutto. O almeno quasi.


Nessuno avrebbe mai saputo - DracoxHermioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora