capitolo 3

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- Lily è successo qualcosa?- chiese Marlene posandole una mano sulla spalla e facendola riscuotetere dai pensieri della sera prima.
- No - mentí lei, non voleva farle preoccupare.
- Evans! È successo! Diagon Ally - James le arrivò davanti affannato.
- COSA?!?!- disse guardandolo con gli occhi sgranati.
- Sono appena tornato da lí - ansimò ancora lui.
- E come sei uscito dal castello?- chiese Lily cominciando a insospettirsi.
- Dopo aver parlato con te non riuscivo a dormire e allora mi sono allantanato da Hogwarts, e uscito dai confini mi sono smaterializzato a Diagon Ally - disse James.
- E cosa è successo?- chiese Lily.
- Era orribile, cadaveri ovunque, Voldemort mentre lanciava tutte quelle maledizioni rideva agghiacciante - disse lui con un brivido.
Lily respirava affannosamente come se anche lei avesse corso.
- Dobbiamo dirlo a Silente - disse James.
- Ma sei scemo? Sarai espulso se saprá che hai varcato i confini - disse Lily prendendolo per un polso.
- Meglio essere espulso che mettere in pericolo miglioni di vite - disse James.
- No, non te lo permetterò - disse Lily prendendolo per il polsino della camicia.
James le prese le mani e le strinse nelle sue.
- Lo faccio perchè ci tengo - disse e corse via lasciandole le mani.
Lei rimase a fissare la fine del corridoio.
- Lily... - Marlene cercò spiegazioni.
- POTTER- urló Lily e corse veloce verso l' angolo.
- Ti prego, non lo fare - ansimò Lily quando lo ebbe preso per una spalla.
- Evans... - cominciò James supplichevole.
- Non posso stare in questo castello senza di te, mancherebbe qualcosa - disse Lily disperata, era vero quello che aveva detto e James rimase stupito nel concepire la dolcezza e la sinceritá con cui la ragazza l' aveva detto.
- E cosa mancherebbe?- chiese James a bassa voce.
- Mancherebbe il mio James - disse lei fissandolo, in quel momento lo guardava con occhi diversi, occhi che mostravano un ragazzo pronto a tutto pur di salvare vite innocenti dalla tremenda guerra che infuriava al di fuori del loro tranquillo ( o quasi ) castello.
- Anche a me mancherá la mia Lily - disse, le diede un bacio sulla fonte e poi entrò nello studio di Silente.
- Vengo con te - disse Lily e gli prese una mano.
- Per sempre insieme io e te: intesi?- disse James.
- Intesi - confermò Lily sorridendo.
Bussarono alla porta.
- Ancora qui ragazzi?- chiese Silente gioviale appena li vide avanzare nello studio.
- Professore, sono andato a Diagon Ally la scorsa notte e ho visto l' attacco di cui parlavano Piton, Black e Malfoy, era orribile, mi deve credere- disse James.
- James, non sono cose per ragazzi della tua etá queste, tu devi pensare a studiare... -.
- Ci sono state migliaia di morti... -
- E tu avresti potuto essere uno di loro James, pensa prima di parlare e di fare qualsiasi cosa, anche la piú banale- disse silente.
- Professore, ne vade la vita di tutti, ho sentito, che vuole puntare piú in alto, vuole lo sterminio di tutti i non-maghi e nati babbani - disse James stringendo piú forte la mano di Lily.
- James, non avresti dovuto allontanarti dal castello... Potevi rimanerci davvero - disse il preside.
- Professor Silente, c' è un modo per rallentarlo?- chiese Lily tesa.
- Non lo so Lily, l'unica cosa che possiamo fare in questo momento è aspettare i fatti - disse Silente congiungendo le dita.
« Professore, potremo combattere » propose James stringendo il pugno non occupato dalla mano di Lily.
« Ragazzi, la vostra salute è la mia massima prioritá, quindi se non c' è altro... ».
« combatterò preside, con o senza permesso » disse James uscendo.
Quel ragazzo era un ribelle, ed era incredibilemnte coraggioso, come faceva a parlare cosí davanti ad una tale situazione?
«Ma tu non hai paura di niente?» chiese la ragazza con lo sguardo puntato a terra.
« Ho paura Lily, ho tanta paura, ho troppe cose a cui tengo che rischio di perdere per sempre a causa di questa guerra » disse James, Lily non aveva mai sentito James con un tono piú maturo di quello.
« Tipo?».
« La mia famiglia, i miei amici, la mia libertá, la mia indipendenza, ma la cosa di cui ho piú paura è di perderti, sei la cosa a cui tengo di piú Lily, sono serio, non sto scherzando » Lily sapeva che non stava affatto scherzando, la guardava in un modo diverso e non era il solito sguardo arrogante.
« Quanto sono importante per te invece?» chiese James fissandola attentamente.
« Non ne ho idea, ho capito da poco che in te c' è un lato dolce, ma sono confusa e... » cominciò Lily, ma James le prese il mento.
« Deve essere difficile » disse lui.
Quegli occhi nocciola la facevano impazzire, no! Non poteva essersi presa una cotta per James, dopo tutti gli anni passati a respingerlo, dopo tutto il tempo che aveva usato per progettare le torture e insulti peggiori contro di lui.
Lily riflettè, James le era sempre stato accanto, nel bene e nel male.
« Sei sovrapensiero ?» Lily si risvegliò dai bellissimi occhi di James.
« stavo pensando alla guerra, alle sue vittime e a me che sono una stupida, tu avevi adosso una maschera!» disse Lily.
« Sono bravo a fingere, vero?» disse lui sospirando.
« Ma perchè non resti cosí, secondo me sei molto meglio, tutti ti vorrebbero piú bene » disse Lily.
« Neanche a me piaciono le maschere, ma io non mi sento a mio agio senza, mi sento debole ».
« Sapessi invece quanto odio quella maschera di superioritá, senza riesco a leggerti benissimo gli occhi ».
« Lily io... ».
La campanella suonò e loro si riscossero.
« O cacchio, abbiamo trasfigurazione!» urlò Lily.
James non poteva permettere che i suoi amici lo vedessero dolce e tenero con Evans, aveva sempre promesso loro che la prima volta che l' avrebbero visto mano nella mano con Evans lei avrebbe avuto gli occhi innamorati e puntati in quelli arrognati di lui.
« Evans, non tirare » disse quando furono in classe con gli occhi di tutti puntati addosso.
« perchè mi hai chiamata Evans?» disse lei confusa.
" perchè sono un imbecille " pensò James.
« Come ti dovrei chiamare scusa?» disse James non lo fare, non lo fare pregava una voce nella testa del moro che lui ignorò vistosamente.
« Con il mio nome, no?» disse lei confusa.
« ragazzi, avete sentito? Evans vuole che la chiami per nome » strillò James alla classe.
« Cosa ti succede?» la voce di Lily era debole e lei era diventata pallida alla prospettiva di ritrovarsi davanti il James mascherato.
« Cosa succede a te cara » commentò lui.
« Sapevo che restavi stronzo » disse Lily e si sbrigò ad allontanarsi e sedersi accanto a Marlene che aveva seguito la scena con la massima attenzione.
-«Signor Potter, è abbastanza ingombrante, le spiacerebbe sedersi?» La McGrunitt arrivó alle sue spalle e lui sobbalzó lievemente mentre tutta la classe comincava a ridere di cuore compresi i Malandrini.
James si andò a sedere accanto a Peter un paio di banchi dietro a Evans cosí da poterla osservare e rotolarsi nella sua vergogna.
«Ramoso... Sei ancora tra noi?» sususrrò Sirius sventolandogli una mano davanti alla faccia.
« cosa?» disse lui di rimando tornando dal pianeta Evans.
« Stavamo parlando di questa notte » disse Sirius a voce cosí bassa che tutti si dovettero avvicinare per capire.
« E cosa dobbiamo fare questa notte?» chiese James confuso.
« Amico prenditi un aspirina, non ti ricordi del codice mannaro?» disse Sirius.
« Oddio Remus me ne ero dimenticato» disse James mortificato.
Remus lo guardò sorridendo in un modo che suonava tanto come: " non ti preoccupare ".
«Avete finito di confabulare?» disse la McGrunitt acida arrivando ai loro banchi.
« Profeasoressa ci sono cose piú importanti di una lezione su come trasformare una zucca in una palla da spiaggia » disse Sirius ghignando.
«Black non mi costringa a togliere punti a Grifondoro » disse la professoressa acida.
« prof per l' aciditá di stomaco Madama Chips ha una pozione fantastica » disse Sirius arrogante.
« venti punti in meno a Grifondoro e Black, fuori dalla porta! » tuonò la McGrunitt.
Sirius si alzò e uascí ghignando.
« Professoressa, non credo di sentirmi molto bene » disse Remus, aveva un orrendo colorito verde-grigiastro.
La professoressa non fece in tempo a cominciare una frase che Remus cadde dalla sedia svenuto.
« Oddio, Remus! »esclamò James chinandosi accanto a lui.
« Cosa è successo?» Sirius si affacciò nella classe.
« Lei resti fuori » ringhiò la professoressa.
Sirius offeso ritirò la testa fuori dall' aula.

Lily E James Potter: Non Sará Mai, Ma Sará Per SempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora