Biancaneve - Grimm

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Passiamo alla seconda principessa, dopo Cenerentola...

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"C’era una volta, nel cuor dell’inverno, mentre i fiocchi di neve cadevano dal cielo come piume, una regina che cuciva, seduta accanto a una finestra dalla cornice di ebano".

Devo ammettere che quest'inizio non mi è dispiaciuto.

Finalmente, ho pensato, una fiaba che parla di regine e non di re.

E poi, la similitudine iniziale è fantastica, dai: i fiocchi di neve cadevano dal cielo come piume...

Molto poetica, sì.

Nulla da obiettare, finora.

"E così, cucendo e alzando gli occhi per guardar la neve, si punse un dito, e caddero nella neve tre gocce di sangue".

Capita.

Mi chiedo soltanto perché la tipa, con massimo cinque gradi di temperatura, tenesse aperta la finestra, visto che le gocce di sangue sono cadute sulla neve.

Ipertiroidismo?

Ragazzi, solo io posso diagnosticare un ipertiroidismo così, a personaggi delle fiabe (so già che un certo Galamir mi starà guardando male, ma non importa).

Fatto sta che aveva la finestra aperta, a quanto pare, e queste tre (dico tre, non una di più, non una di meno) gocce di sangue sono cadute sulla neve.

"Il rosso era così bello su quel candore, ch’ella pensò: ‘Avessi una bambina bianca come la neve, rossa come il sangue e dai capelli neri come il legno della finestra! ‘".

Ah.

In pratica vorrebbe una figlia anemica e tifosa del Milan.

Questi genitori con le loro aspettative!

E magari vorresti anche che sapesse suonare il pianoforte, parlare tre lingue, che si prendesse quattro lauree, tipo la gattara dei Simpson, e sposasse un medico o un avvocato.

Farebbe comodo anche se vincesse qualche concorso di bellezza, ecco, purché si contenesse dal pronunciare frasi improbabili tipo "Vorrei vivere nel 1942, tanto sono una donna".

"Poco dopo diede alla luce una figlioletta bianca come la neve, rossa come il sangue e dai capelli neri come l’ebano; e la chiamarono Biancaneve". 

Be', dai.
Almeno le hanno dato un nome, per quanto bizzarro.

Ok che dà l'impressione di essere una pusher o una tossicodipendente, ma va bene.

Poteva andarle peggio.

Che nome idiota, però.

Deduco che se, per esempio, quel giorno avesse piovuto, l'avrebbe chiamata "Grigiapioggia".

Se fosse stata l'alba, "Aurora" (pare che la Hunziker abbia deciso così).

Ma poteva andarle ancora peggio.

(Non sto pensando ai figli di Brad Pitt e Angelina Jolie, no...).

Che poi, al solito, mi chiedo: si fanno così i bambini?
Una mattina mi alzo, penso "oh, che bello l'effetto del sangue sulla neve! Vorrei avere una bambina", e poco dopo, come per miracolo, puf!
Ecco la bambina.

Ricordiamo che nessuno ha parlato di un re, qui, finora.

"E quando nacque, la regina morì".

.......

Non prima di averle dato un nome.

E ti pareva!

L'insostenibile leggerezza delle fiabeWhere stories live. Discover now