Capitolo sette: e se...

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Erano passati tre giorni dal bacio 'Scorose', e la rossa aveva fatto di tutto per evitare il Malfoy.
«Hey Osie» disse Reyna, entrando nel dormitorio.
«Rey! Allora, come va?»
«Be' a parte il fatto che non parlo più con praticamente nessun Weasley, sto bene. E tu?»
«Be... Bene...»
«Scusami, ma devo andare!»
Reyna salutò velocemente l'amica e si diresse verso il dormitorio Serpeverde.
Era domenica, e la ragazza voleva assolutamente andare a Hogsmeade, a cambiarsi le idee.
Si vestì *vedi foto* e si diresse verso il paesino. Era spensierata, come sempre.
Reyna Malfoy era, dalla sua nascita, una sognatrice. Era, quando bisognava, una stronzetta. E tutte quelle qualità e difetti la rendevano una Malfoy ribelle. Non era mai stata accettata dal nonno, che pensava che una ragazza fosse solo un oggetto.
Reyna era il capitano della squadra di Quidditch, e dai suoi debutti come leader, la squadra non aveva perso una partita.
Flashback
«TU NON PUOI FARE IL CAPITANO!» le urlò Lucius, il nonno.
«E INVECE LO FACCIO! NON SIAMO PIÙ NEL DICIOTTESIMO SECOLO, AGGIORNATI!»
«Non mi parlare su questo tono, ragazzina.»
«Lo farò quando gli asini voleranno!»
Scorpius, per il gusto di romperle le palle, lanciò un Levicorpus ad un asino della fattoria Malfoy.
Quando Reyna lo vide, lanciò a sua volta un levicorpus, che lo fece volare fino all'altra parte della stanza.
«NON TI VA MAI BENE QUELLO CHE FACCIO!! HAI SEMPRE PREFERITO SCORPIUS! SEI SOLO UN IDIOTA MASCHILISTA!»
Quando il nonno sentì l'ultima frase, tirò un sonoro schiaffo alla ragazza, che cadde per terra.
Fine flashback
Reyna era arrivata a Hogsmeade, e entrò dai Tre Manici Di Scopa. Ci andava spesso in questo periodo: non c'era nessuno.
Ordinò una burrobirra e si sedette ad un tavolo. Tirò fuori un vecchio diario, e cominciò a scrivere.
La Professoressa McGrannitt dava, a partire dal sesto anno, un diario da scrivere. All'ultimo anno, oltre a terminare il proprio diario, avrebbero letto quello degli ex-7°anno.
«Ehy» disse una voce alle sue spalle. Reyna la riconobbe subito.
«Ciao.» la voce apparteneva ad un bellissimo biondo.
Non fraintendete, non sto parlando di Scorpius.
«Dai Rey. Ti ho già detto che mi dispiace.»
«E io che non mi interessa. Louis, hai rovinato tutto.»
«Come posso farmi perdonare?»
«Andandotene.»
«Ho un'idea!»
«Questa sì che è una novità!»
«Ha, ha. Chiudi gli occhi.»
«No.»
«Chiudi gli occhi!»
Reyna chiuse gli occhi. Louis mise il diario nella borsa (di Reyna) e se la moda a tracolla. Poi prese la ragazza per i polsi e la trascinò fuori.
Camminarono per svariati minuti, fino a che Louis non si sedette e non la fece sedere. Erano in una camera da letto, sopra il TiriVispi.
«Che ci facciamo qui?» chiese Reyna.
«Zio George me l'ha regalata» rispose lui. «Ma non ti ho mica detto che potevi riaprite gli occhi.»
Tirò giù le tendine e si levò la maglietta.
«Puoi aprire gli occhi, ora.»
Lei li aprì, e lui la posò dolcemente sul letto. Cominciò a levarle la maglietta, dolcemente.
«Lou... Non voglio fare lo stesso sbaglio. Ho perso Fred. E James.»
«Oh, ma tu non li hai persi. Lo sai anche tu, siete praticamente fratelli. E non c'era la scintilla. Tra noi, però...»
Sorrise, malinconica. Si levarono le calze e i pantaloni. Erano solo più in intimo si sdraiarono sul letto e si cominciarono a baciare.
«Non voglio farlo.» disse lei.
«E allora restiamo così.»
E restarono accoccolati tutto il pomeriggio. Senza parlare, scambiandosi qualche passionale bacio.

Note autrice:
Ehyyyy! Ecco la nostra nuova ship!😍
Avevo una domanda: preferite che posti mano a mano che scrivo o tutto alla fine che ho finito di scrivere tutto?💕💐

What happened last night? || hp new generationWhere stories live. Discover now