Capitolo 2- Charity

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-È arrivato.
Charity sentì qualcuno parlare all'ingresso e senza rispondere si alzò fulmineamente e si preparò ad uscire.
Sapeva esattamente cosa fare, così aumentò e scese saltellando la scalinata che la separava dal deserto di cenere.
Non ci mise molto a raggiungere l'Anima Errante e si fermò poco distante per poterlo osservare meglio. Dormiva ancora, la cenere che si plasmava per accogliere la sua sagoma collassata al suolo.
Quando si svegliavano erano tutti agitati e frenetici, si ritrovò a pensare, cercavano di respirare e quando si accorgevano di essere morti urlavano e correvano da tutte le parti come dei pazzi.
Uno spasso insomma.
La divertiva il fatto che provassero a capire come poter sopravvivere quando erano già belli che andati e che tentassero di blandirla con parole dolci o altro: credevano che fosse facile da battere perché era una ragazza, ma il suo cuore aveva smesso di palpitare molto tempo prima che fosse trascinata nell'Averno.
Adorava prendersi gioco delle Anime prima di porre fine alla loro esistenza.
Era un' ottima attrice e un'eccellente stratega.
Le dava una scarica di sadico piacere accoglierli rendendosi il più possibile simile a loro: quei poveri illusi pensavano che anche lei fosse un'Anima perduta e le si avvicinavano in cerca di aiuto.
Avrebbe giurato che un giorno sarebbe esplosa dalle risate mentre abbracciandoli li atterrava e poi gli strappava quel carboncino che restava loro al posto del cuore.
Capiva di essere veramente priva di sentimenti, ma a dire il vero non le interessava minimamente.
Quando si rendevano finalmente conto di chi avevano davanti, sceglievano di lasciare definitivamente il mondo con le frasi più stupide possibili come: "Perché?" "Cosa ho fatto?" oppure, a suo parere la più inutile di tutte: "Chi sei tu?".
Sprecavano i loro ultimi secondi in modo assolutamente patetico, non provavano neanche a liberarsi... non che servisse a qualcosa, ma almeno si sarebbe divertita.
La maggior parte delle volte il suo malumore non lasciava spazio a quelle ridicole scenate.
Appena lo vide muoversi nel "sonno" fu destata dai suoi pensieri e riportò la sua totale attenzione su di lui. Cominciò a provocarsi il pianto e a singhiozzare per mettere in scena la solita recita della ragazzina spaventata e quando lui spalancò la bocca seppe che era il momento di dare il via allo spettacolo.
Si sporcò le guance con un po' di cenere e si avvicinò lentamente.
I riccioli scuri erano attaccati al viso del ragazzo facendolo sembrare un bambino indifeso.
Charity inclinò la testa per osservarlo meglio. Il volto severo, seppur sconvolto dagli spasmi affannosi, la linea definita della mascella sembrava scolpita in un marmo perfetto e gli occhi ancora gonfi e arrossati dal sonno erano due fanali verdi nel grigiume infernale dell'Ade, in contrasto con la pelle ambrata.
Li spalancò battendo le palpebre velocemente, facendo tremare qualcosa dentro di lei allo stesso ritmo.
Irritante.
Ad un certo punto si bloccò, sbigottita e incuriosita: lui respirava, respirava sul serio.
Come diavolo era possibile? Nessuno respirava lì, escludendo quelli come Charity, e lui non era come Charity, nel modo più assoluto.
Ancora più irritante.
Approfittò del fatto che si stesse stropicciando gli occhi e si nascose sotto l'Elmo di Tenebre di Ade rendendosi invisibile.
Poco tempo dopo l'Anima si alzò in piedi e tentò di orientarsi con la cenere. Tipico. Un' idea brillante, a dire la verità, ma ormai nella sua mente era stato archiviato tra gli idioti, senza alcuna possibilità di riscattarsi. Anche se non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, anzi non lo avrebbe mai ammesso in generale, era incuriosita dalla sua stoicità e decise di seguirlo per vedere come si comportava.
Era decisamente troppo calmo, il volto non mostrava segni di turbamento e sembrava assolutamente impassibile.
Il suo livello di irritazione stava raggiungendo il limite. Riusciva quasi a visualizzare un bicchiere pieno d'acqua, il cui contenuto, grazie alla tensione superficiale, non fuoriusciva, ma era pronto a precipitare alla minima variazione.
Dopo ore di cammino in cui l'idiota non aveva ancora capito nulla, pur sopravvivendo lì più di chiunque altro, decise di spaventarlo un po' giocando con la cenere e con qualche turbine, ma nonostante gli sforzi della ragazza la sua reazione non corrispondeva alle aspettative: rimase lì impalato come uno stupido pesce fuor d'acqua e non sapeva se schiaffeggiarlo o ammazzarlo subito.
La innervosiva terribilmente tanto.
Decise di lasciarlo solo e tornare a casa. Forse lo avrebbe cercato per finire l'opera più tardi.
Di certo lo avrebbe trovato lì, non poteva sicuramente uscire dall'Ade. Come lei d'altronde.
Non arrivò neanche a metà strada quando sentì qualcosa sfiorarle la schiena. Pensò subito all'idiota e si girò con un ghigno stampato sul viso anche se un po' stupita del fatto che potesse aver fatto qualcosa di così intelligente come capire i suoi trucchetti... Ovviamente si sbagliava. Appena si voltò si ritrovò faccia a faccia con Aaron, alias Ade. Alzò gli occhi e parlò svogliatamente: - Cosa vuoi?
-Come, gattina, dici di essere la migliore e poi ti lasci scappare così facilmente i topolini? Mi aspettavo di più da te, non pens...
-Smettila di blaterare, so quello che faccio- interruppe il suo sproloquio esageratamente alterata e poi riprese: -E non chiamarmi così, altrimenti questa gattina conficca gli artigli nella tua bellissima faccia da idiota.
Lui scoppiò in una fragorosa risata che la irritò ancora di più.
Non si preannunciava una buona giornata per i suoi nervi, già messi alla prova molteplici volte.
-Beh da idiota ma pur sempre bellissima, tesoro- disse ancora ridendo.
-Comunque, sono venuto da te perché cercavo un certo Elmo di Tenebre, sai quell'Elmo famosissimo che usa Ade per nascondersi? Ecco quello...-  guardò verso l'alto e gesticolò come se stesse davvero cercando di farle capire qualcosa di cui lei non era a conoscenza e come se non sapesse perfettamente che nascondeva l'elmo di splendida fattura dietro la schiena.
La ragazza ridacchiò, divertita dalla terribile imitazione del suo sarcasmo e fece finta di non sentirlo, poi si rimise sui suoi passi per tornare dall'Anima, anche se Aaron, per quanto si impegnasse, non sarebbe mai riuscito a cavaglielo di bocca. Ade sbuffò divertito e, rassegnato all'indifferenza della terribile predatrice le gridò: -Divertiti con Aidan!
Si bloccò e lo guardò da oltre la spalla senza voltarsi del tutto, sorrise, indossò il suo Elmo e facendogli la linguaccia scomparve tra le dune.

-Aidan- ripeté ad alta voce, era un nome davvero stupido, adatto a lui quindi.
Lasciandola piacevolmente sorpresa non lo trovò nel punto in cui lo aveva abbandonato. Lo vide però poco distante, seduto su una roccia con le gambe penzoloni; era stufa di guardarlo e basta, voleva fare sul serio.
Si avvicinò lasciando volontariamente impronte sulla cenere, ma lui sussurrò svogliato: -Oh no, non di nuovo.
Bene, non era neanche contento di rivederla,  proprio bene.
Si guardò intorno aspettandosi nuovi turbini, ma non era sua consuetudine comportarsi due volte allo stesso modo. Si schiarì la voce e lui si girò verso di lei sbigottito, dovette impegnarsi sul serio per non scoppiargli a ridere in faccia. Attaccò con le solite domande senza senso così appena si alzò lo colpì allo stomaco facendolo piegare. Un sorriso sghembo le curvò le labbra verso l'alto. Non gli concesse tregua e con una botta alla schiena lo costrinse ad allungarsi a terra. Lo girò e gli salì cavalcioni muovendosi un po', gli prese le braccia e lui arrendevole lasciò che gliele portasse sulla testa, distratto o forse credendo di placarla. Si chinò su di lui e gli soffiò vicino l'orecchio per rispondere alla sua domanda precedente: -Molti dicono che io sia il diavolo, ma tu puoi chiamarmi Charity.
Alzò leggermente l'Elmo dagli occhi e lo guardò fredda e altera, ma lui non sembrò spaventarsi, anzi si ipnotizzò sospeso nello sguardo di lei e persero la cognizione del tempo, distesi sulla cenere l'una sopra l'altro.

Spazio autrice
Saaaalve gente
A quanto vedo qualcuno ha letto il primo capitolo, quindi prima di tutto grazie mille per aver speso il vostro tempo con Aidan e Charity. Quella nei media è Charity come l'ho immaginata e disegnata io, ma è solo un punto di riferimento... Per qualsiasi cosa commentate o scrivetemi nei messaggi e se vi va premete quella graziosa stellina lì in fondo, mi farebbe molto piacere anche se mi accontento delle letture.
Grazie ancora a chi ha letto il primo capitolo e leggerà ancora Storm of Souls.

Storm of Souls (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now