Capitolo 10

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«Tu...» disse.
Aveva una voce fredda,arrabbiata,delusa, ferita.
«È tutta colpa tua.» continuò.
All'improvviso mi sentì tirare la spalla. Tommy teneva ancora stretta la mia mano e adesso mi stava tirando per scappare. Incominciammo a correre e subito dopo seguirono gli spari.
Corremmo senza fiato tra gli alberi. Incampai molte volte ma Tommy mi aiutò sempre a rialzarmi. Mi avevo promesso che appena avremmo trovato un posto sicuro gli avrei detto che lo amavo. Lo avrei finalmente baciato.
Ormai gli spari di Brenda e dei suoi aiutanti erano lontani.
Ci fermammo un attimo a riprendere fiato e sentimmo dell'acqua.
'Un ruscello nelle vicinanze' pensai,quindi ci incamminammo verso quel rumore.
Era tardo pomeriggio,il sole rossiccio era ormai quasi sparito dietro le montagne quando finalmente arrivammo al ruscello.
Tommy inciampò su qualcosa. Lo aiutai ad alzarsi e vidi delle scarpe. L'ultima volta che avevo visto delle scarpe erano quelle di Minho.
Ci avvicinammo alla riva del ruscello con cautela. Avvistammo una persona che dormiva sull'erba in mutande,mentre i suoi vestiti si asciugavano.
Era Minho.
«Minho sveglia!» urlai.
D'un tratto Minho balzò in piedi e si girò in torno per controllare la situazione anche se era ancora mezzo addormentato.
«Chi va la? Cosa succede?...
THOMAS! NEWT!» disse.
« Tu brutta faccia di caspio,perché sei scappato? »
«Minho è una storia un po lunga da spiegare. » replicai.
«Minho,Brenda vuole uccidere Newty.» disse Tommy in tono serio.
«Oh caspio. Dove è adesso? » chiese Minho preoccupato.
« Non molto lontana.» rispose Tommy. Non aveva mai avuto quel tono così serio.
«Se mi date un attimo...»
«Minho ci dobbiamo lasciare. È giunto il momento. Quel momento.» lo interruppe Tommy.
«Che cosa cacchio succede qui?» dissi.
«Ce ne andremo da questo posto newty,e non torneremo mai più. »
Lo volevo baciare ma non potevo, c'era Minho...
«Minho ti farò sapere in qualche modo dove andremo... » Tommy iniziò a piangere.
«Addio fagio.» concluse.
Si abbracciarono e abbracciai anche io Minho.
«Appena arrivate fatemi un segno,qualsiasi cosa, che possa capire che siate ancora vivi.»
Stavamo piangendo tutti.
Quel Trio che era stato unito per caso ora si doveva spezzare per una ragazza contagiata dalla rabbia.

Trovammo una grotta dopo qualche ora di cammino.
Era buio e Tommy ed io eravamo distesi su un lenzuolo,vicini con una coperta addosso.
Avevamo come panorama le stelle.
Era quella l'occasione giusta.
«Non dovevo farti questo.» disse Tommy.
Mi stava guardano e nei suoi occhi si percepiva la tristezza che provava dentro di sé.
«Tommy,tu non hai fatto niente. Sono io che sono stato una testa di sploff. Sono stato io che non ti ho mai rivelato il mio a..»
«Io ti ho deluso. Io ho sempre deluso tutti.» stava per piangere ma non potevo vederlo piangere ancora,quindi sotto quel bellissimo cielo stellato lo baciai.

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