"Strano."

"Cosa le sembra bizzarro?!"

"Il fatto che ancora mi sfugge che funzione ho io con tutto questo." gesticolo indicando la casa e tutto quanto.

"Penso che questo non sarà proprio piacevole da spiegare Miss, ma mi tocca, in onore di Sir. Alexander." sospira sedendo su una panchina e picchiettando la sua mano ossuta accanto a lui, perché io lo raggiunga. Mi siedo lì, con aria preoccupata.

"Sa.. anche il signor Harvey non è stato molto fortunato in amore." sospira guardandomi con gli occhi piccoli piccoli. "Sarà per questo che ci siamo trovati così bene a farci compagnia a vicenda. "All'età di 17 anni, dovette affrontare la morte dei due genitori, in un incidente, un incendio nella loro tenuta in campagna. Non sopportò il fatto di essere rimasto solo, infatti, l'unico appiglio fu la sorella minore. Decise di viaggiare, viaggiava tanto quell'uomo.." ridacchia tra se.. e io mi chiedo come mai sta parladno di lui in questo momento. "Francia, Spagna, America, India, Asia, Australia, Africa.. tornava sempre per pochissimo tempo, non più di una settimana, poi via, una nuova avventura. Successe, se la mia malandata memoria non m'inganna, che tornò, e per qualche strana ragione rimase qui, per più di una settimana, e per più di due. Non era difficile dire che si fosse innamorato, osteggiava il fatto che tutti lo avessero orami compreso. Non ci rivelava mai chi era questa fancuilla che tanto lo rendeva felice.. fatto sta che da allora, recuperò quel sorriso che i suoi genitori si erano portati nella tomba alla loro morte." Altro respiro.

Questa sotoria mi affascina così tanto adesso..

"Passavano gli anni, e nessuna sapeva chi fosse questa ragazza.. ad un certo punto arrivammo a considerarlo pazzo, che si fosse inventato tutto, ma non se lo era affatto inventato. Dopo anni di fidanzamento nascosto, ad una serata di gala, si presentò con affianco una ragazza, bellissima, capelli scuri pelle bianca.. stregò gli animi di tutti quanti, e tutti compresero come fosse riuscita a far innamorare Alexander. La accogliemmo così bene qui, la accolse a braccia aperte anche Terry, la sorella del signor Alexander.. erano inseparabili."

"Signore.. questa storia mi interessa molto, ma non capisco.. come mai me la racconta?!" sorrido cercando di non risultare poco delicata.

"Capirà signorina, capirà presto." mi accarezza un braccio. "Mi lasci andare avanti, e il puzzle le si comporrà da se."

Annuisco un po' perplessa.

"Dicevo.. questa ragazza, fantastica, era diventata parte della famiglia, era sempre qui.. proprio in questa casa, trascorrevamo momenti felici e divennero ancor più felici quando scoprimmo che nel ventre di quella fanciulla cresceva il primogenito o la primogenita di Alexander, l'erede delle grandi ricchezze Harvey. Beh.." il suo viso si contorce in una smorfia un po' troppo dolorosa, quasi penso che la vecchiaia gli stia gocando qualche scherzo. "Tutto quello che di felice c'era stato fino ad allora svanì.. come se qualcuno avesse spento la magia che quella persona portava nell'animo di Sir. Harvey.. la creatura che portava in grambo sembrava averla inacidita, averla resa scontrosa e burbera. Arrivò il giorno in cui decise di andarsene." mi acciglio.

"Ebbene si. Non aveva lasciato Sir. Harvey, sosteneva di amarlo, voleva solo ritornare a vivere a casa dei suoi genitori, si sentiva un po' addolorata di vivere la gravidanza lontano da loro.. così la lasciammo andare. Il tempo passava e noi godevamo delle sue visite sempre meno.. fino a  quando non era il signore stesso ad andare a trovare lei. Nacque una bambina, una bambina di cui purtroppo Sir. Harvey vide il volto solo un paio di volte." il suo volto adesso cerca di trattenere lacrime.

"Questa soria è orribile Miss. Lenson.." si porta le dita sotto l'occhio sinistro e io gli offro conforto alla meno peggio, appoggiando una mano sulla sua spalla.

Centuries 3Where stories live. Discover now