"Credo di essere disposta a venire da lei signor Brown, spero solo che non risulti un buco nell'acqua."

"Non lo sarà glie lo prometto." posso sentire l'eccitazione per la mia risposta positiva, nella sua voce. "Quando pensa di poter passare a farmi visita?" chiede ancora.

Guardo Harry alzando un sopracciglio. Mima un 'domani' silenzioso con le labbra, e, nonostante il mio scetticismo.. "Domani? Può andare bene?" chiedo.

"Oh, che bella notizia, la aspettavamo da così tanto qui." guardo Harry implorando con lo sguardo che mi suggerisca qualcos'altro.

"C-certo.."

"Ah e, Signorina Lenson.." sospira. "La prego di matenere il segreto. Non dica a nessuno che sta venendo qui."

"Come? Perché?" a questo punto la mia mente comincia a pensare che possa essere anche un maniaco, che vuole incastrarmi, farmi qualcosa di male, e quindi non vuole che io dica ad altri dove sto andando.

"Perché, signorina, non la trovo da anni, e solo ora mi metto in contatto con lei. N vorrei che qualcuno potesse trattenerla dal passare a sentire quello che ho da dirle." spiega con tono così calmo e pacato che subito mi sento rassicurata.

"Va bene signor Brown, allora passerò da lei domani."

"L'aspetterò con ansia Miss." risponde con tono educato prima di salutarmi e mettere giù.

Abbasso il telefono e guardo Harry. Tra me e lui regna il silenzio più assoluto, come se entrambi avessimo di colpo perso l'uso della parola. Ma che cosa diavolo ho appena sentito? Con chi ho parlato veramente? Una valaga di domande ostruiscono la mia mente e la portano a pensare a qualsiasi possibile ipotesi.

"Dobbiamo partire subito." parla Harry.

Lo guardo mentre si alza. "Te lo dicevo io Cher, che era qualcosa di importante. Diavolo ma perché non ho fatto intercettare subito il numero?!" si chiede facendo avanti ed indietro. Se prima che scoprissimo che colui che mi chiamava era un vecchio, era teso ora lo è quaranta volte di più.

"Harry.. per favore." gli chiedo. Mi guarda, mi osserva per bene, deve notare il terrore sul mio viso, così si avvicina, smette di passeggiare per la stanza e mi attira a se. "Partiremo stasera, passiamo a prendere anche Gemma, voglio che ci sia anche lei, del resto è la tua migliore amica ed è anche mia sorella, qualsiasi cosa debba dirti quel Barcley, ci farà comodo se c'è anche lei." sospira baciandomi i capelli. "Winford è a due ore di macchina da Holmes Chapel, di conseguenza a sette ore da Londra.." sembra pensare tra se e se. "Non è nulla, vedrai." sorride in modo forzato lasciandomi un bacio sulla fronte. "Andrà tutto ok."

"Non possiamo portarci Gemma.. Ha detto di non dire a nessuno che ci saremo andati." gli ricordo con un fil di voce mentre si alza per infilarsi i pantaloni.

"Andiamo, seriamente credi che Gemma ti bloccherà dal fare una cosa simile?" Mi guarda intensamente.

"No, non lo farebbe." mi ricordo.

--

Nemmeno tre ore dopo Harry sta parcheggiando la macchina davanti alla palazzina in cui io e Gemma condividiamo il nostro appartamento personale. Inutile dire che non riesco a togliermi dalla testa nulla di quello che quel vecchietto mi ha riferito.. le sue parole sembravano tanto un discorso che faceva con se stesso da tanto tempo. Mi cercava? E mi cercava da anni? Come può essere che ci sia ancora qualcosa di me che non conosco? Come può essere che ci siano ancora cose che qualcuno, qualcuno di cui ignoravo l'esistenza, ha intenzione di svelarmi.

Scendiamo dalla macchina, Harry prende la mia mano e poi ci dirigiamo verso l'ingresso.

Tra noi regna il silenzio, solo qualche parola di conforto da parte sua, nulla di più. Siamo davvero andando incontro a qualcosa di così preoccupante o stiamo solo ingigantendo una cosa di minime dimensioni? Spero tanto, in cuor mio, che sia la seconda opzione.

Quando arriviamo davanti alla porta d'ingresso del nostro appartamento bussiamo, più di una volta, perché Gemma si decida ad aprirci.

"Hey ragazzi, ma dove diavolo eravate finiti? Pensavo che qualcuno vi avesse rapiti.. importanti come siete." ridacchia ammiccando nella nostra direzione. Anche lei ha pensato di farsi una doccia, ed infatti eccola qui davanti a noi, che ci precede nel soggiorno, con i capelli biondi bagnati che le impregnano la maglietta d'acqua.

Harry prende posto sul divano, io accanto a lui, Gemma accorre a farsi un te in cucina.

"Come mai così silenziosi.. e, per Dio" ci guarda. "Che diavolo succede? Che vi è successo? Voi due così rigidi.." ridacchia sedendo sull'amaca nera.

"Ci accompagni a Winford, domani?" chiede Harry di punto in bianco spogliadosi del cappotto. "Stasera, o stanotte, per essere più precisi." si passa la mano nei capelli e poi osserva la sorella.

Mi tolgo anche io il cappotto e lo appoggio allo schienale del divano prima di guardare Gemma con la stessa intensità con cui la guarda Harry.

Lei diventa subito più seria.. capisce che le nostre faccie da funerale hanno un fondo di ragione.

"Che diavolo è successo ragazzi?" chiede in un sussurro assottigliando gli occhi, le labbra ora livide.

Harry mi guarda, come per dirmi che tocca a me dirle certe cose, che lui si limiterà a fare solo da taxi e sostegno morale. Qualsiasi cosa accada.

"Negli ultimi tre giorni un numero nascosto mi ha chiamato diverse volte, te l'avevo accennato." annuisce. "Beh, oggi, sono riuscita a risponedere in tempo e dall'altra parte del telefono vi vera un vecchio, un certo Barcley Brown, che mi ha chiesto di andare da lui, a Winfrod, perché ha delle cose molto importanti da dirmi." la teiera ha cominciato a fischiare, ma Gemma è così attenta a quello che le sto dicendo che non volta nemmeno lo sguardo verso di essa. "Io pensavo che fosse uno scherzo.. ma abbiamo capito- lancio uno sguardo ad Harry- dal suo tono di voce che non scherzava affatto. Era serio, e il fatto che qualcuno , che non sapevo nemmeno esistesse, abbia delle informazioni su di me, che io non ho, mi preoccupa e mi spinge a voler andare a Winford." annuisco alla fine del mio breve discorso.

"Frena un attimo bella. Quel tizio sa qualcosa su di te? Che cosa diavolo può essere?" si acciglia. Ok, la teiera rischia di rompermi i timpani.

"Non lo sappiamo Gem, dobbiamo andare a Winford se proprio vogliamo scoprirlo." interviene Harry.

"Esatto." confermo. "E volevo che con me ci fossero le uniche persone di cui mi importi qualcosa." sorrido timidamente nella direzione dei due fratelli. Questo è l'unico momento in cui la tensione pare andare via.

Harry sorride mostrando le adorabili fossette e Gemma fa lo stesso.

"Che diavolo succede qui dentro Gemma?" chiede qualcuno aprendo la porta d'ingresso.

Riconosciamo tutti Claus, con un cipiglio in volto, che guarda in direzione della teiera. Si, è diventata davvero molto rumorosa adesso.

"Uh, ciao.." saluta nella nostra direzione. "Interrompo?" chiede.

"Si!" esclama Gemma.

Quello, con la faccia un po' delusa, va via, la teiera continua ad 'urlare' a modo suo..

"Finalmente!" esclama Harry. "Era ora che qualcuno gli dicesse che sta diventando peggio dell'herpes labiale."

Centuries 3Where stories live. Discover now