Dove non lo cercheresti mai

Capitolo 21. Adelaide

Il mio respiro si affanna. Il mio istinto mi spinge verso la porta. La apro.
Céline è ancora fuori, che mi aspetta. 
La guardo con gli occhi spalancati, abbasso lo sguardo sul cellulare. Mille pensieri si intrecciano nella mia mente mentre torno a guardarla.
Céline ha assunto un'espressione trionfante.
Dalle mie labbra esce un sospiro straziato. «Perché...?» Chiedo con un filo di voce.
Lei scuote lentamente la testa. «Te l'ho detto il perché. Volevo parlare con tuo fratello.»
Non appena interpella Percy, il mio sangue ribolle. «Eliminala.» Ringhio a denti stretti.
Lei mi guarda dritta negli occhi, ma non muove un muscolo.
Sento l'ansia prendere potere su di me. Quella foto, quel bacio, quel momento che ha consolidato il mio rapporto con Percy... il tutto racchiuso nel cellulare di Céline.
«Ho avuto il piacere di essere la prima a vedere due fratelli baciarsi.» Aggiunge poi, a tono basso, con l'aria di qualcuno che si sta divertendo.
Io, invece, non mi sto divertendo affatto: sono terrorizzata. Cosa vuole fare con quella foto?
«Ci hai spiati.» Continuo io, cercando di mantenere un tono basso. «Non stavi soltanto seguendo Percy. Volevi che accadesse qualcosa così da averla in pugno.»
Céline, infatti, fa cenno al cellulare. «Me l'hai servita su un piatto d'argento, Adelaide.» Fa una sorta di inchino. «Ti ringrazio.»
Faccio una smorfia. «Che razza di persona sei?»
«Una persona che non hai mai conosciuto.» Risponde. «E tu? Che razza di persona sei? Vai in giro a baciare tuo fratello, per l'amor del cielo!»
Le dico di fare silenzio. «Io e lui non siamo fratelli!» La correggo alteramente.
Lei si avvicina. «Hai ragione, non siete fratelli. Da quanto tempo fate parte della stessa famiglia, però? Cinque anni circa?»
Le ringhio qualcosa di incomprensibile, la prendo per il braccio e la spingo di nuovo nella mia stanza. La sbatto contro il muro. «Qualunque cosa tu voglia fare con quella fottuta immagine, sappi che Percy non ti perdonerà mai.» Le dico.
Mi spinge via. «Non lo faccio per fare un torto a Percy.» Mi risponde. Mi guarda in cagnesco. «Lo faccio per fare un torto a te.» Mi punta contro il suo indice. «Sta lontana da lui e quella foto sarà al sicuro.» Si avvicina, stringendo gli occhi. «Se non lo farai, Adelaide...» Lascia la frase a metà.
«Se intendi usare quella foto, in un modo o nell'altro, avrà conseguenze anche su Percy.» Le faccio notare.
Céline non risponde all'inizio. Poi accenna ad un sorriso forzato. «In quel caso, sarà tutta colpa tua.»
Trattengo il respiro. «Brutta-»
Céline non mi lascia finire. Indietreggia ed esce dalla stanza per la seconda volta, dandomi un'ultima occhiata.
Ho un groppo in gola che minaccia di esplodere. Salto dallo spavento quando ricevuto un ennesimo messaggio. Fortunatamente stavolta si tratta di Loren.
Dove sei?, mi scrive.
Dalla mia gola esce un grugnito esasperato. Vorrei fosse un urlo, ma ho paura che qualcuno possa sentirmi dal corridoio.
Immagino che le mie amiche stiamo dubitando di me, di nuovo.