Capitolo 7

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Dopo la mia "confessione"Ceaser, riesce a malapena a far zittere il pubblico che é letteralmente impazzito, per fortuna dopo pochi secondi suonano i 3 minuti che scandiscono la fine della mia intervista.
-Signori e signore, Peeta Mellark!- dice Ceaser prendendomi la mano e alzandola mentre io cerco di nascondere l'imbarazzo sorridendo, poi mi congeda. Sto camminando velocemente per il corridoio in cerca di Haymitch ma una mano mi afferra da dietro facendomi sbattere contro il muro e urtando un vaso che va in pezzi. Mi ritrovo Katniss davanti e capisco subito che non è per baciarmi o ringraziarmi infatti incomincia ad aggredirmi con una serie di minacce: -È così che pensi di giocare, eh?! Prima vuoi farti allenare da solo e poi dici che hai una cotta per me?!- rimango sbalordito forse piu per lo spavento che per le parole che ha appena detto, cerco di riprendere a respirare regolarmente ma è una faticaccia. Per fortuna me la tolgono di dosso, o meglio Haymitch me la toglie di dosso.
Lei comincia urlando contro Haymitch -Mi ha fatto apparire debole!!- -No dolcezza, ascolta lui ti ha fatto apparire desiderabile, fino a qualche minuto fa eri dolce e sexy come una lumaca! Lui ti ha avvantaggiato con gli sponsor!- -Non...!- mi rialzo e, per calmare la situazione comincio -Bene! Cosa dovremmo fare?- Haymitch coglie in pieno la mia richiesta di aiuto -Bhe, è semplice essere innamorati fino alla fine della sfida-. A Katniss sembra proprio non vada giù -Ma noi non siamo innamorati!- -È ovvio che non lo siete dovrete solo fare finta, Katniss-. La blocca Haymitch, poi con una voce piu calma lei si rivolge a me -Scusami se ti ho aggredito.-Sto bene, tranquilla.- La rassicuro ma mi sento avvampare, spero non se ne accorga.
Passo praticamente tutta la notte in bianco a pensare alle interviste, a Katniss, ma soprattutto agli Hunger Games che inizieranno domani.
Per schiarirmi le idee, decido di alzarmi e fare la doccia, dato che sono le sette ci sto una mezzoretta giusto per rilassarmi, dopo che mi sono vestito mi dirigo verso la sala da pranzo dove non c'è ancora nessuno e in un certo senso mi va bene così perche ho voglia di stare solo. Mi prendo tre fette di pane e una tazza di cioccolata calda, e appena arrivo al tavolo comincio a immergere un pezzo di pane nella tazza, ed ecco che arriva Effie con il suo solito sorriso -Buongiorno caro! Sei pronto per questa grandiosa giornata che ci aspetta?!- -Buongiorno anche a te. Ma certo che sono pronto.- a morire penso fra me e me ripensando agli Hunger Games. -Come va con Katniss?- arrossisco e spiego come stanno le cose -Oh no! Non è come pensi tu! Vedi ho detto che sono innamorato di lei solo per fare spettacolo, non è questo che cercano gli sponsor?- -Non si direbbe tesoro che tu l'abbia fatto solo per gli sponsor! Guardati sei diventato rosso come un pomodoro!- -È che fa caldo qui- ribatto io in cerca di una scusa accettabile. Ed ecco che arriva lei, Katniss, bhe c'è mancato poco che scoprisse che sono veramente innamorato di lei. -Ciao, Katniss! Anche tu sei pronta per questa splendida giornata?!- -Ciao Effie. Si non vedo l'ora di cominciare.- risponde lei sforzandosi di fare un sorriso, poi si avvia al buffet e prende lo stufato d'agnello con prugne secche, deve piacerle molto visto che ne ha preso anche ieri sera a cena verso le 8:30 arriva Haymitch con una fiaschetta di liquore in mano che poi versa nel caffe.
Effie dice a me e a Katniss di andarci a prepare così ci accompagna all'allenamento.
Ci concentriamo, come al solito, sulle cose che sappiamo fare meno e dedichiamo neanche cinque minuti alle nostre specialità, se cosi possono essere chiamate, ovvero per me i pesi e per Katniss l'arco, anche se a dire il vero ora mi sto esercitando sulla mimetizzazione, cosa che mi riesce bene dato che glassavo torte praticamente tutti i giorni.
Mentre sto lavorando, si avvicina Katniss alla mia postazione -Wow, ma come fai?- -Bhe vedi al forno glassavo sempre le torte, quindi si puo dire che mi viene abbastanza facile- e all'improvviso ricordo che lei e sua sorella Prim venivano sempre a guardare la vetrina della pasticceria, e ogni volta che le vedevo sorridevo.
-Ah, si giusto-  noto dietro alla colonna della postazione che si nasconde la bambina che quando allarga le braccia sembra stia per spiccare il volo, Rue mi pare si chiami così. -Ehm..c'è un ombra che ti segue.- e la indico con un cenno della testa e lei subito si nasconde dietro la colonna. -Sì è Rue la ragazzina dell'11 è molto furba.- dice con un sorriso, e questa volta nn è finto, cosi sorrido anch'io.
Pranziamo "insieme" agli altri tributi e in men che non si dica è quasi ora di cena, dopo aver girovagato tutto il pomeriggio per l'appartamento ora me ne sto in camera immerso fra i miei pensieri. Effie mi chiama per la cena e finalmente ci sono anche Portia e Cinna.
La tensione è alta perchè domani mattina si comincia, e non è il momento di parlare di niente tutti se ne stanno zitti e mangiano, ogni tanto si parla con gli stilisti dei vestiti delle interviste ma per il resto nessuno dice niente.
Sta notte devo dormire, devo se no domani saro stanchissimo e, bhe finirò ucciso nel bagno di sangue; mi addormento ma mi sveglio due ore dopo sudato, devo aver avuto un incubo. Decido che non mi importa se sono sudato e cerco di riprendere sonno.
È mattina, le 8:00 precise ed Effie sta bussando alla mia porta per svegliarmi, ma io sinceramente starei in questo letto volentieri, però mi alzo, mi preparo e vado da Effie che mu dice di andare subito da Portia che mi accompagnerà con l'hovercraft all'arena, e così faccio. Questa mattina mangio piu che posso prendo due omelette, pane, una spremuta e un'assaggio di quell'ottimo stufato d'agnello con prugne secche anche se a dire il vero piu ci avviciniamo, piu mi viene la nausea.
-Io tiferò per te durante tutti gli Hunger Games.- -Grazie, ti voglio bene anch'io Portia.- poi mi lascia ed io entro nella piattaforma che appena scoccata la fine dei 30 secondi, mi porta in superficie dove all'inizio non vedo niente, solo bianco, poi i miei occhi si abituano e vedo un bosco e un prato e al centro la Cornucopia. «Benvenuti signori e signore ai settantaquattresimi Hungef Games! Che i giochi abbiano inzio e possa la fortuna sempre essere a vostro favore!» conclude Claudius Templesmith. -60 SECONDI- devo stare calmo e appena suona il gong prendere uno zaini o un'arma e correre dritto nella foresta come ci ha detto Haymitch. -50 SECONDI- cerco Katniss fra gli altri tributi poi la trovo. Sta puntando all'arco che è dentro la Cornucopia, ed è la cosa che Haymitch ci ha vietato di fare, correre dentro la Cornucopia se ci teniamo alla vita. -30 SECONDI- no, non me lo perdono se lei muore, non puo morire, non deve morire.
-10-
noto che mi sta cercando e quando mi trova, guardo la Cornucopia e poi guardo lei scuotendo la testa, spero solo che in questo modo capisca. Poi scuoto la testa di nuovo guardandola, accorgendomi che mi fissa.
Ad un tratto sento solo tre suoni -3,2,1...- Che danno inizio ai 74º Hunger Games, non che alla mia morte. Ho solo un pensiero in testa: devo salvarmi, devo salvarla. Mi slancio verso lo zaino arancio davanti a me ma qualcosa mi afferra da dietro e mi ritrovo con una spada alla gola.

Gli Hunger Games di Peeta  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora