Capitolo 1

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Mi svegliai con gli urli di mia madre che mi rimbombavano nelle orecchie, come al solito. Mi tirai su dal letto sfregandomi le mani sul viso per cercare di svegliarmi. Mike, il maggiore dei miei due fratelli, cercava di prolungare il suo sonno per altri pochi secondi ma invano. Oggi è il giorno della mietitura, il mio nome è presente 5 volte in quella brocca odiata dal tutto il distretto, che porta via ogni anno un ragazzo e una ragazza dalla loro famiglia per andare in una arena per divertire quelli della capitale. È una cosa che non sopporto.
Decisi di alzarmi, mi misi una maglietta pulita, un pantalone e le mie scarpe rotte e consumate e mi avvia verso verso le scale, per entrare in panetteria. A differenza di quello che pensa tutto distretto, essere il figlio di un panettiere non è una cosa bella subito: ogni mattina devi alzarti all'alba per preparare il pane, mettere le torte in vetrina e poi, se ti rimane tempo, puoi permetterti di mangiare qualche fetta di pane secco che nessuno ha voluto i giorni precedenti.
Non faccio in tempo a salire le scale che mia mamma incomincia a darmi ordini a raffica. Ne recepisco la metà, così incomincio a sfornare pane e a posizionarlo sul bancone. Ben presto la panetteria si riempì. Mio padre si mise a servire i clienti mentre io mi misi a preparare nuovi impasti.
Senza che me ne accorgessi chiudemmo e, prestando poca attenzione, mi lavai,pettinai e vestii con gli abiti vecchi di Mike per la mietitura. A mezzogiorno Stephen, mio fratello maggiore che per lui oggi è l'ultima mietitura, e io andammo a registrarci. Quando la procedura di registrazione finì, andai nel gruppo di ragazzi sedicenni come me aspettando l'inizio della mietitura.
Ecco Effie Trinket con il suo appariscente è pomposo abito rosa che presenta il video che ogni anno mi tocca rivedere, come se già non sapessimo dei Giorni Bui.
Alla fine del video Effie Trinket pronuncia la solita frase "Possa la buona sorte sempre essere a vostro favore" con il suo accento capitolino. "Prima le signore". Inizia. Primrose Everdeen. Quello che accadde dopo fu molto veloce: una ragazza con un bel vestito azzurro e una complicata acconciatura, si fa avanti tira indietro la ragazzina (probabilmente sua sorella) e si offre volontaria come tributo.
Non è mai accaduto niente del genere al Distretto 12. Nessuno si è mai offerto di andare al macello al posto di qualcun altro. Il suo è stato davvero un gesto estremo. Appena la vedo penso "Non lei", non so bene perché. Poi capisco: io la conosco, conosco la ragazza che si è offerta volontaria per salvare la sorella. Le ho parlato solo una volta e non lo dimenticherò mai.
È successo qualche anno fa, un giorno piovoso di inverno, qualche mese dopo lo scoppio delle miniere che ha ucciso tanti uomini, mia madre nota una ragazza del Giacimento che fruga nei nostri rifiuti cercando qualcosa di commestibile ma invano. Mia mamma, come una furia esce e gli urla di andarsene e lei, sconsolata si allontana; guardando quella scena bruciai il pane guadagnandomi un ceffone da mia madre. Esco per andar a buttare il pane bruciato ai maiali, poi, sentendomi osservato, guardo la ragazza. È molto magra, immagino che suo padre sia rimasto intrappolato nelle miniere e ora la sua famiglia stia morendo di fame. Continuo a guardarla e infine le getto le due magnotte sotto la pioggia e me ne vado sperando che raccolga il pane e se ne vada a sfamare la sua famiglia. Al mio rientro ricevo degli sberloni da mia mamma "per aver dato cibo a una barbona del Giacimento". Non me ne sono mai pentito ma da qual giorno non le rivolsi mai la parola ma la guardai tutti i giorni tornare da scuola.
Tutti questi pensieri mi volarono in testa in pochi attimi, la sorellina le si aggrappo al braccio ma arrivò un ragazzo, anche lui del giacimento, che la portò via. Appena fù sul palco Effie gli chiese il nome e lei si presentò come Katniss Everdeen. Per ringraziarla, invece di applaudire, alzammo il braccio verso di lei con le tre dita il mezzo in altro, in segno di rispetto verso di lei.
La cerimonia va avanti ed è il momento di sorteggiare il "giovane uomo che rappresenterà il Distretto 12 ai 74º Hunger Games". Estrae un fogliettino ed Effie legge il nome con voce chiara e squillante: Peeta Mellark
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SPAZIO AUTRICE
spero che il primo capitolo vi sia piaciuto! Aggiorneremo una volta a settimana,mil Lunedì. Stiamo scrivendo anche un' altra storia, tema Joshifer. Questa la pubblicheremo ogni Venerdì. Commentate e votate.
|| Fede&Fre ||

Gli Hunger Games di Peeta  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora