🌊La ragazza senza memoria: Aiden's POV

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«Tornerà.» sussurrò lei quando batté le ultime parole della relazione sul computer «Sì, forse anche oggi» mormorai capendo che si riferiva a suo fratello «Aiden» sentii la voce di Mr. Steel chiamarmi «La ragazza si è ripresa del tutto. Falle fare un giro della Base e spiegale un po'di cose.» «Aiden. Sophie non è stupida, cerca di essere naturale» mi avvertì Annie. «Attento a quello che dici» aggiunse Steel seguendomi alla porta «E Aiden... Questa è una vera e propria missione, un lavoro serio... Non... Non superare i limiti. Non credo che Mr. Barker voglia che sia tu il futuro di sua nipote.» quelle parole mi offesero, ma le accettai annuendo. «Non credo sia una decisione che spetti a Mr. Barker. Ma può stare tranquillo. Dubito di potermi innamorare» affermai serio. L'amore portava a sofferenze atroci e a tradimenti sanguinosi...

«Aiden caro. Tuo padre era un uomo malvagio e tuo zio è l'unica persona che io abbia mai amato veramente» «Papà non è cattivo!» piagnucolai «Aiden è così. Mi ha obbligato ad avere te, credendo che per amor tuo non l'avrei mai abbandonato» mi spiegò accarezzandomi la guancia bagnata «Mamma ma non mi ami più?» chiesi «Tesoro andiamo» disse lo zio «Mi spiace Aiden. Vorrei che non fossi mai nato per sopportare questo» «Ma mamma...» Cercai di fermarla «Vieni qua piccolino» mi disse una donna sconosciuta «Lei non merita nemmeno di essere tua madre» mi disse tristemente. Mia madre scoppiò a piangere prima di correre tra le braccia dello zio. E insieme se ne tornarono nella macchina. Abbandonandomi lì.

Giunsi davanti alla porta dell'infermeria. Quello non era amore. Mi ripetei. Avevo visto persone veramente felici tra loro, come Seth e Annie, e ho cercato anche io questo tipo di sentimento, ma nessuna delle ragazze con cui sono stato era quella giusta. Quella giusta per me. Ma c'era da dire che sono giovane. E ho tutto il tempo necessario per trovare qualcuno da amare con tutto me stesso. Per poter provare il sentimento più forte che esista.
Bussai alla porta e quando sentii un "avanti" tra gli attacchi di tosse, entrai.
La ragazza si era alzata dal letto ed era appoggiata con una mano allo stipite della porta del bagno. Notai i tentativi di migliorare il suo aspetto trasandato che mi fecero sorridere. «Ehi ciao, Mr. Steel mi ha detto di farti fare un giro e spiegarti un po'di cose» annunciai avvicinandomi. Non era una delle mie migliori frasi da flirt ma era la verità. «dovresti stare meglio, qui le medicine sono le più avanzate in assoluto» le feci l'occhiolino ma lei si limitò a fissarmi inespressiva. «e questo dovrebbe darti un indizio sull'occupazione di questa Organizzazione, Annie, volevo dire Joanne, mi ha detto che sei intelligente» le dissi aspettandomi una risposta. Ma ancora una volta non mi rispose «a quanto pare anche muta» dissi ridacchiando nervoso. Non sarebbe stato facile se era sempre così diffidente «Sì, mi farebbe piacere saperne di più» disse finalmente. Aveva una bella voce. Fu la prima cosa che pensai. Poi aggiunsi che ero ridicolo perché avevo appena pensato che quella ragazza avesse una bella voce. Si mosse fluida come l'acqua accanto al letto e indossò i suoi stivali scuri. Probabilmente se solo avesse ricordato, sarebbe ancora una macchina assassina professionista «Andiamo» mi disse superandomi andando verso la porta. Con passo sicuro. Uscì in corridoio e mi attese. «Scusa che maleducato che sono. Mi sono scordato di presentarmi, sono Aiden, Aiden Ryder» dissi allungando la mano «Sophie Hunter» rispose afferrandola incerta. Prima che potessi formulare un solo pensiero sul fatto che avesse la pelle così liscia e delicata, così piccola in confronto alla mia, ritirò la mano per coprirsi la bocca mentre veniva colpita da un'attacco di tosse. Mi diressi verso la zona dei laboratori, quello più sicuro prima di raccontargli degli Imperium. Effettivamente non ero la persona più indicata a spiegargli la storia scientifica della B.L.C. ma i fondamentali li conoscevo. «Quindi... Qui siete tutti una sottospecie di scienziati. Che fanno ricerche per migliorare il mondo?» chiese lei scettica mentre camminavamo fianco a fianco. Risi, stupito che fosse giunta a questa conclusione. Quasi dubitavo che avesse perso veramente la memoria «Joanne aveva ragione, sei perspicace» mi complimentai, perché a tutti piacevano i complimenti «Vedo che vi ha parlato molto di me» in realtà mi sarei aspettato un sorriso ebete... Ci era rimasta veramente molto male perché Annie le aveva nascosto tutto ciò «ma a me non ha detto nulla di voi» il suo tono di voce si incrinò e i suoi occhi mostrarono un bagliore triste e deluso che mi riempì di compassione. Non si meritava di subire tutto ciò «Sophie, non essere dura con lei, ha solo mantenuto il segreto dell'Organizzazione e lo dovrai fare anche tu.» lei annuì, anche se non ero sicuro che fosse veramente convinta
«Quindi. Hai confermato che siete una banda di Scienziati ultraintelligenti e siete un Organizzazione segreta che... Avrà pure un nome no?» riassunse tenendo lo sguardo dritto davanti a sé. Notai che non mi guardava molto spesso. Quasi fosse intimidita da me. Ma poi mi diedi dello egocentrico e accantonai l'idea. Non sembrava il tipo di ragazza che si lascia intimidire. «Sì. Ti trovi alla Base 5 della Brain Limitless Company, abbreviato B.L.C.» spiegai, felice di tornare su terreno sicuro «In tutto sono 8 basi.» le dissi anche se mi sembrava strano raccontarlo proprio a lei che era nata e cresciuta in questo mondo. A volte il potere del Flash mi stupiva. «La B.L.C. Non si occupa solo del miglioramento della vita attraverso la medicina e le innovazioni tecnologiche ma ha un particolare interesse verso il cervello umano» la condussi alla vetrata di uno dei tanti laboratori, in quel caso nel laboratorio dedicato alle cure contro i virus. «Crediamo che l'essere umano possa ancora evolversi, lo sai che l'essere umano utilizza solo il 10% del cervello vero? La B.L.C. mira al 100%» le dissi «come nel film Lucy» venni preso sotto piede. Non guardavo molti film, ma mi appuntai mentalmente che alla ragazza piaceva il cinema. «Si... Più o meno.» dissi anche se non l'avevo mai visto «Ma è molto più complesso.» era ora di decidere quanto rivelarle  dell'Element... Probabilmente non era pronta per questa informazione. «Finora siamo riusciti a sbloccare un altro 2% del cervello che permette all'essere umano di percepire gli elementi naturali, quali aria, acqua, terra e fuoco, in base alla tua affinità con l'elemento e il periodo della tua nascita» le dissi «Non capisco, in che senso? Quindi alcuni di voi riescono a percepire un elemento della natura in base alla sua data di nascita? » chiese assorbendo le informazioni ed interiorizzandoli «In sostanza sì, per esempio io sono Scorpione nei segni zodiacali che è la costellazione sotto l'elemento dell'acqua. Joanne, essendo Gemelli, ha un affinità con l'elemento dell'aria» le dissi vedendo la comprensione sul suo volto «In che senso affinità?» mi chiese come una scolaretta desiderosa di imparare «Vedi, noi riusciamo a percepire questo elemento come se fosse un arto del nostro corpo, riusciamo a controllarlo con la forza del pensiero, riusciamo a percepirne la presenza.» evocai l'acqua da uno dei rubinetti che utilizzavano gli scienziati per disinfettarsi usciti dal laboratorio che ogni tanto erano utili anche per gli Imperium dell'acqua. Giocherellai con il mio elemento mentre la ragazza guardava ammirata. Poi feci scoppiare il serpente d'acqua che illuminata dalla luce dalla finestra luccicò attorno alla ragazza rendendo l'immagine davanti a me di una bellezza indescrivibile... Mi ripresi da quei strani pensieri.
«Ecco, vedi? Un tutt'uno con il mio elemento» normorai. «Ma siccome voi avete tutti il cervello al 12% siete, quindi, più intelligenti?» chiese inarcando un sopracciglio «Oh» Risi non aspettandomi quella domanda «Quello no, non abbiamo sbloccato quella parte del cervello, non funziona così, il cervello è come un grande puzzle da infiniti pezzi e noi abbiamo solo messo nell'immagine un pezzo in più che non ha nulla a che fare con gli altri pezzi completati, non so se mi spiego, praticamente a parte questo trucchetto per il resto siamo uguali agli altri» dissi anche se ero onorato che mi considerasse un genio «mmm okay» fece lei distratta. Mi sarebbe piaciuto sapere cosa pensasse di quello che le avevo raccontato.
«Ma come siete riusciti a sbloccare questo 2%?» eh... Con l'Element. « Praticamente...» iniziai ad aggirare la domanda ma a quel punto arrivò Annie. Avanzava timidamente, come se fosse spaventata da qualcosa o da qualcuno. Era strano vedere la tosta Annie in quello stato. Teneva veramente tanto all'amicizia di Sophie Hunter. «Aiden vorrei continuare io» disse senza guardarmi. La fissai intensamente per qualche secondo, per capire che intenzioni avesse «Annie, non dimenticare quello che ci ha detto» la avvertii. «Sì, ho capito» rispose lei allacciandosi le mani dietro la schiena e incrociando le gambe. Sorrisi a quel gesto inconscio che faceva solo quando si era arresa «Mi fido» le dissi, consapevole che tenesse molto alla mia fiducia «Sono certo che non combinerai casini» poi sorrisi a Sophie «Ci si vede in giro allora» le dissi gentilmente «Certo!» esclamò con entusiasmo assieme ad un grande sorriso che mi fece sentire qualcosa nello stomaco. Mi allontanai da entrambe. Forse non avrei dovuto nemmeno fingere con quella ragazza.

Angolo autrice
Amatemi perché da ieri a oggi ho pubblicato ben quattro volte con questo compreso. Tra interviste, capitoli di Perdita e Insicura. Dove la trovate un'autrice che vi fa così tante sorprese? Qui conosciamo un po' meglio i pensieri del nostro meraviglioso Aiden Ryder 😊 ci sentiamo! P.s. Sopra Aiden

Elements: SegretiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora