Capitolo 8

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"Ti allenerai ogni giorno sia con i lupi che con i vampiri" disse Edward a sua figlia, "sei per metà umana, il tuo potenziale non è mai stato sviluppato" la guardò negli occhi, era molto preoccupato e cercava di non darlo a vedere "Da oggi vedremo come te la cavi." Renesmee era sbalordita dalle parole di suo padre, aveva sempre cercato di proteggerla da tutto sopprimendo il suo lato vampiro, non le faceva bere sangue, correre o cacciare ma quel giorno le cose stavano evidentemente cambindo. "Okay" quasi sussurrò, Edward la guardò e si avvicinò a lei, le accarezzò un braccio ed espirò profondamente, "Mi dispiace che stia accadendo tutto questo, se solo avessi saputo anni prima..." chiuse gli occhi "oggi non avresti alcun problema, figlia mia."
Renesmee allora si fiondò su suo padre stringendolo in un abbraccio "Papà..." le lacrime le avevano iniziato a rigare il viso, Edward le accarezzò la schiena per tranquillizzarla, "Shh, sistemeremo tutto".

Jacob era al confine, era agitato, irrequieto, la sua testa stava per esplodergli dal dolore, non faceva che pensare a Renesmee. L'idea di perderla non si era mai fatta strada così profondamente come negli ultimi tempi: prima quel coglione di Jonathan poi quei succhiasangue italiani; davvero non poteva perderla, nessuno l'avrebbe mai toccata, a costo di vivere nascosto con lei per il resto dei suoi giorni. Il branco era venuto a conoscenza del pericolo che correva il suo imprinting ed essendo lui l'alfa   tutti sarebbero stati pronti a combattere qualora se ne fosse presentata l'occasione. 
"Hey capo" disse una voce dietro di lui, Jacob si voltò e vide Leah che continuò a parlare "il tuo turno qui è finito, tocca a me." L'alfa si alzò da terra e accarezzò il fianco della ragazza in segno di ringraziamento e con un cenno del capo si allontanò, quello di cui non si accorse era che lei era arrossita a quel lieve contatto: Jacob non era così indifferente a Leah.

Il lupo arrivò vicino  casa di Renesmee e si sedette sui gradini del portico in attesa di vederla, sentiva Alice sfrecciare tra gli alberi e Renesmee cercare di seguirla stando al suo passo mentre sua zia le gridava di essere più veloce , questo fece sorridere lievemente Jacob, gli faceva strano vederla assumere quelle caratteristiche represse per anni.
La porta di casa dietro di lui si aprì, era Bella, lo aveva raggiunto sedendosi vicino a lui.
"Ciao bel lupo" gli disse sorridendo anche se nel suo sguardo c'era solo preoccupazione, Jacob ricambiò il sorriso, poi tornò subito serio, "Come stai?" chiese lui evidentemente interessato.
Bella abbassò il viso e si focalizzò sulle sue mani distendendole e osservandosi le unghie, non rispose, scosse solamente il capo e si passò una mano sul viso in segno di frustrazione, quel gesto strinse il cuore di Jacob, come sarebbe potuta andare avanti con il costante terrore di perdere sua figlia? Nessuna parola poteva essere di vero conforto, così il lupo le poggiò la mano sul ginocchio e glielo strinse leggermente, poi guardò verso il bosco,"La proteggerò" disse più a sé stesso che a Bella la quale annuì quasi incerta ma grata del suo sostegno.

"Per oggi abbiamo finito" disse Alice a sua nipote "ora vai dal tuo lupo e ricorda che domani dovrai stare con il branco", Renesmee annuì dandole un bacio veloce sulla guancia prima di correre verso Jacob.
Era lì, seduto sui gradini e lei si perse ad osservarlo: i capelli scuri e scompigliati gli ricadevano sulla fronte, ma non erano abbastanza lunghi da coprire quei magnifici occhi magnetici, la maglia nera gli fasciava perfettamente il corpo lasciando intravedere i muscoli, i jeans scuri esaltavano la sua alta figura. Dio, se era bello. Jacob si voltò e il suo sguardo indugiò su di lei, la squadrò da capo a piedi leccandosi il labbro inferiore, si alzò incamminandosi lentamente verso di lei e continuando a fissarla intensamente. "Sei in ritardo" disse con voce profonda, "Sì scusami, zia Alice mi ha trattenuta più del dovuto" rispose Renesmee così fievole da far perfino fatica a sentirsi; perché in quel momento il suo stomaco era così in subbuglio? Jacob continuò "Va bene. Ora vieni con me." le prese il polso tirandola leggermente verso di lui, "Dove andiamo?"ribattè lei. "Al fiume." Renesmee lo seguì in silenzio, lui si guardava indietro ogni tanto per assicurarsi che ci fosse, continuando poi a camminare.

This is me: Renesmee Where stories live. Discover now