3. Terzo Capitolo.

221 18 11
                                    

Luke aprì gli occhi, stiracchiando i muscoli delle gambe ancora totalmente intorpiditi.

Il sole filtra appena dalle serrande abbassate,

ma crea un'atmosfera piacevole e Luke è quasi tentato di riaddormentarsi,
se non fosse che la scuola lo stesse chiamando.

Si alzò a fatica, prendendosi il tempo di guardare il caos nella sua stanza e di cercare il pacchetto di sigarette.

Senza poter comandare i suoi pensieri, quest'azione lo portò a pensare al libro che Grimshaw gli aveva imposto di leggere.

Era curioso come, nonostante non avesse mai sentito parlare di quel libro,
qualsiasi persona lo identificasse, avesse una strana luce negli occhi ma
non volesse parlare del finale.

Cioè, che caz?

E pensò a questo, mentre alzava la serranda e portava la sigaretta alle labbra.

Pensò a Louis, che esattamente un ventennio prima, stava facendo la stessa cosa.
Si sentì parte di qualcosa, per un esatto momento.

Non seppe mai di cosa, ma solo che uno strano formicolio gli aveva attanagliato lo stomaco per un secondo.

Entrò la testa, affacciata fino a poco prima, e afferrò il libro sulla scrivania chiara.
Aprì la pagina dove aveva inserito una foglia.

Louis era stranito.

Non perché la prima settimana non si rivelò una vera e propria noia, ma per il semplice fatto che la convivenza con Harry si rivelò alquanto ardua.

Insomma, quel ragazzo girava nudo, cantava sotto la doccia,
ascoltava musica a volume alto ad ogni ora del giorno e faceva battute profondamente irritanti.

Aveva fatto amicizia con un tipo strano del quarto, che cambiava colore di capelli come le mutande.

Infatti non si stupì più di tanto qundo, il secondo lunedì dall'inizio della convivenza, Harry rientrò in camera con i capelli viola.

"Oh, Lou, guarda i miei capelli!" aveva detto, sorridendo come un bambino il giorno di Natale.
Ma scherziamo?

Louis sgranò gli occhi e "Spacco la faccia a Shaun un giorno di questi"
sbuffò rassegnato, cercando di nascondere un sorrisetto.

Harry scosse la testa alzando gli occhi al cielo.

"Si chiama Sean, Lou! Quante volte te lo dovrò ripetere?" Ridacchiò, e Louis con lui.

Ad ogni modo, la convivenza era davvero difficile, Harry rubava i gilet di Louis perché i suoi gli recavano prurito, non che come discorso avesse senso ma era sempre di Harry che si parlava.

Che poi, il tessuto era lo stesso, quelli di Louis erano solo un po' più piccoli,
ma non era di certo colpa sua se Harry teneva l'altezza e la stazza di una montagna.

Comunque, era impossibile convivere con Harry, soprattutto quando litigavano per il dentifricio lasciato aperto.

Harry era ingestibile. Ma nonostante ciò, a Louis piaceva sempre di più.
Erano pochi i momenti in cui Louis arrivava a trovarlo irritante, il resto del tempo era solo adorabile.

Era anche diventato molto amico di Liam, che non aveva perso tempo a farlo conoscere al resto delle persone da lui conosciute, quindi in una settimana Harry Styles era conosciuto dal 60% della scuola di presenza e dal restante per sentito dire.

Pranzava e cenava con Liam, Jamie, Sean e un ragazzo che come lui era nuovo, di nome Niall.

Louis e Zayn sedevano con un altro gruppo di ragazzi, usando come scusa il fatto che fossero gli organizzatori delle attività, ma in realtà Louis non sopportava Sean, Zayn non sopportava Niall,
Niall non sopportava Louis e Harry nel frattempo stava lì a mangiare il suo piatto di pasta.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Apr 21, 2017 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Inertia × Larry × Ziam /Incompleta/Where stories live. Discover now