|| Capitolo 29 ||

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- Eliza Moore - dissi alla segretaria seduta di fronte a me. Aveva capelli a caschetto di un rosso acceso e un paio di sproporzionati occhi color noce - Sono qui per vedere il paziente della stanza C708 -

- Moore - sussurrò mentre scriveva qualcosa al computer - Oh,si. La seconda porta a sinistra,terzo piano: ha solo un'ora per parlare con il paziente e si ricordi di indossare il braccialetto di carta. Nel caso ci fossero dei problemi è pregata di chiamare il medico che si troverà fuori dalla porta -

- La ringrazio. Arrivederci - salutai,allacciandomi al polso il braccialetto di carta azzurro. Che cosa stupida;perché devo indossare uno di quei cosi se già ce li hanno i pazienti? Mah,la logica di certe persone...
Raggiunsi l'ascensore con passo frettoloso;il rumore dei miei tacchi sul pavimento unito a quello delle lancette dell'orologio mi rendeva ancora più nervosa di quanto già non fossi. Ma dovevo parlare con Daniel in ogni modo.
Sfiorai con il polpastrello dell'indice il tasto 3 e le porte si chiusero;l'ascensore iniziò a salire.

Non pensare a Daniel,pensa a James!

Fissai il mini-schermo sul quale si vedeva il numero del piano di cui si trovava l'ascensore,e sospirai.

1

Respira:andrà tutto bene.

2

Rilassati!

3!!!

Scivolai svelta da una porta all'altra,fino a trovare quella giusta. Era liscia,in legno,e nella parte superiore era costituita da uno spesso strato di vetro opaco. Vi erano i numeri e le lettere C708-Soggetto N. 1033.

La porta si aprì improvvisamente e un uomo con indosso un camice ne uscì,per poi sorridermi non appena mi notò.

- Daniel,ci sono visite per te - disse il medico,che si scostò per farmi entrare. Lo ringraziai con un cenno della testa e feci il mio ingresso nella stanza. La porta fu richiusa alle mie spalle e il cuore mi salì direttamente in gola,velocizzando la mia respirazione.
La stanza era quasi del tutto spoglia eccetto per un letto semplice in un angolo,un comodino con sopra una lampada giallo limone,un baule e un tavolo con una sedia. Daniel era di schiena,intento a guardare i campi di grano oltre alla minuscola finestrella in camera sua.

Gary mi aveva raccontato di aver scoperto che era diventato pazzo. Era così distrutto dal fatto che amassi James che aveva completamente perso la ragione,infatti si trovava in un manicomio. Adesso che eravamo al sicuro ci avevano permesso di andare in giro da soli e non eravamo più sorvegliati.

- Sai,sapevo che saresti venuta da me - bofonchiò,iniziando a mordicchiarsi le unghie.

- Dov'è? -

- Di chi stai parlando? - la mossa del finto tonto? Pff,non sono così stupida da cascarci.

- Lo sai benissimo. Sto parlando di James. Dov'è? -

- Te l'ho detto:in casa mia -rispose lui con sguardo perso nel vuoto. Era evidente che era impazzito di brutto per colpa di questa storia.

- Bene. Dimmi dove lo hai nascosto,immediatamente -

- Scordatelo - si voltò e mi si avvicinò pericolosamente - Credi che te lo permetterò? -

- Non preoccuparti,lo cercherò. Dovessi anche girare il mondo per trovarlo! - esclamai scontrosamente. Feci qualche passo indietro,ma Daniel mi saltò addosso.
Inciampai in una mattonella semi alzata e caddi,sbattendo la schiena contro al pavimento. Mise le mani attorno al mio collo e tentò di strozzarmi ma io fui abbastanza svelta e riuscii a tirargli un calcio forte nello stomaco.

- Aprite porta! Apritela! - urlai,allontanandomi da lui il più velocemente possibile. Il medico mi permise di uscire,ma prima che tutto finisse lì ebbi il tempo di concludere quella conversazione.

- Io lo troverò,Daniel! Fosse l'ultima cosa che faccio! - e tutto finì lì,quando il medico entrò per calmare il suo paziente. Rimasi immobile nel bel mezzo del corridoio,mentre mi sfioravi il collo leggermente arrossato.

Avevo deciso cosa dovevo fare. Dovevo andare a casa di Daniel e trovare il mio fidanzato. Subito.

- James,sto arrivando... -

***

- Okay,e adesso cosa avresti intenzione di fare? - chiese Logan,notando che la porta era chiusa a chiave.

- Sfondare il vetro della finestra - gli risposi,sorridendogli in un modo che lo spaventò - A cosa credevi mi servisse una mazza da baseball? -

- Fighissimo! Avanti spaccala! - esclamò Carlos,estasiato. Era da circa due ore che non smetteva di saltellare,emozionato per il nostro piano ingegnoso. Okay forse non proprio ingegnoso,ma era un buon piano. Va bene,no. Era pessimo,ma l'importante era trovare James.

- A fare qualcosa di più normale! Non puoi pretendere di andare in giro a spaccare i vetri delle finestre! - mi rimproverò il mio amico.

- Logan ha ragione! - gli fece eco Mia. Lo indicava e annuiva ripetutamente per sottolinearlo.

- È qui che ti sbagli,Logan. Io posso farlo - lo ammonii,avvicinandomi cautamente alla finestra. Non aspettai neanche un attimo,e frantumai il vetro.

- Sei impazzita?! Ti avrà sentito mezzo vicinato! - strillò Kendall,recuperando il suo buon senso. Purtroppo.

- Non mi importa,ragazzi. Non so cosa sia successo alla persona più importante della mia vita e questo non mi sta bene,quindi ho deciso di arrivare al dunque. Sappiamo tutti di dover mettere fine a tutto questo,e non ho voglia di aspettare. Perciò ditemi,siete o non siete con me? -

Tutti si scambiarono delle occhiate preoccupate,poi Allison rispose a favore di tutti.

- Siamo con te. Dicci cosa fare -

- Entriamo in casa! -

***

Ma dove sei amore mio?
Cosa ti è successo?
Sai,mi manchi tanto;pensai.
Non poteva sentirmi e lo sapevo,ma avevo bisogno di dirgli qualcosa con la mente. Lo volevo di nuovo vicino a me.

- Dove potrebbe essere? - sussurrai fra me e me,camminando avanti e indietro per il corridoio. Fissavo le foto appese al muro:cosa penserebbe Daniel? Dove lo avrebbe nascosto?

Doveva averlo nascosto letteralmente,perché non lo avevamo trovato per esempio steso sul pavimento.

- El,corri! Ho trovato James! -

Scattai improvvisamente e corsi il più velocemente possibile verso il luogo da cui proveniva la voce. Tutti erano riuniti in cerchio in uno sgabuzzino,e il mio cuore iniziò a martellare per la felicità. Lo avevamo trovato,e io avrei potuto finalmente riabbracciarlo.

- James! - gongolai,facendomi spazio nel cerchio di amici,ma subito il mio sorriso scomparve.
Era steso a terra,pallido. Una chiazza rosso scuro gli si era formata sulla camicia azzurra,e ciò mi fece venire un'infarto.
Mi inginocchiai vicino a lui,piangendo disperatamente,e gli strinsi forte la mano.

- Amore,sono qui. Sono con te... - sussurrai.

S/A

Si,lo so,volete uccidermi per come ho finito questo capitolo. Ma non preoccupatevi:ho già pronto il capitolo seguente,ma lo pubblicherò domani. Prometto.
Volevo ringraziarvi di cuore per tutti i vostri incoraggiamento che mi hanno fatto continuare. Quindi,grazie Rushers,siete una grande è bellissima famiglia!

Che i BTR siano sempre con voi❤️❤️❤️

Ely :3

Worldwide || j.m. (Completed)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora