|| Capitolo 4 ||

574 43 1
                                    

- Cosa ci fai tu qui? - domandai sprezzante

- Mi sono offerto come nuovo coinquilino. Non ricordi più il manifesto? - rise mostrandomi il foglio color panna

- Spiacente,abbiamo già trovato ben quattro ragazzi con cui convivere. Siamo completo. Sei arrivato troppo tardi,Williams - sibilai facendo gesto di chiudere la porta

- Non si chiude la porta in faccia a Daniel Williams e dovresti saperlo bene,bambolina - affermò bloccando la chiusura della porta con un piede

Mi morsi la lingua per evitare di imprecare contro di lui,la sua famiglia e il suo cane di merda che mi ha morso diciassette volte.

- Lasciami in pace Williams - mi limitai a dire con freddezza riaprendo la porta

- Che c'è non mi chiami più Dan? -

- Non sei il mio fidanzato,non più -affermai acida

- Ah no? Davvero? Beh,allora dovrei proprio farti schiarire le idee... - disse avvicinandosi pericolosamente

Io rimasi ferma e rigida come un pezzo di marmo.

- Tutto bene,El? - chiese James dal piano di sopra

Sentii i suoi passi avvicinarsi e il mio cuore fece i salti mortali: se si fosse intromesso nella nostra conversazione Daniel sarebbe andato via dalla soglia della mia abitazione.

Però in tal caso mi prenderebbe per una mocciosa codarda,e non voglio assolutamente questo.

- Vattene da casa mia - affermai poi in risposta con parole velenose

Il fatto di essere stato così diretta,crudele,velenosa mi fece rimpiangere per un momento,ma subito ripresi la mia fredda compostezza dell'espressione.

- Non finisce qui! - sibilò lui

La sua risposta era glaciale,tuttavia non mi sarei mai piegata per tre stupide parole.

Soprattutto se pronunciate da uno del calibro di quell'idiota di Daniel.

Non mossi un dito,e attesi impaziente il momento in cui Daniel sarebbe sparito finalmente dal mio campo visivo.

Lo vidi allontanarsi e,non appena non riuscii più neanche a intravederlo,mi chiusi la porta alle spalle.

Stressata mi ci appoggiai e mi coprii il viso con le mani: di sicuro non mi avrebbe lasciata in pace.

Sarebbe tornato a breve,lo sapevo.

In quel momento arrivò James tutto preoccupato.

- Hey che è successo? - domandò

- Niente niente -

- Chi era alla porta? -

- Nessuno di importante -

- Così poco importante da farti innervosire? Non credo -

- No no io sto bene sono solo... Un pò stanca ecco - lo rassicurai

- Allora qui ci vuole un frappuccino Starbucks,non trovi? - sorrise

- Penso che mi farà bene uscire un pò - ricambiai il sorriso

Misi una giacca di pelle nera e seguii James fuori dalla porta.

***

- James lasciami pagare - lo supplicai

- Ho detto che pago io! Tu cerca un tavolo,altrimenti non troviamo posto - mi contraddì

- Ma... - stavo per ribattere

Worldwide || j.m. (Completed)Where stories live. Discover now