Storia delle Grandi Pulizie e della Palude Portatile

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Mentre si voltava, tuttavia, qualcosa gli cadde dalle tasche. Con suprema costernazione di Hermione, il ragazzo si chinò, esaminò quella che aveva tutta l'aria di essere una pelle di lucertola e se la rimise dov'era prima.

"Fred..." chiese la ragazza esterrefatta "a che vi serve quella roba? Non riguarderà ancora i Tiri Vispi?"

"Piuttosto perspicace, Prefettino" ribatté il ragazzo facendole l'occhiolino. "Ho un segreto per te, in anteprima: che tu ci creda o no, questo sarà l'anno del nostro debutto sul mercato."

"La scuola di sicuro non vi permetterà di smerciare quelle cose!" replicò Hermione. Poi si rese conto di come Fred l'aveva chiamata. "Ed io non sono un Prefetto".

Fred, che si stava avviando sulle scale insieme a George, si girò verso di lei con un sorrisino di scherno.

"Andiamo, Hermione. Non essere ridicola. Sappiamo entrambi che è solo una questione di tempo."



La mattina dopo Hermione si svegliò di buon'ora e si diresse in cucina per fare colazione. Mentre addentava una brioche di zucca, decise che quello sarebbe stato il primo giorno della sua nuova vita.
Quel giorno non si sarebbe fatta influenzare da Fred e dalle sue scemenze.
Quel giorno avrebbe aiutato gli altri con le grandi pulizie alla casa e si sarebbe concentrata soltanto sull'unico contributo che poteva dare all'Ordine.

Quando, però, parecchie ore dopo, lei e Ginny si erano ritrovate con capelli dritti e vestiti sporchi di fronte ad una Sala da Bagno completamente rigovernata, tutto quello a cui riusciva a pensare era il suo letto.

"Chi poteva immaginare che ci fosse un vecchio Avvincino nel sifone del bagno?" commentò Ginny con un filo di voce. "Guarda ora che splendida vasca ripulita, però. Viene voglia di entrare."

La vasca del bagno era enorme e piena di bolle ed acqua calda. Sembrava quasi una piscina. Ginny si tolse le scarpe da ginnastica, tirò su la gonna e si sedette disinvolta sullo spesso bordo, immergendo piedi e polpacci nell'acqua. Hermione la imitò con cautela, sfilando le ballerine ed arrotolando i jeans. Mentre si rilassavano, tranquille, la loro quiete venne interrotta.

"Ci riposiamo, eh?" dissero due voci identiche. Fred e George, con l'aria di chi ha bighellonato tutto il giorno, erano appena entrati dall'altra parte della stanza. Hermione, fedele al suo proposito, non rispose al saluto dei gemelli e voltò gli occhi verso Ginny, la quale rimbeccò prontamente i fratelli: "Beh, sai com'è, noi abbiamo lavorato."

Brava, Hermione. Lascia parlare Ginny. Fred e le sue sciocchezze non esistono.

"Uh uh, come siamo permalosi" rise Fred. "Comunque, dovremo disturbarvi solo un attimo. Dobbiamo incantare le tubature. Ci piacerebbe tanto che un bel rivolo di acqua di cesso piombasse in testa a Piton, alla riunione di stasera." Fred guardava Hermione, palesemente intenzionato a lanciare una provocazione, che la ragazza non raccolse affatto, continuando ad ignorarlo.

Continua a ripetertelo. Fred e le sue sciocchezze non esistono.

Hermione continuò a parlare sottovoce con Ginny del più e del meno. Era consapevole della voce di Fred che continuava ad alzarsi e dei rumori che faceva con George mentre armeggiava con le tubature, ma non lo ascoltava, anzi, non lo guardava nemmeno.

Fred e le sue sciocchezze non esistono. Fred e le sue sciocchezze non.... SPLASH!!!!!

Hermione, sulle prime, non seppe spiegare che cosa fosse stato quel tonfo tremendo, né perché, tutt'a un tratto, lei e Ginny si fossero ritrovate zuppe da capo a piedi. Poi si rese conto che qualcosa di piuttosto grosso e pesante si era buttato di traverso nella vasca, innaffiandole del tutto. Quando quel qualcosa riemerse sghignazzando, però, si rivelò essere Fred, del tutto vestito e con tanto di scarpe. Per niente colpito dagli sguardi scioccati delle due ragazze, si rivolse ad Hermione con un sorriso ammiccante e gli disse: "Ciao, Hermione."

10 storie per Hermione e FredDove le storie prendono vita. Scoprilo ora