Capitolo 4

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In questi anni non ho fatto altro che cercare di andare avanti con la mia vita, fino ad oggi. Ho lottato con tutto me stesso per lasciarmi indietro tutta quella merda che mi ero portato fin da piccolo e ora che pensavo di esserci riuscito, ecco che tutti i ricordi che pensavo fossero sepolti, seppelliti in un angolo buio del mio cervello, ecco che ritornano a galla. E insieme ai ricordi ritorna anche tutto l'odio represso dentro di me. Ma come sappiamo tutti la vita non è tutta rose e fiori -anche se ci speravo- dopo anni e anni di sofferenza. Se ripensavo a quando avevo solo sei anni e a tutto quello che ho dovuto passare, La morte di mia madre, Il matrimonio di mio padre con Trisha, l'inserimento di Zayn nella mia vita, le liti, gli insulti e così via e sinceramente non me la sentivo di rivere tutto.

Lo squillare del telefono mi distrasse dai miei pensieri. La scritta "papà" lampeggiava sullo schermo. Premetti il pulsante verde e risposi.

"Pronto"

"Ehy Liam" La sua voce era un po insicura, forse per paura che avrei dato di matto per la storia di Zayn.
E infatti fu così.

"Come hai potuto?"

"Scusami Liam, ma non avevo altra scelta. Trisha non voleva che suo figlio una volta ritornato a casa stesse in un hotel mai giorni in cui saremo partiti e sapere che ha almeno una compagnia la rende più sollevata"

"Che significa che stai partendo?"

"Sai quando ti dicevo che Trisha era un po' stressata per il lavoro e tutto? Beh! Ho pensato che una vacanza le facesse bene e così..."

"No aspetta un attimo. Per quanto tempo starete via?"

"Due settimane"

"DUE SETTIMANE" iniziai a urlare
"Sei pazzito per caso. No,cioè, fammi capire, tu ti fai due settimane di vacanze e io sto quì con la persona -che tu sai - che odio più al mondo. Neanche avesse undici anni che non può stare da solo. Ha 23 anni cazzo"

"Liam non parlare così a tuo padre. Lui starà con te che ti piaccia o no e poi sarà un buon motivo per superare le avversità che ci sono tra di voi " questa volta la sua voce era seria e irremovibile, quindi non mi rimase alta scelta che rassegnarmi.

"Due settimane, ma appena tornate lui sloggia"

"Sì sì non ti preoccupare. Ora devo andare il taxi e appena arrivato ci sentiamo "

"Sì, sì ciao papà e buon viaggio"detto questo staccai.

Mi girai e trovai Zayn appoggiato allo stipite della porta ,con il suo corpo possente con solo i boxer neri a coprirlo.
Ero rimasto incantato ma mi ripresi subito.

"Non ti hanno insegnato che non si origlia alle discussioni altrui?" dissi con tono acido

"No! Però mi hanno insegnato che origliando scopri tante cose"

"Cioè? "

"Cioè il tuo così forte odio verso i miei confronti "

"Questa non è una novità, te l'ho sempre detto "

"Si, ma non sapevo fosse così grande "

"Beh ,ora lo sai quindi chiudiamo la discussione che mi fa male la testa e non voglio sentirti parlare"

Mi avvicinai allo sportello dove tenevo le aspirine e ne immersi una in un bicchere pieno d'acqua.
Ad un tratto sentì un calore alle mie spalle.

"Sai cosa adoro di te?" Le sue labbra si avvicinarono al mio orecchio e le sue mani si adagiarono sui miei fianchi , facendo su e giù per tutto il mio corpo.
Ingoiai un groppo in gola e poi risposi.

Love My Brother (Ziam)Where stories live. Discover now