Capitolo 4

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La mattina seguente tutti dormivano tranne la piccola Allison, che appena riuscì a liberarsi dalla presa di Harry che dormiva beatamente, si alzò dal letto e andò in bagno.
Valutò la cosa di uscire dalla stanza, ma il padre si era raccomandato di stargli sempre accanto, quindi la cosa non era da prendere in considerazione.
Si affacciò alla finestra e notò che c'erano tantissime persone in strada con tanti cartelloni colorati, e poteva notare delle grandi foto di Harry e i ragazzi.
Aveva intuito che fossero lì per la band, ma non avendo nulla da fare, aprì la finestra ed iniziò a salutare la grande folla.

Alzò il suo piccolo braccino e mosse le dita a mo di saluto, e appena se ne accorsero, tutti urlarono e applaudirono la piccola.
Decise di rientrare subito, e pensando che Harry non avesse mai visto così tante persone per lui, gli saltò addosso e lo svegliò.

"Papi papi, ci sono tantissime persone giù, guarda!" Era emozionantissima, e il padre, ancora mezzo addormentato e con i capelli scompigliati, prese in braccio Allison e si affacciò alla finestra.

Salutò anche lui la grande folla, ma poco dopo rientrò e le persone furono allontanate per la troppa confusione, molto probabilmente qualche cliente dell'hotel si era lamentato.

"Papi hai visto quanti erano?!?" Chiese Allison ancora stupita dalla situazione.

Harry ridacchiò e la poggiò sul letto.
"Piccola è sempre così, ogni volta che noi ci spostiamo le directioner ci seguono sempre, sono le migliori"

"Anche io allora sono una directioner, io ti seguo sempre." Ridacchiò e Harry fece lo stesso.

"Certo piccola, tu sei la mia directioner preferita."

****

"Papà non voglio prendere un altro aereo! Questo è il sesto! E poi non facciamo altro che stare in viaggio, io voglio visitare queste città bellissime dove andiamo."

"Lo so piccola ma questo è il nostro lavoro... Facciamo così, papà ti promette che appena abbiamo un po' di tempo libero ti porta a fare una vacanza bellissima, e se vogliono facciamo venire anche i ragazzi."

"Siiiii! Che bello grazie papà."

Partirono per un'altra tappa del tour, questa volta la meta era l'Italia, a Torino.
Allison non viaggiava mai con la madre, lei doveva lavorare sodo per mantenere una bambina, ma se avesse potuto scegliere dove andare avrebbe scelto sicuro l'Italia.
Aveva sempre ammirato la grande Roma, il maestoso Colosseo e tutte le grandi sculture presenti in quella grande città.
La mamma le raccontava che in Italia avevano vissuto tantissime persone importanti: artisti, scienziati, fisici, matematici, scrittori, poeti, pittori e scultori.

Quando scesero dall'aereo una grande folla li accolse fuori dall'aeroporto, tantissime ragazze aspettavano con ansia l'arrivo dei One Direction, che fecero il loro ingresso come dei grandi divi per farle ridere.
Harry come al solito prese Allison in braccio, e molte persone gli chiesero di fare una foto con lui e la bimba.

"Harry lascia quella mocciosa e fatti una foto con noi" (In inglese ovviamente) tra tutte le urla delle ragazze questa lo colpì maggiormente,
Si avvicinò al punto da dove proveniva quella voce e trovò la ragazza che cercava, le si avvicinò e sorridendo le disse una delle poche frasi che aveva imparato in italiano.

"Lei è la mia principessa" lei si azzittì e lui continuò a firmare autografi random.
Andarono in albergo e si riunirono tutti nella camera di Harry dove Allison era stesa sul letto a dormire e i ragazzi erano seduti intorno a lei.

"Harry dobbiamo parlarti di una cosa."
Disse Zayn preoccupato della reazione dell'amico.

"Ditemi" Disse ignoro della notizia che gli stavano per dare.

"Quanto tempo è che non entri su Twitter?"

"Cioè voi siete così preoccupati perché non vado su Twitter da un po'?"

Le loro facce si scambiarono sguardi interrogativi, ma poi Liam si decise a parlare.

"Harry abbiamo letto molti Commenti che riguardano la bambina e siamo preoccupati."

Harry prese subito il telefono e noto che oltre a migliaia di Frasi gentili dove gli facevano complimenti e gli dicevano cose carine, ce ne erano molti dove prendevano in giro Allison, le auguravano la morte e cose del genere.
Harry non capiva perché fossero così cattivi con lei, che gli aveva fatto?

Fece una foto a sua figlia e la postò scrivendo sotto: "Un piccolo angioletto dorme sul mio letto"

"Che si fottano, lei però deve rimanere all'oscuro di tutto questo schifo, intesi?"

Tutti i ragazzi annuirono e dopo non moto furono chiamati per andare a provare prima del concerto di quella sera.

Harry si avvicinò alla piccola, la cambiò, mettendole un paio di leggins neri e una maglia lunga rossa sopra, con scritto "One direction", glie l'aveva comprata la mamma una settimana prima di morire.

Uscirono dall'albergo e la piccola dormiva ancora, ma durante il tragitto cominciava ad agitarsi ed Harry notò delle piccole lacrime rigarle il suo piccolo volto.
Cercò di capire cosa avesse, ed i ragazzi lo incitarono a svegliarla, ma prima che potesse fare qualsiasi cosa sentì un urlo provenire da Allison e poi si svegliò da sola.

"Papà!" La voce le si spezzò sull'ultima lettera e cominciò a piangere molto più forte di prima.

"Sono qui piccola... Che succede?" Le carezzò la guancia un paio di volte prima di ricevere una sua risposta.

"Papà non mi lasciare mai."

"Certo che non ti lascerò mai, stai tranquilla."

Harry non aveva idea di cosa fosse successo, tutti pensavano che fosse un brutto sogno, ma in realtà la piccola Allison aveva sentito tutto quello che avevano detto i ragazzi nella camera d'albergo, e aveva paura che il padre ascoltasse quelle ragazze e pur di renderle felici l'avrebbe abbandonata.

La piccola StylesWhere stories live. Discover now