Capitolo 2

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La prima persona a svegliarsi in casa Styles fu Harry, che si trovava in cucina a cucinare la colazione per lui e Allison.
Aveva quasi finito, e gli si presentò la scena più tenera che abbia mai visto.
Allison era alla porta con i capelli tutti scompigliati e che con un pugno di strofinava gli occhi, ancora semi-chiusi.

"Buongiorno principessa!" Sorrise.

"Giorno papà" Disse con la voce ancora impastata dal sonno.
Si sedette su uno sgabello attorno al tavolo e il padre le riempì il piatto di bacon, uova e pane.

"Ti piace?" Annuì e mangiò tutto molto in fretta, aveva davvero fame.

"Tra poco arriverà l'assistente sociale e porterà tutte le tue cose, poi magari nel pomeriggio andiamo a comprare delle cose per la tua nuova stanza, che ne dici?"

"Posso decidere io come fare la stanza!?" Chiese con un enorme sorriso stampato sulla faccia.

"Certo che puoi, per te questo ed altro. Compreremo anche tanti giocattoli nuovi."

"Siiii grazie papi" Gli corse addosso e lo abbracciò.

Andarono al piano di sopra per prepararsi, Harry indossò i suoi jeans neri aderenti, una maglietta bianca ed una felpa grigia aperta avanti, poi prese i vestiti del giorno prima della bambina e li portò in bagno, da Allison.

Allison si stava lavando i denti, ed Harry apparì dietro di lei e le fece prendere un colpo.

"Allora, i tuoi vestiti arriveranno tra poco, per ora rimetti questi di ieri e poi dopo ci cambiamo, ok?"

La piccola annuì ed Harry le tolse la sua maglia e le mise i suoi vestiti.
Le pettinò i capelli e scesero al piano di sotto.
Sentirono suonare alla porta ed aprirono.

"Buongiorno signor Styles, sono venuto a portare le cose di Allison." Era l'assistente sociale.

"Buongiorno! Grazie mille."

Harry portò gli scatoloni e le valigie con i vestiti in camera della bambina e il signore se ne andò.

"Allora, per ora mettiamo i vestiti nell'armadio e poi i giocattoli ed il resto li posiamo dopo, ok?" Allison annuì e dopo poco finirono.
Harry cambiò la bambina ed uscirono.
Erano in macchina assieme alla guardia del corpo di Harry, John, e si stavano recando al centro commerciale.

Entrarono in un negozio di giocattoli, e comprarono veramente di tutto: da pupazzi a casse delle bambole, vestiti per i bambolotti e passeggini giocattolo.
Allison era felicissima, sua madre non poteva permettersi tutti quei giochi, e il suo papà era più bambino di lei mentre sceglievano cosa comprare.

Andarono in un negozio di mobili e decorazioni, e comprarono la pittura per la cameretta, che Allison voleva azzurra, un grande tappeto per i giochi, dei contenitori sempre per i giocattoli e una lucetta per la notte che ad Allison piaceva tanto.
All'improvviso si creò una grande folla intorno ai due, ed Harry non sapeva cosa fare, tutti chiedevano chi fosse quella bambina.
John chiamò i "rinforzi" e in pochi minuti c'erano altre quattro guardie e far allontanare la gente.

Si sentivano urla del tipo "Harry chi è quella bambina?" Oppure "È tua figlia?" La piccola odiava i posti affollati, e poi tutte quelle persone scattavano foto e si sentiva troppo osservata, quindi si mise le piccole mani sulle orecchie e gli scappò qualche lacrima dai suoi bellissimi occhi verdi.
Harry se ne accorse e prese in braccio la bambina, stringendola forte a se.

"Allison tranquilla ora ce ne andiamo" sussurrò al suo orecchio.
Corse alla macchina e salirono seguiti da John e gli altri.
Durante il tragitto Allison si addormentò in braccio al papà e con in mano il suo nuovo peluche a forma di orsetto.
Harry la guardò per tutto il tempo, si chiedeva come avrebbe fatto a dirlo alle fan, e soprattutto si domandava se la piccola avrebbe retto la pressione di essere sempre tenuta d'occhio.
Lui voleva il meglio per sua figlia, ma non sapeva cosa fare. Decise di chiamare i ragazzi e di farli venire a casa sua per parlarne.

Appena tornarono a casa mise Allison nel suo lettino con il suo peluche, poi andò al piano inferiore, dopo aver sentito bussare alla porta, ed aprì.

"Ciao ragazzi, entrate"
Si sedettero tutti sul divano e sulle poltrone.

"Come mai ci hai chiamati? A telefono avevi una voce stranissima" Chiese il biondo.

"Devo parlarvi di Allison. Oggi al centro commerciale delle fan l'hanno vista e mi chiedevano chi fosse."

"Cavolo... Beh dobbiamo trovare il modo di presentarla al mondo intero Harry, non possiamo nasconderla per sempre, no?" Liam era sempre il più maturo di tutti, quindi Harry si fidava ciecamente di lui.

"Harry penso che i manager saranno d'accordo"  Loro sapevano già tutto, Harry gliene aveva parlato prima che sua figlia arrivasse. Si erano arrabbiati, ma poi avevano accettato la cosa.

"Ok li chiamo subito" Prese il telefono e compose il numero della casa discografica. Parlarono a lungo, ma giunsero ad una conclusione.

"Cosa?! La vogliono portare al prossimo concerto? Ma è grandioso!" Urlò Louis.

"Si, hanno detto che le fan capiranno."

"È una splendida notizia, tanto non manca molto, il prossimo tour è la settimana prossima."

Continuarono a parlare per un po' finché i ragazzi se ne andarono.
Harry salì in camera di Allison ed entrò.
La bambina era seduta sul letto che guardava un album di fotografie, aveva un espressione triste, quelle foto erano di lei e la sua mamma.
Harry si avvicinò piano a sua figlia, e si sedette accanto a lei.

"Ti manca tanto, è vero?" Le chiese delicatamente. Lei annuì e scoppiò in lacrime sul petto del padre, bagnandogli la maglia.
La strinse forte a se, non poteva sopportare di vederla così.

"Allison la mamma sarà sempre con te, anche se non la vedi lei è accanto a te, e ti vuole bene." Annuì per nascondersi sul petto del padre, le piaceva stare in quel modo, si sentiva protetta.

Dopo svariati minuti in quella posizione si stesero sul letto e si addormentarono abbracciati.

La piccola StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora