7. sleepover

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La puntualità di Mahogany mi fa davvero paura. Esattamente alle 21:01, cioè un minuto fa, mi ha scritto che è arrivata e che Gilinsky è venuto con lei per darmi una mano con le valige. « stanza 127 » rispondo velocemente.  Continuare a dirgli che non ho bisogno di questi trattamenti da principessina non serve a nulla visto che non mi danno ascolto, tanto vale accettare la situazione. Bussano alla porta e vado ad aprire, trovandomi Jack e Mahogany con dei sorrisoni. « Ciao! » dico sorridendo anche io. « è arrivato il momento di lasciare questa bettola! » dice Mahogany con un tono leggermente alto, ricevendo anche un occhiataccia di un cameriere che passava di li. « ops. » dice rendendosi poi conto della figura di merda appena fatta. Scuoto la testa ridendo, e prendo le valige e la borsa. « Dai a me! » dice Jack alludendo alle valige. Gliene passo una con fatica. « Oh andiamo non sarà davvero cosi pes.. » non fa neanche in tempo a finire la frase che gli cede il braccio e la fa cadere per terra. « CHE DIAVOLO HAI LI DENTRO, PLATINO? » chiede scioccato. Ridacchio. « tutto il mio armadio...sai me ne sono andata di casa, pensavi che gli avessi lasciato tutta la roba li? » dico ovvia. Usciamo dalla stanza e prendiamo l'ascensore. « che odio queste stupide canzoncine che mettono negli ascensori » dice Mahogany sbuffando. Arriviamo al piano terra, lascio la chiave alla reception come d'accordo e carichiamo le valige in macchina. Il tragitto dal l'hotel alle villette non dura molto. « ho ordinato delle pizze per stasera, spero non ti dispiaccia ma non ho avuto tempo di cucinare » mi dice ansiosa. « scherzi? Cosa c'è di meglio della pizza » esclamo. « perfetto » mi sorride ed entriamo in casa Lox dove ci sono tutti i ragazzi ad aspettarci. « Benvenuta ufficialmente in famiglia, Mandy » mi accolgono i Grier con un mega abbraccio. « grazie » sorrido timidamente. Saluto tutti e noto con piacere che sul tavolo è tutto pronto per la cena. Mi siedo tra Matt e Jacob. Cominciamo a mangiare e a scambiare quattro chiacchiere, anche se Cameron sembra particolarmente silenzioso. Dopo cena, io e Mahogany ci occupiamo di sistemare la cucina mentre i ragazzi se ne vanno in salotto. « Cameron era strano » dico. « probabilmente Cassandra gli avrà rotto le palle » dice sfacciata. « perché avete questa opinione così brutta su Cassandra? » chiedo un po' infastidita. È stata davvero carina con me, non capisco perché dicano queste cose su di lei. « È una storia complicata, magari più in là te ne parlerà Cam stesso. Però credimi, non è così buona come vuole apparire. » mi avverte. « Ma con me si comporta bene » la difendo. « e vorrei proprio sapere perché... » dice. « io però non voglio essere influenzata dal vostro giudizio..in fondo non la conosco. » spiego. « proprio perché  la conosci dovresti ascoltarmi...però se sei convinta di ciò che fai, non sono nessuno per dirti come comportarti. Però ti prego, stai attenta. Non voglio che ti metta nei guai. » mi dice. « d'accordo » dico poco convinta. Finiamo di sparecchiare e sistemare e raggiungiamo gli altri in salotto. « Allora bei ragazzuoli, alzate i culi e andate da Cameron. Noi ragazze dobbiamo fare...cose da ragazze » spiega Mahogany. « e ci private della vostra amabile compagnia? » dice sarcastico Jacob. « So che vi mancheremo, ma tranquillo, tu e Shawn potete tornare per le 11:30 » li informa. « grazie per questa concessione » risponde Jacob sempre sarcastico. Mahogany gli fa una linguaccia e intanto i ragazzi iniziano a spostarsi a casa Dallas. « buonanotte Mandy » Cameron mi bacia una guancia e mi sciolgo. « notte Cam » sorrido ed esce. « ci vediamo dopo » sorride teneramente Shawn. Annuisco. « finalmente sole! » sospira Mahogany. « è la prima volta dopo tanto tempo che non ho ragazzi che ronzano per la stanza » ridacchia. Questa frase potrebbe fare pensare male. « posso farti una domanda? » chiedo. « certo » mi sorride mentre si stravacca sul divano. « tra te e Jacob c'è qualcosa? » domanda impertinente ma dovevo farla. « Che? » scatta così veloce che cade col culo per terra. « lo prendo come un si? » rido. « ecco è abbastanza complicata come situazione. » « mi piacciono le situazioni complicate » dico guardandola con un sorrisetto malizioso. « beh, in parole povere io sono cotta di lui da quando l'ho conosciuto, lui è innamorato pazzo della sua chitarra. » spiega. « a me non sembra, cioè sembra interessato anche lui » dico. « ahahahah hai bisogno degli occhiali tesoro » mi dice con un tono amaro. « no sul serio, ci sono momenti in cui sembrate una coppietta » dico emozionata. « si a volte sembra che gli piaccia ma tutto il resto del tempo sembra completamente l'opposto. Come vorrei entrare nella sua strana testolina » sbuffa. « perché non ci parli? » chiedo. « perché la friendzone potrebbe essere atroce e non voglio assolutamente rovinare la nostra amicizia. Gli voglio troppo bene, e so che poi le cose diventerebbero troppo strane se la cosa non fosse ricambiata. » spiega. « che cosa diamine vuol dire friendzone?» chiedo perplessa. « ah ma dove vivi? In poche parole vieni 'friendzonata' quando tu ti dichiari ad un tuo amico e lui il 90% delle volte ti risponde 'scusa ma ti vedo solo come un'amica' o in ogni caso ti respinge » spiega. « Ahh » chiedo ancora un po' perplessa. « comunque, secondo me dovresti cercare di capir in qualche modo. E poi vi vedrei troppo bene insieme » dico entusiasta. « si dice shipperei » dice la riccia. Questa ragazza è tanto strana quanto rossa. Tra una chiacchierata e l'altra, manicure e maschere di bellezza..si fanno le undici. « credo sia meglio che vada a dormire, domani devo andare a lezione  » dico sbadigliando. « d'accordo, ti faccio vedere la tua camera. Come la scema mi sono scordata di mostrartela » mi accompagna al piano di sopra, e mi porta nella stanza infondo al corridoio. Apre la porta e rimango letteralmente a bocca aperta. « porca miseria » dico scioccata. « non ti piace? Era la mia stanza/armadio prima, come si può ben capire dal colore, i mobili sono quelli miei della mia vecchia stanza, però sono nuovi. Ti avrei comprato roba nuova, ma non ho avuto tempo » si affretta a dirmi. « Mahogany stai scherzando? È bellissima, grazie mille » la stanza è di un lilla pastello, uno dei colori che amo di più in assoluto. A sinistra c'è un letto a due piazze bianco, con una trapuntina floreale bianca e lilla e tanti cuscini con varie stampe nere. Sopra c'è attaccata una piccola lampada lilla. Sulla destra, attaccata al muro c'è una scrivania in legno bianca, con varie mensole sopra. Difronte c'è un mobiletto senza ante con vari scaffali, su uno di questi c'è una A nera in legno mentre negli altri ci sono vari contenitori in vetro. Per terra c'è un tappeto bianco tutto in pelo che risalta con il parquet scuro. Ho sempre voluto averne uno. Più in là, quando troverò un lavoro magari aggiungerò altri mobili per riempirla ancora un po'. « Qui c'è la cabina armadio, che prima usavo come scarpiera » mi indica una porticina. Non oso immaginare quanti vestiti e scarpe abbia per aver utilizzato una camera e mezzo come guardaroba e scarpiera.  « ho liberato solo un appendi abiti per il momento, mi dispiace ma non sono riuscita a liberarne altri, ho una marea di vestiti. Lì c'è una cassettiera. Se te ne servono altri possiamo andare insieme a comprarli, basta che me lo dici » mi dice. « domani incomincio a sistemare la roba e ti farò sapere, comunque sei assolutamente una pazza. Non c'era bisogno che mi arredassi tutta la stanza, mi sarebbe bastato un materasso, lenzuola e una vecchia scrivania » le dico. « ma scherzi? Io accolgo bene i miei ospiti! Ti piace? » non vedeva l'ora di chiedermelo. « assolutamente si, grazie davvero » la abbraccio. « figurati» mi stringe. « ah qui accanto c'è il bagno, purtroppo ce n'è sono solo due in casa, più quello di servizio giù perciò ci dobbiamo arrangiare » mi dice. « non ci sono problemi » sorrido. « perfetto, allora io vado .. Buonanotte» mi stampa un bacino sulla guancia e mi lascia sola nella mia nuova camera. Mi tolgo i vestiti e metto il pigiama. Okay, ho 18 anni e ho il pigiama di barbie, ma who cares? Lego i capelli in una coda alta, metto i calzini che uso per dormire, prendo dischetti e struccante e vado in bagno a togliere il trucco ormai mezzo andato. Finita la pulizia del viso, torno in camera per sistemare quanto meno l'attrezzatura elettronica sulla scrivania. Bussano alla porta. « avanti! » dico concentrata sulla borsa. « volevo darti la buonanotte » un tenerissimo Shawn già in pigiama compare sulla porta. Non li ho nemmeno sentiti rientrare. « oh che carino » sorrido. « come il tuo pigiama, posso entrare? » ridacchia. Annuisco. « Ehi, cos'hai contro barbie? » metto il broncio. « oh niente, da piccolo ci giocavo anche con mia cugina » mi spiega. Alzo le sopracciglia divertita. « comunque sai che sei più carina senza trucco? » mi dice. « sai che non si dicono le bugie? » ribatto. « io non dico mai bugie, a meno che non siano a fin di bene » insiste. « e come faccio a sapere che non lo stai dicendo solo per essere carino? » chiedo sospettosa. « certo che hai un bel caratterino Mandy » ridacchia. « lo so, mio padre me lo diceva sempre » certi momenti sento un po' di nostalgia. « ti mancano i tuoi? » mi chiede con cautela, magari per evitare di toccare tasti dolenti. « un po', ma non abbastanza per ritornare alla mia vecchia vita. » dico. « spero tu ti trova bene qui da noi, sai non saremo la tua famiglia ma se entrassi nella nostra, ci farebbe tanto piacere » mi incoraggia. « grazie Shawn, davvero.. Siete stati tutti così carini e davvero non pensavo esistessero ancora persone così gentili. Non potrò mai sdebitarmi abbastanza » gli dico abbracciandolo. Inizialmente è un po' sorpreso ma ricambia subito l'abbraccio. « è meglio che mi metta sotto le coperte, altrimenti domani dormirò sui banchi » ridacchio. « non dirlo a me » mi bacia una guancia. « buonanotte » dice prima di chiudere la porta. « notte » sorrido.

escape | magconWhere stories live. Discover now