4.8

1.8K 177 7
                                    

Harry' pov.

-Vuoi una cioccolata calda?- chiese Gemma sedendosi accanto a me e poggiando una sua mano sulla mia spalla. Scossi la testa con un leggero sorriso, ma questo non tranquillizzò affatto mia sorella, la quale cominciò a farmi altre domande.
-Non capisco perché non hai detto a Louis dove ci troviamo.. non lo ami? Dovresti dirgli dove sei, se lui ricambia sarà preoccupato..-
-Starà bene, per.. per ora non voglio vederlo.- chiusi io il discorso, alzandomi di colpo dalla sedia e avvicinandomi alla finestra che rifletteva il volto di mia nonna stesa sul lettino d'ospedale.
Chiusi gli occhi, le lacrime che rigavano lentamente le mie guance.
È stata colpa mia; è colpa mia se la nonna sta male, se ha avuto quell'incidente, lo stesso che ha portato via anche il nonno.
Il mio egoismo mi aveva fregato, perché sarei dovuto andare io da loro, ma dato che ero così pigro e menefreghista avevo preferito rimanere a casa con la scusa della febbre; ma i miei nonni erano i miei nonni, e volevano venirmi a trovare per aiutarmi a guarire.
Sono stato uno stupido, e ora a causa mia mio nonno è morto e mia nonna sta quasi per raggiungerlo; così egoista da non pensare al bene degli altri, da mettere in risalto solo me e fregandomene delle altre persone.
Ero così arrabbiato con me stesso, così in colpa che mi era passata la fame; la nausea mi stava divorando e se solo un'altra anima viva mi avesse offerto delle bibite sarei dovuto andare in bagno a vomitare.. la tensione a mille, la pausa e l'ansia.
Forse è per quel motivo che non volevo vedere Louis, forse perché non volevo farmi vedere da lui in quello stato.. e sì, anche perché ero un assassino.
Dentro di me sapevo di aver causato io la morte di mio nonno, perché poche ore prima era ancora vivo e felice e a causa del mio egoismo era morto.
-Dov'è Harry Styles?!- richiamò una voce in segreteria, e mi sporsi leggermente per ascoltare. -Non mi interessa, mi dica dov'è!!- quasi mi strozzai con la mia stessa saliva quando lo riconobbi e mi nascosi dietro alla colonna accanto al corridoio.
Che diavolo ci faceva Louis lì?
-Sono il suo ragazzo! Ora dimmi dove diavolo è Harry Styles!- non avevo mai sentito la sua voce così agitata, e con un sospiro decisi di avvicinarmi per non assistere all'omicidio della povera infermiera che lo fissava spaventata e confusa.
Quando gli occhi azzurri di Louis, incontrarono i miei, quasi non mi accorsi di quanto veloce corse da me per abbracciarmi; un abbraccio che nonostante tutto quel dolore mi fece sentire a casa.
-Lou.. Lou..- biascicai io, prima di scoppiare a piangere sulla sua spalla.
-Shh, ci sono io adesso, Haz, ci sono io- sussurrò lui al mio orecchio, per poi prendermi per mano e farmi sedere su una delle sedie lì davanti.
Alzai lo sguardo e notai Liam avvicinarsi a noi con un sorriso, che ricambiai velocemente.
-Perché non hai voluto dirmi dov'eri? Mi stavo preoccupando.. io.. io..-
-Mio nonno è morto- mormorai piano, abbassando la testa e fissando le mie scarpe ormai consumate dal tempo.
Louis e Liam erano rimasti in silenzio, indecisi sul da farsi; sentii Lou chiedere a Liam di lasciarci soli e il mio migliore amico mi salutò con un sorriso dolce, prima di avermi dato una pacca sulla spalla. -Poi ne parliamo- disse lasciandomi solo con Louis, e tutta quella sicurezza che avevo accumulato sparì quando iniziai a piangere e lui mi attirò a sé in un abbraccio, stringendomi forte e lasciando che mi facessi cullare dalle sue carezze lente e piacevoli. -Sono un assassino, Louis, devi andare via.. sono un mostro- dissi io con le lacrime che inzuppavano lentamente il suo maglione.
-Shh non sei un mostro, amore mio, shh non piangere..- nonostante il dolore, le sue parole mi fecero battere forte il cuore. -Haz.. io ci sono, scemo, io ci sono e sai perfettamente che ti amo, che ti sosterrò sempre perché odio vederti stare male..- cercai di smettere di piangere, ma i singhiozzi avevano preso il sopravvento e non riuscivo più a fermarmi. -Ci sarò sempre, qualunque cosa accada, te lo prometto.- sussurrò lui al mio orecchio, le labbra che mi solleticavano dolcemente la pelle.
-Promesso promesso?- domandai io alzando lo sguardo e incrociando i suoi occhi azzurri, i quali ricambiarono lo sguardo dolcemente. Lui mi osservò le labbra, prima di avvicinarsi lentamente e unire le nostre bocche in un dolce bacio, il quale mi mozzò il fiato per tutta la dolcezza che Louis stava dimostrando nei miei confronti.
-Promesso promesso- mormorò lui, prima di attirarmi a sé in un abbraccio e di cullarmi dolcemente, facendomi addormentare tra le sue braccia.


-------

Spazio Autrice

Hi =]

Scusate se non ho aggiornato per così tanto tempo.. spero di non aver perso dei lettori.. comunque sono in un periodo di merda e scrivere cose dolci e sdolcinate non mi fa sentire meglio, diciamo.

Spero vi piaccia e scusate se è corto..

Liz =]

Whatsapp || Larry Stylinson [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora