Capitolo 2

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Finisco di piangere in fretta, perchè nn voglio che Katniss, che sara mia nemica nell'arena, mi consideri debole.
Continuo a rimuginare sul fatto che nn tornerò mai a casa, e mentre faccio le mie riflessioni entra nel vagone Effie Trincket, la donna di Capitol City che ha estratto i nostri nomi con tanta allegria che sembrava fossimo stati scelti per un viaggio esclusivo a Capitol City, intanto comincia -Bene, bene ragazzi miei non vi sentite fortunati?! Insomma per qualche giorno potrete permettivi il lusso che c'è a Capitol City! E la cosa migliore per voi, ma anche noi è che è TUTTO gratis!!!!- e poi continua col quanto sia fantastico il suo vestito,le scarpe, e infine attacca con il fatto che lei si occuperà di noi come un angelo custode, poi smetto di ascoltare perchè mi sto addormentando, e comunque per tutto il suo lungo monologo io e Katniss siamo rimasti impassabili.
Effie si sistema il trucco e la parrucca, e se ne va. Ben presto Haymitch, il nostro mentore, appare tutto ubriaco, non fa in tempo a guardarci che vomitò sul un lussuoso tappeto e, intontito, chiese -dove sono? Che è successo?- E si mise una mano in faccia sporcandosi tutto. Spazientiti io e Katniss lo portammo nella sua stanza e lo ripulimmo.
La notte passa con tutti gli incubi possili e la mattina dopo a colazione, trovai Katniss e Haymitch seduti al tavolo. Mi aggrego e chiedo al mentore -Allora, cosa dobbiamo fare? Come ci dobbiamo comportare e che consigli ci dai?!- Lui ci squadrò e ammise ridendo -mi sembra ovvio,restate vivi!- Questo commento mi provocò a tal punto che, con una manata, rovesciai il bicchiere che Haymitch si stava portando alla bocca per berne il contenuto alcolico. Subito lui mi stese con un pugno dritto in faccia. -Cos'è? Quest'anno mi hanno dato una coppia di combattenti veri??- Per tutta risposta Katniss tirò un coltello nella parete. Il nostro mentore ci guardò e propose -Allora, statemi bene a sentire: se promettete di darmi ascolto in QUALCUNQUE situazione, io cercherò di aiutarvi e procurarvi degli sponsor. Se anche solo una volta non manterrete la parola data, l'accordo salta e vi arrangiate da soli.-
Non faccio in tempo a ragionare sulle conseguenze che Katniss accetta e chiede che cosa dovremmo fare. Haymitch dice -non opponetevi a quello che vi faranno i vostri preparatori anche se non vi piacerá.- Comincio a distrarmi e a guardarmi attorno per scorgere ogni angolo di questo vagone super costoso e super accessoriato che viene da Capitol City, ci sono tavoli di uno strano colore marrone scuro e suppongo sia legno pregiato, e sopra i tavoli ci sono vassoi pieni di dolci di ogni genere che catturano la mia attenzione perche ci sono delle decorazioni intricate ma abbastanza facili da fare, a quanto pare a Capitol City non si impegnano molto su queste cose visto che non ho voglia di parlare con nessuno mi metto a guardare fuori dal finestrino i boschi che passano fulminei sotto i miei occhi. Noto che Katniss non ha pianto forse perché non voleva dimostrarsi debole agli occhi miei e degli altri, non l'avevo mai osservata così da vicino di solito la guardo tornare a casa e qualche volta i nostri sguardi si sono incrociati ma oltre a questo non sono mai riuscito a parlarle, e dire che a me sarebbe bastato anche un semplice "Ciao".
Effie si mette a strillare -Uh! Guardate è quella Capitol City, non è fantastica?!- ci siamo, è arrivato il momento di mostrarsi gentili e simpatici con questa gente che a quanto pare non aspettava altro che i tributi per gli Hunger Games perché quando siamo in stazione ci sono fiumi di folle tutte radunate intorno ai treni così mi alzo e mi metto a salutare con il sorriso più radioso che riesco a fare.
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SPAZIO AUTRICE
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Stiamo scrivendo anche un altra FF, tema Joshifer. Andatela a vedere e scriveteci con ne pensate ♥

Gli Hunger Games di Peeta  Where stories live. Discover now