Bologna-Gelosie

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Capitolo 9

"Bologna"

Stiamo tornando a casa dopo una serata fantastica passata in compagnia dei nostri amici.
Entriamo tutti in casa Ginoble e ognuno va nella propria stanza.
Mi stendo sul letto e Piero dopo di me.
Mi cinge il fianco con il braccio e io mi stringo a lui.
Mi lascia un tenero bacio sulla tempia,ed essendo stanchissimi ci addormentiamo senza nemmeno mettere il pigiama.
Con lui sono felice,mi regala emozioni uniche.

[...]
Ore 12.00
Sento il rumore dell'acqua della doccia e mi sveglio.
Passo una mano sui miei occhi e mi metto seduta in mezzo al letto.
Mi alzo e vado in bagno sciacquo il viso e Piero mi sente.
-Amore sei tu?- mi chiede dal box doccia
-Si sono io.- sorrido anche se so che lui non può vedermi.
Indossa l'asciugamano e esce dal box del bagno.
Si avvicina a me e mi bacia.
Io sorrido e ricambio.
Si stacca e mi sorride -Oggi si parte andiamo a Bologna.-
Io annuisco e continuo a lavarmi.
Lui va in camera per vestirsi.
Torno in camera anche io e vado verso la mia valigia,la apro e prendo un vestitino bianco in raso,indosso le calze e metto le mie ballerine nere.
Lego i capelli e mi trucco con eye-liner mascara e rossetto.
-Pronta piccola?- mi chiede lui
Io annuisco e chiudiamo le valigie.
Mi lascia un ultimo bacio e scendiamo di sotto.
Aspettiamo gli altri e dopo poco partiamo alla volta della stazione di Pescara.
Ci accompagna il papà di Gian.
Sempre gentile e disponibile quell'uomo.
In macchina c'è silenzio,nessuno parla,sono tutti stanchi.
Arriviamo alla stazione dopo un ora,scendiamo dall'auto recuperiamo i bagagli e salutiamo il papà di Gian.
Ci allontaniamo e andiamo verso il nostro binario.
Aspettiamo una mezz'ora e arriva il nostro treno,preciso come un'orologio svizzero.
Saliamo su e ci accomodiamo ai nostri posti.
Sono vicina a Piero,appoggio la mia testa sulla sua spalla e guardo davanti a me,ci sono Ila e Gian,lui già dorme,mentre lei sta al cellulare.
-Domani siamo a Vittuone.- sorride Piero
Io annuisco e prendo un po' di sonno  così mi addormento sulla sua spalla,con lui che mi accarezza i capelli.
Sorrido è tutto così speciale insieme a lui.

6 Marzo 2015
Sono tornata in Sicilia dopo la data di Vittuone io e Piero abbiamo litigato.
E anche pesantemente.
Piero è siculo ed è gelosissimo al 100% ogni minima cosa si impressiona.
Ha iniziato a prendere delle paranoie,disse che io e Gian lo tradivamo.
Lo presi per pazzo quando in mezzo Vittuone mi fece una scenata perché abbracciai Gian.
Tra lui e Piero va bene sempre amici,ed io è questo che voglio.
Non ci sentiamo dal 28 Febbraio.
Gianluca e Ignazio mi hanno detto che sta bene.
Non sono nemmeno andata agli instore che hanno dato in Sicilia.
Non volevo incontrare il suo sguardo.
Non sono dalla parte del torto.
Ma anche lui ha sbagliato.
Sto camminando per le strade di Naro,non fa più molto freddo per fortuna.
Da lontano lo vedo,appena alza lo sguardo verso me e mi vede cambia strada.
Io sospiro e a piccoli passi torno a casa,butto la borsa sul divano e vado in cucina da mia madre.
Non le ho detto che io e Piero abbiamo litigato.
-Ró stasera io e tuo padre con i genitori di Piero andiamo a cena fuori quindi tu starai con Piero Mary e Francesco ok?.- mi dice lei sorridendo
Sgrano gli occhi ma poi sorrido per non far vedere la mia vera espressione.
Ecco di bene in meglio.
-Vabbene mamma.-
Dopo poco arriva mia padre e lo saluto con un bacio sulla guancia.
-Mamma io non ho fame vado di sopra.- le dico
Lei titubante accetta e io salgo in camera mia.
Metto le cuffie e mi stendo sul letto,mi sto per addormentare quando il mio cellulare squilla.
Spero sia Piero,ma sul display compare "Gianluca" sospiro e accetto la chiamata.
-Ehi bellissima.- mi dice lui
-Ciao Giangi.-
-Come stai?- ormai mi chiama ogni giorno e mi chiede sempre questo ed io rispondo sempre la stessa cosa.
-Bene Gian tu?- gli dico
-Bene bene.- ormai non si ostina più a chiedermi se è vero che io stia bene perché lo sa che io mento ma non vuole darlo a vedere.
-Che fai stasera?- continua lui
-I miei vanno a cena con i genitori di Piero quindi io devo stare con loro a casa loro.- dico io
-Aia.- dice lui -Beh in bocca al lupo.- mi dice
-Crepi.- rispondo
-Domani poi mi chiami e mi dici com'è andata.- dice lui
-Sisi non preoccuparti.- dico io
Chiudiamo la chiamata dopo aver parlato un po'.
Mi fa piacere avere lui che ogni giorno mi chiama e mi consola nonostante la distanza e la nostra vecchia relazione.
Sospiro e torno ad ascoltare musica.
Mi addormento con la musica nelle orecchie e il cuore pieno di lui.

Sei il mio angeloOnde histórias criam vida. Descubra agora