E p i l o g u e

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«Ciao.» rispondo, intenzionato a spostare la mano.

«Continua.» mi blocca lui aprendo leggermente gli occhi.
Sorrido e continuo ad accarezzargli il viso, avvicinandomi poi e dandogli un leggero bacio sulle labbra.

«Calum.» chiede flebile, ancora vicino al mio viso.

«Dimmi.» rispondo in un sussurro.

«Tutte le cose che ho detto ieri... le pensavo davvero.» confessa mordendosi piano il labbro.

Io lo osservo, spostando le mie dita a sfiorargli le labbra, facendogli smettere di mordersi il labbro.

«Anche quella di scoparmi contro il muro?» ridacchio facendolo arrossire.
È strabiliante come Ashton possa passare da essere così autoritario a essere un innocente ragazzo che arrossisce per tutto.

«Quella più di tutte.» risponde facendo ridere entrambi.
Mi attira più vicino a se, prima di baciarmi ancora.

«Sul serio Cal, io ti amo.» confessa con una sincerità che mi lascia spiazzato.

«Anche io ti amo Ash.» sorrido prima di baciarlo ancora e ancora, facendo sorridere entrambi.

D'un tratto, vedo che tira fuori da sotto il cuscino una scatolina e me la porge.
Io lo guardo confuso, prima di realizzare cosa potrebbe essere.

«Quando lo hai preso?» chiedo stupito, osservando attentamente il piccolo oggetto nelle mani del biondo.

«Due settimane dopo che mi hai ehm, "lasciato".» sussurra, cercando di capire la mia reazione.

«Perchè?» chiedo confuso.

Lui scuote semplicemente le spalle, giocherellando con la scatolina prima di alzare lo sguardo.

«In caso mi avessi risposto, io sarei stato sicuro di non perderti mai più, con questo.» spiega, alludendo al piccolo regalo.
Io sussulto quando apre la scatola e ne tira fuori un semplice anello in argento.

«Dentro ci sono incise le nostre iniziali. Thomas, bel secondo nome.» sorride.

«Come fai a sapere il mio secondo nome?» sorrido anche io, mentre Ash prende la mia mano fra le sue e mi infila l'anello.

«Sarah.» risponde semplicemente.

«Ovviamente.» scuoto leggermente la testa.

«Cal.» mi richiama, facendomi sollevare il viso per incontrare i suoi occhi verdi.

«Vuoi essere il mio ragazzo

«Oddio.» dico portandomi le mani sulla bocca.

«Oddio sì o oddio no?» ridacchia.

«Oddio sì stupido.» lo abbraccio, praticamente saltandogli addosso.

«Calum, Cal-piccolo, mi soffochi.» riesce a dire infine.

Red Lights » CashtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora