Rain or shine, I don't feel a thing
Just some information upon my skin
I miss the subtle aches when the weather changed
The barometric pressure we always blamed
- Touch
Los Angeles ci accolse con uno strano silenzio. L'avevo sempre vista come una città dinamica, sempre in movimento, piena di vita in ogni ora del giorno e della notte. Ma quella sera sembrava insolitamente quieta, calma, come se si stesse preparando per qualcosa che doveva succedere.
Quando entrammo nel vialetto di casa di Malachi trattenni il respiro, niente era cambiato, la casa era ancora enorme, tanto da occupare quasi un'intera collina, le luci nel sentiero per arrivare alla porta e tutt'intorno erano ancora accesse. Intravidi il salotto, e giurai di poter scorgere Felicia e Loren che aspettavano loro figlio per poterlo riabbracciare.
Malachi aveva la famiglia che io non avevo mai avuto, unita, legata da un'amore che non si poteva spiegare se non ne facevi parte, non poteva vivere senza i suoi genitori e loro senza di lui. Felicia era un perfetto equilibrio tra l'amore smisurato che aveva per suo figlio e quello per il suo lavoro, era una donna dolce, affettuosa ma allo stesso tempo forte e tenace. Viveva per Malachi, per vederlo felice, e sapevo che era stata un punto fermo quando aveva passato quel brutto periodo dove l'ansia l'aveva mangiato.
Loren invece era il grande esempio di Malachi, lo stimava e lo adorava, anelava ad essere come lui da grande, un padre gentile, amorevole, pieno d'amore per la sua famiglia e che trattava sua moglie come una regina. Dopo averlo conosciuto avevo capito come avessero fatto a crescerlo così un gentleman, perché Loren era così; metteva sempre al primo posto sua moglie, l'aiutava in ogni cosa, la sosteneva quando ne aveva bisogno, evitava che facesse anche il minimo sforzo.
«Buonanotte a tutti» ci augurò Malachi prima di scendere dall'autobus, risvegliandomi dai miei pensieri, gli sorrisi e lo trovai a guardarmi, distolsi lo sguardo, fissando fuori dal finestrino per evitare di incrociare i suoi occhi di nuovo.
Scese, e il bus ripartì, diretto a dove tutti noialtri avremmo alloggiato, ovvero in una fredda camera d'hotel, ma in realtà non c'era molta differenza dalla casa in cui sarei stata tutta l'estate se non fossi stata in tour.
Finalmente riuscimmo ad arrivare anche noi a quelli che sarebbero stati i nostri letti per due giorni, mi rallegrai al pensiero di avere un letto di una misura decente, rispetto a quello minuscolo del bus, e di avere un bagno tutto per me. Ma il silenzio assordante che mi investì appena entrai in camera fu più debilitante di una febbre. Mi sentii completamente sola, senza un appiglio, persa dentro la tempesta dei miei pensieri che quella notte non si fermarono neanche un secondo.
Continuavo di pensare a lui, a come mi guardava, a come mi aveva toccato quella sera sul palco, le sue braccia avevano stretto il mio corpo come se fossero state create per accoglierlo, e io mi ero sentita di nuovo al sicuro, come se niente avesse potuto farmi male, a casa. Ma era stata una sensazione effimera, durata pochi secondi, perché poi ci eravamo dovuti staccare, e il dolore che provavo era tornato a rosicchiarmi il cuore, e lo stava facendo tutt'ora. Mi consumava fino in fondo, prosciugava ogni parte di me, perché infondo lo sapevo che avrei voluto lasciarmi andare a quei sentimenti, ma non potevo, perché sarebbe stata una felicità momentanea, mi avrebbero fatto soffrire come era successo un anno prima, dovevo solo resistere finché non finiva il tour, poi non avrei più sentito di lui per un bel po' di tempo, e avrei avuto la mia pace.
Mi sentivo sola, troppo piccola in una stanza troppo grande, non sentire i respiri tranquilli degli altri mentre dormivano mi faceva strano, in queste notti in cui non riuscivo a dormire erano una sorta di ninna nanna, mi rilassava sapere che almeno loro stavano dormendo. Inevitabilmente, il mio pensiero scivolò su di lui, Malachi, che in quei maledetti momenti in cui i pensieri mi tenevano sveglia, lui c'era sempre, ci mettevamo a parlare della luna, del cielo, delle stelle, e la sua compagnia mi rassicurava, ma stasera non ci sarebbe stato. Era sicuramente a dormire nel suo letto caldo in casa, felice di essere passato a trovare i suoi genitori, oppure si era addormentato sul divano, con la testa appoggiata sulle gambe di sua madre, mentre lei si godeva quei pochi momenti che poteva passare con lui.
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𝑰𝒇 𝒐𝒏𝒍𝒚 - 𝑴𝒂𝒍𝒂𝒄𝒉𝒊 𝑩𝒂𝒓𝒕𝒐𝒏
FanfictionIvy ha interpretato Nova in Zombies 4, e come lei, si è innamorata di due occhi color cioccolato e un sorriso dolce. Malachi era stato Victor, e come lui, si era innamorato di una chioma bionda e un paio di iridi color smeraldo. Il loro amore era...
