Capitolo 15

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Dopo qualche secondo, il viso di Vasi si apre in un'espressione di meravigliato stupore.

"-Voi...alloggiate all'Afrodita? Ma...da quanto tempo? E perché il signor Anastasios non mi ha detto nulla??"

Ha gli occhi così sgranati che per poco non gli scoppiano in testa.

Perché il signor Anastasios a me ci tiene davvero – mi verrebbe da rispondergli.

"-È un vecchio collaboratore della mia ditta di Londra" spiego, paziente. "Io gli mandavo sempre clienti in luna di miele. Adesso, siccome mi trovo in una situazione un po'...delicata, ha accettato di registrare me e Jamie con nomi falsi, perché nessuno sappia dove ci troviamo.

Sinceramente, non ho la minima voglia di discutere della mia vita privata col cugino greco di Emerald, e spero di non avergli già dato fin troppi dettagli.

"-Ma tutto ciò è...straordinario!" esplode costui, al settimo cielo. " Proprio un segno chiaro che il destino ci ha voluto riunire! Tu credi nel fato, Jamie?"

Il nominato si agita sulla sedia senza rispondere.

"-Ma certo, il destino ha voluto che io e Jessica ci incontrassimo di nuovo, qui sull'isola più romantica al mondo, nel castello dei promessi sposi! Permetti di esprimere i miei ossequi Jess, per il tuo ex..."

"-Non è mica morto nessuno" precisa Jamie con impazienza.

"-... ho saputo di te e del tuo ricco fidanzato proprio il mese scorso! La notizia mi ha lacerato il cuore, stavo preparando il miglior smoking, in vista dello sfarzoso matrimonio! Non hai idea di quanto abbia sofferto per te, ho addirittura pianto giuro, ma...forse è tutto per il meglio! Devi pensare positivo: quando si chiude una porta, si apre sempre una finestra!" E mi fa sornione l'occhiolino, alzando anche un sopracciglio peloso.

Oh Dio, temo che sto per vomitare il cocktail di prima.

"-Ehmm....suppongo di sì" dico, deglutendo con fatica.

"-Spero che ti abbiano dato una suite decente, all'Afrodita! Perché se no, chiamo subito il mio socio, dovete assolutamente soggiornare gratis, vi offriamo tutto!"

"-Veramente noi..." comincio a dire, ma mi blocco: Vasi ha appena preso le mie mani nelle sue e mi accarezza i polsi. Il suo tocco umidiccio mi fa venire brividi di ansia- chissà cosa sta per combinare adesso.

"-Carissima amica ti scongiuro, per i meravigliosi tempi passati insieme nella casa dei miei genitori a Birmingwale: soggiorna gratis da noi!" dice con aria solenne. "Per gli anni della nostra infanzia, quando eravamo sempre inseparabili (oh, certo!). Fammi l'immenso onore di rimanere da noi, in qualità non di cliente ma di ospite d'onore. Permettimi di trattarti come una regina, così come meriti!"

Ora si metterà in ginocchio a recitare l'Iliade di Omero? mi chiedo guardandomi in giro, super-stressata.

Perché una volta l'aveva fatto, giuro.

Davanti a me Jamie sta quasi bucando il tavolino a forza di dare colpetti col cucchiaino, le labbra serrate ed espressione micidiale.

"-Anche il tuo fidanzato è invitato" aggiunge Vasi, senza degnarlo di uno sguardo.

"-Veramente, io posso dormire anche in un campeggio" dice Jamie sereno.

Oh, per l'amor del cielo, finiamola con questa commedia.

"-Domani si organizza un'escursione con gli Jeep!" annuncia Vasi senza lasciarmi nemmeno il tempo di aprire bocca. "Naturalmente siete invitati! IO personalmente vi farò da guida! Non potete mancare, scopriremo posti fantastici, pranzeremo in un villaggio di gente del posto, assaggerete solo roba greca genuina e...vi divertirete un mondo, parola d'onore! Ti prego Jessie, dimmi di sì, dimmi di sì!!"

"-Ehmmm...con una condizione" riesco a dire un po' rossa in viso, siccome Vasi non ha ancora mollato la stretta dei miei polsi. "Prometti che non ...reciterai nessuna poesia in greco".

Tutta colpa degli occhi azzurriWhere stories live. Discover now