Capitolo 10

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Faccio un profondo respiro, meravigliata: da qui si può ammirare quasi tutto il borgo, con il mulino e il cratere del vulcano fino a Thira! È veramente stupendo, e i colori sono...non ho parole per descriverli.

"-Sapevi che sono stati i veneziani a dare il nome dell'isola?" sussura Jamie nel mio orecchio sinistro. "L'hanno chiamata Santorini in onore di Santa Irene, per la presenza a quei tempi sull'isola di una cappella dedicata alla santa. Inedito, vero?"

Annuisco sorpresa ed emozionata e mi avvio decisa verso il castello.

I gradini sono così affollati di gente di ogni nazionalità che facciamo persino fatica ad arrivare fino in cima.

Manca pochissimo al tramonto, e mi chiedo se riusciremo mai a sederci ad un tavolino oppure saremmo costretti di stare in piedi ancora per chissà quanto, ma anche così ne varrebbe la pena.

"-Tranquilla ho già prenotato da un paio di giorni, ero determinato a portarti qui" dice Jamie.

Dappertutto ci sono tantissimi giovani che chiacchierano allegramente in diverse lingue, seduti ai tavolini eleganti in stile leggermente rustico, con un colorato cocktail davanti.

Un piccolo brivido di eccitazione si impossessa di me, facendomi quasi dimenticare gli sposini di prima. Sto per godere il più bel tramonto del mondo! Sto per vivere uno dei momenti più magici della mia vita! In fin dei conti, forse non sono poi così sfigata, cerco di consolarmi un po' .

Jamie mi prende per mano con un gesto semplice, che mi provoca un'inaspettata emozione. Ci sediamo anche noi, ordinando un bel aperitivo e io lo fisso per un po' in silenzio, leggermente sbalordita di tutto questo.

"- Allora Signorina Brown, sei contenta di essere uscita oggi dall'albergo?" chiede finalmente e i suoi occhi si posano su di me indagatori.

Tutta colpa degli occhi azzurriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora